Sbotti di fine anno

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Come ogni anno, il 31 dicembre mi ritrovo a tirare le somme dell’anno che sta per concludersi.
Non è vero: Io le somme le tiro tutti giorni. Vivo con le somme della mia vita, peso la mia esistenza ogni sera prima di andare a dormire e ogni mattina, appena sveglia. Nel mezzo, vivo.

Ma oggi, più che mai, sento forte l’esigenza di tracciare una linea netta con ciò che è stato e con ciò che non sarà più. Il 31 dicembre è un giorno pesante, per me. Un giorno che passo guardando ai 364 giorni passati, cercando di capire cosa ho sbagliato e cosa è andato bene, cosa posso salvare e cosa invece devo assolutamente dimenticare, cancellare, buttare nella discarica dei ricordi perduti, per dirla come la direbbero le emozioni di Inside Out (solo gli esperti capiranno 😉).

Potrei fare una lista delle cose che sono andate bene e di quelle che sono andate male, ma non basterebbe un blog per spiegarle tutte e non voglio massacrarvi l’animo l’ultimo giorno dell’anno.
Chiudo il 2019 con una consapevolezza, che racchiude sia le esperienze belle sia quelle brutte.

Il lavoro è sacro, ma non ne vale la pena.

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Dieci anni dopo (seconda parte)

io e Leo

L’ho detto che la mente è strana. Alla mia poi hanno dato la laurea honoris causa per la stranezza. Passo una giornata a convincermi da sola di alcune cose, e il giorno dopo lo spendo a ripensare completamente a quello di cui ero così convinta. Una continua altalena di pensieri, emozioni, convinzioni. Come si fa a vivere così?

Ho concluso il post precedente dicendo che, tornando in quel posto di lavoro da cui ero scappata qualche anno prima, ho dato inizio alla mia fine. Un po’ forte come espressione, ma vera, in un certo senso.

Anche perché non saprei come altro definire tornare in un posto di lavoro che mi aveva avvelenato, convinta che le cose fossero completamente diverse. Come si fa a essere così stupidi?

Si può essere così,stupidi quando si crede nel prossimo in modo straordinario, quando si crede che le cose possono cambiare, quando si è convinti che in ogni persona, anche in quella più infida, ci sia del buono.  E ci si crede così tanto nelle persone (aziende) da sacrificare il proprio tempo, il tempo passato con i figli, i momenti della maternità più belli che non torneranno mai più, perché si crede nelle persone. Continua a leggere

Le donne erediteranno la Terra

PANDORA

Il vaso di Pandora

Qualche tempo fa mi è capitato di essere invitata a cena in un famoso locale di Milano dove si tengono concerti di musica jazz. Era da tempo che non uscivo ad ascoltare un po’ di buona musica. A dire il vero, era da tempo che non uscivo proprio. La mia vita, assorbita dal lavoro e dai figli, mi toglieva qualsiasi voglia di andare anche solo a vedere online qualche concerto, figuriamoci uscire di casa.

Un amico di Andrea ci ha invitato invita a vedere un cantante americano di passaggio a Milano. Io, solitamente riluttante a uscire, ho accettato di buon grado. Avevo bisogno di staccare, di starmene un po’ sola con Andrea, vedere come stesse il mondo là fuori.

Siamo arrivati molto prima degli altri e per immergerci nell’atmosfera da aperitivo tipicamente meneghina (un’atmosfera stupenda, posso dirlo?) ci siamo accomodati in un localino davanti al teatro e abbiamo sorseggiato due bicchieri di bollicine, con qualche stuzzicheria. Mi sembrava di toccare il cielo con un dito, noi due soli, a dire stupidate (e a parlare inevitabilmente dei bimbi), a stare insieme, con gli sguardi appiccicati, senza distrazioni.

Quello è stato il momento più bello della serata. Più intimo, vero, positivo.

Poi sono arrivati gli amici. Continua a leggere

Non sono una mamma perfetta

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Da qualche mese, anzi forse di più…forse da quando è nato Leonardo non ho smesso un attimo di osservare cosa facessero le altre mamme, per capire cosa dovevo fare io (si impara da chi ha più esperienza no? :-)) ma soprattutto per capire se quello che facevo avesse senso.

La prima volta che ho capito di non essere una madre perfetta ma anzi di essere milioni di anni luce da questo obbiettivo è stato praticamente fin dal primo giorno, quando ho cercato con insistenza di far dormire Leo da solo. Perché i manuali e le mamme perfette ti dicono che bisogna fare così, guai a farlo dormire nel lettone, madre sciagurata che poi si abitua…nel mio cervellino dopo questa frase arrivava il tranchant “E quindi? Che cosa pensi possa succedere?” che già allora avrebbe dovuto farmi capire che mi stavo affliggendo per nulla, ma io, volenterosa neomamma che si era studiata tutti i manuali arrivando pure a leggere “Fate i Bravi” di Tata Lucia (per dirvi come ero messa) sono andata avanti lo stesso a fustigarmi…

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Mamme di oggi e di ieri…

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Quanto è difficile essere madre. Ci provo eh, faccio del mio meglio, ma nonostante i mille sforzi, nonostante i mille sorrisi e gli abbracci di mio figlio io arrivo sempre a fine giornata con lo stomaco massacrato dai sensi di colpa.

Poi mi domando com’è che soffro di gastrite…

Siamo brave noi mamme con i sensi di colpa. I sensi di colpa sono i nostri migliori nemici e amici. Sempre presenti, a ricordarci che sì, stiamo facendo bene, ma potremmo fare meglio. Che sì, oggi abbiamo giocato con il figlio, ma non eravamo troppo entusiaste o energiche… perché si lavora troppo? Tutte scuse, ci dicono i sensi di colpa, tutte scuse. Continua a leggere

Grazie…

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Ciao ragazzi, è un po’ che penso di scrivere questo post e non mi sono mai decisa a farlo. Adesso è giunto il momento.

Come avrete visto da qualche tempo non aggiorno più il blog. Non è svogliatezza, credetemi, ma mancanza di tempo.

Il lavoro che si è fatto più intenso ed esigente da una parte e la maternità dall’altra mi hanno tolto anche il piacere di guardami 5 minuti di tv….:-)

E’ un periodo intenso e molto emozionante a dire la verità, quindi non mi sto lamentando. Ma mi rendo conto che tutto non posso fare.

Ho anche riflettuto sul fatto che essendo ormai in Italia da tre anni ha poco senso continuare ad aggiornarvi su un paese, l’Australia, che non frequento più. In giro per la rete ci sono blog e siti molto più completi e seri del mio.

Per questo ho deciso che, per l’argomento Australia, sia venuto il momento di appendere il blog al chiodo, come dire. 🙂

Non lo chiuderò, le varie sezioni possono ancora essere utili a chi cerca informazioni su questo continente.

La bella notizia è che ho finito di scrivere il tanto sospirato libro su quella mia fantastica esperienza, purtroppo sono una pigrona perfezionista, due qualità che portano alle calende greche qualsiasi progetto. 🙂 Ma è finito, giuro, e spero che qualcuno lo pubblichi!

Se riuscirò a pubblicarlo lo comunicherò su questo blog, con un ultimo simbolico post.

Volevo ringraziare tutti voi che mi avete letto, chi dal principio, chi si è aggiunto dopo, chi mi ha scoperto solo pochi giorni fa. Vorrei ringraziare chi ha commentato positivamente ma anche chi, con garbo ed educazione, non mi ha risparmiato critiche.

Per chi invece ha solo perso tempo a  insultarmi e criticarmi senza neanche avermi mai visto in faccia, provo solo tanta pietà.

Mi piace scrivere, quindi magari prima o poi riaprirò un nuovo blog con un topic un po’ più italiano 🙂

Per il momento devo concentrarmi sul mio piccolo Leonardo, che arriverà  tra un mese e mezzo. Rappresenterà un’altra svolta nella mia vita, già sento la sua forza e la sua presenza che ormai caratterizzano tutte le mie giornate, ogni minuto, ogni secondo. E’ già il centro della mia vita e vi confesso che ho un po’ di paura. Spero di essere all’altezza.

Grazie ancora a tutti voi. Ovunque voi siate, qui in Italia, in Australia o in qualsiasi paese del mondo, continuate a credere nel vostro progetto e per quanto banale possa suonare, non smettete di sognare.

I miei sogni, il mio continuo fantasticare, mi hanno portato qui, dove sono adesso, a scrivere queste ultime righe, di nuovo nel mio paese, con una persona straordinaria al mio fianco e un dono del cielo nel mio grembo. Ho fatto bene a continuare a sognare, che dite?

Perché anche se accadono cose diverse da quelle che si immaginano, se un progetto di vita “apparentemente” fallisce è quello il momento in cui continuare a sognare il meglio per se stessi. Se ci si continua a concentrare sul proprio essere e la propria felicità, alla fine la felicità arriva, magari sotto forme, con persone e in luoghi che in principio non ti eri nemmeno immaginato.

La felicità, la mia serenità personale, è qui, è adesso. Ora lo so, ora ne sono finalmente sicura.

Auguro a tutti voi di raggiungere questa consapevolezza.

Un abbraccio a tutti

La Maga

190 Visa bloccato….per il momento

Brutte notizie per chi sperava nel Skilled Nominated subclass 190 visa.…dallo scorso 24 dicembre il governo del New South Wales (lo stato di Sydney)  ha bloccato le candidature  perché è stata raggiunta la quota limite, nuove candidature saranno riammesse solo dal 1 luglio 2014. Questo visto è un visto a punti e si ottiene con la nomina da parte di uno Stato o Territorio.

Chi era in cerca di questo benedetto visto nel NSW dovrà considerare altre alternative oppure dotarsi di pazienza e attendere luglio. Continua a leggere

News di fine anno….

Buonasera ragazzi e scusate la prolungata attesa…ma il mese di dicembre è stato ricco di casini, emozioni, soddisfazioni e panciate di nervoso tutte mischiate insieme… J

Ad ogni modo, giusto per continuare il discorso dell’altra volta, per chi ha letto l’ultimo post ed è in attesa della big news….eccola qui: aspetto un maschietto! Mi spiace per chi aveva scommesso sulla femminuccia, ma io lo sapevo che era masculo! 😀

Venendo alle cose serie, mi sono arrivati un po’ di aggiornamenti sui visti australiani (per gentile concessione di acacia-au.com)  che vi riporto qui di seguito sperando di tradurli nel migliore dei modi…prendetelo come mio regalo di fine anno! Continua a leggere

La “strana” burocrazia australiana…

Non so se conoscete questa storia, è davvero particolare ma dietro a questa ce ne sono altre, di minore entità, che mostrano quanto anche il sistema australiano abbia le sue pecche in materia di immigrazione, soprattutto in materia di tutela nei casi in un cui un immigrato temporaneo abbia bisogno di cure mediche e assistenza.

Claire Hewitt è un’infermiera inglese che nel 2009 decise con il marito fotografo Terry di emigrare in Australia. Dopo un precedente viaggio in camper nella terra dei canguri, entrambi si erano innamorati di questa terra e avevano deciso di trasferirvisi. L’obiettivo non era Sydney o Melbourne, ma l’interno: Claire voleva vivere in un posto completamente diverso. La scelta cadde su Alice Springs. Continua a leggere

L’immigrazione ideale

Da quell’immane tragedia che è stata la morte di centinaia di disperati a Lampedusa, qualche settimana fa, mi gira in mente un pensiero, un’idea. Oltre al nervoso che provo a vedere che l’Italia accoglie sulle proprie coste questi immigrati mentre gli altri paesi del Mediterraneo non ci pensano minimamente…e l’Europa ci dice che non è affar suo perché loro si occupano di banche..oltre a questo mi vengono in mente altri quesiti. Tipo: esiste un programma d’immigrazione ideale?

Qualche giorno fa un mio amico, Stefano Piergiovanni, autore tra l’altro dell’ ottimo sito http://www.viviallestero.com posta su Facebook un dialogo tra lui e un ragazzo che prima si lamenta di questi sbarchi incontrollati  a Lampedusa e poi insulta l’Australia che non lo ammette perché lui non ha i requisiti richiesti. Vi riporto il passaggio con la speranza che non dia fastidio a Stefano (Stefano non ti da fastidio, vero? 🙂 ) Continua a leggere

Occhio ai finti agenti dell’immigrazione!

Ciao ragazzi….mi hanno segnalato questo vademecum che penso possa esservi di aiuto…anche perché se il Dipartimento Immigrazione Australiano si è preso la briga di stilarlo vuol dire che qualche problemuccio in effetti esiste.

Parliamo dei finti agenti dell’immigrazione che frodano gli aspiranti immigranti in Australia. Magari chi fa il semplice Working Holiday Visa salta il passaggio dell’agente, perché si fa solitamente online…ma per gli altri la frode potrebbe essere dietro l’angolo.

A leggerli sti consigli scappa un po’ da ridere, perché leggendoli così viene da pensare “Ma io non ci cascherò mai con uno così, si capisce che è un truffatore” in realtà sti fetenti possono aggirarvi per bene quindi…una letta non può farvi male. Continua a leggere

Ancora abusi sul 457. Ma con il nuovo governo le cose potrebbero cambiare.

Probabilmente non c’è neppure da stupirsi perché ogni mondo è paese e quindi sapere che pure in Australia alcuni lavoratori immigrati con il visto 457 siano sfruttati non desta molto scalpore. Però dovrebbe, perché parliamo di lavoratori nel settore dell’hospitality, un settore che attira anche nostri connazionali in cerca di lavoro come Chef o Restaurant Manager in terra australiana.

 La storia del vietnamita Nguyen Dung può essere un esempio. Qui il link all’articolo originale.

Ha pagato il suo agente dell’immigrazione perché gli trovasse un lavoro: “Mi dicevano che avrei potuto guadagnare 50,000 dollari all’anno – dice –  alla fine ne guadagnavo 15 all’ora”. Gli avevano inoltre promesso un impiego full time ma in realtà fu impiegato come casual, che comportava una paga più alta (ma almeno 20 dollari l’ora, non 15) ma libero licenziamento in qualsiasi momento. Senza contare che la paga così bassa è illegale, perché per il visto 457 occorre garantire uno stipendio di minimo 53000 dollari l’anno, un deterrente per evitare l’immigrazione a basso costo e conseguente sfruttamento dei lavoratori stranieri.

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E i visti costano sempre di più….

 

Altre notizie dal fronte: dal primo luglio sono aumentate le tariffe per i visti, soprattutto per ciò che riguarda i famigliari a carico. E dal primo di settembre ci saranno ulteriori aumenti!

Come già espresso in questo documento, 2013-14 Economic Statement, il Governo Australiano ha in serbo ulteriori aumenti che vanno ad aggiungersi a quelli già attivi da luglio 2013. Vi riassumo qui gli aumenti di luglio e quelli che partiranno da settembre. Continua a leggere

Affrettatevi…..la corsa ai visti è iniziata!

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Rieccomi qui, dopo la pausa estiva. In realtà sono tecnicamente in vacanza e passo il tempo ad aggiornare il blog 🙂

Eccovi una notizia fresca fresca per voi aspiranti conquistatori dell’Australia: stanno terminando i posti nell’Information Technology e le professioni in ingegneria! Quindi….sveglia!

Il nuovo programma di immigrazione dell’Australia è iniziato ufficialmente il primo luglio 2013 ma ci sono già alcune professioni che stanno andando letteralmente a ruba!

Parlo del General Skilled Migration Program per professioni nell’It e nel campo ingegneria. Continua a leggere

Notizie dal fronte

Ragazzi mi arrivano notizie non proprio confortanti dal fronte australiano. A parte i casini del 457 di cui vi ho già dato conto, mi scrivono persone che mi riferiscono di quanto la vita in Australia da qualche anno a questa parte per gli italiani (e per gli stranieri in generale che provano a rifarsi una vita Down Under) sia diventata tremendamente difficile. Continua a leggere

Vi piace l’Australia del Sud?

 

Vorreste provare a lavorare nell’Australia del Sud?
Ve lo chiedo perché il governo del South Australia sta apportando modifiche per attrarre immigrati qualificati soprattutto tra gli studenti internazionali che si trovano attualmente in South Australia o che hanno studiato ( e completato gli studi) in South Australia in passato.

Tra le novità, che valgono per tutti (lavoratori e studenti):
• il temutissimo IELTS sarà valido per tre anni per chi si candida per posizioni nel South Australia. 
• gli Skills Assessment per la General Skilled Migration saranno accettati indipendentemente dal periodo di validità.

Il programma di immigrazione del South Australia prevede la nomina di studenti internazionali che si trovano in South Australia anche per occupazioni che NON rientrano nella Skilled Occupation List di questo Stato. 🙂 Continua a leggere

Ancora lui, il 457.

Ciao ragazzi, torno alla carica con un aggiornamento sul 457 per chi fosse interessato.
Diciamolo chiaramente: gli allarmismi lanciati dal primo ministro e dal ministro per l’immigrazione che ho riportato nel post precedente stanno scatenando un dibattito infinito sull’argomento. Un dibattito che potrebbe anche essere distruttivo, se non fosse che vi sono fior fior di esperti che bilanciano gli allarmismi del ministro offrendo ragionamenti di estremo buon senso per far capire a tutti, aussie e stranieri, che il 457 serve all’Australia. Continua a leggere

Cercasi visto 457 disperatamente

Il Primo Ministro australiano Gillard cerca di ottenere un visto per lavorare in Australia… 🙂

Ragazzi dall’Australia non arrivano buone notizie, ve lo dico. Mettiamoci comodi e parliamone.

Grazie a una segnalazione della nostra amica Susy (la mia informatrice ufficiale 🙂 ) sono venuta a conoscenza di quanto segue.
Il governo Gillard si sta allarmando per la crescente immigrazione verso il proprio paese e così ha iniziato a stringere i rubinetti cambiando un bel po’ di regole, soprattutto il per il visto lavoro temporaneo 457.  Il partito Liberale, oggi all’opposizione, vorrebbe invece allargarli questi rubinetti e rendere il programma 457 un pilastro dell’immigrazione.
In poche parole il partito della Gillard vorrebbe inasprire il programma 457, alzando ad esempio il livello di inglese richiesto e investigando meglio il procedimento di approvazione dei visti. Il partito Liberale ha chiesto spiegazioni a quello Laburista il quale ha risposto per voce di Brendan O’Connor, Ministro dell’Immigrazione e della cittadinanza in Australia.
Il quale O’Connor si è messo a dare i numeri, letteralmente. Continua a leggere

La nuova immigrazione

Quello che sto per scrivere probabilmente non piacerà a molte persone e ribadisco fin dalle prime righe che si tratta della mia sola opinione, che quello che dico è frutto solo della mia esperienza e della conoscenza che sto acquisendo giorno dopo giorno suill’immigrazione in Australia. E ho voluto scrivervi visto l’aumento di email che mi stanno arrivando (complice forse l’instabilità del governo) da parte di persone che adesso più che mai vorrebbero lasciare il paese.

Leggendo e studiando le regolamentazioni dei visti in Australia (è un argomento che mi sta appassionando, lo so è da pazzi )  ho come la sensazione che l’immigrazione e le leggi che la regolamentino stiano andando verso una direzione ben precisa.

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