All’Italia servirebbero 1,7 milioni di posti di lavoro per superare la crisi. All’Europa 6, al mondo in generale quasi 31 milioni. E allora via con le ricette a base di incentivi, detassazioni, meno austerity, più innovazione. Quanti bei discorsi.
Forse siamo troppi e non c’è lavoro per tutti? Perché questo pare emergere dallo pseudoterroismo mediatico a cui siamo sottoposti quotidianamente. Ci fanno credere che sta per arrivare l’inevitabile, che la crisi non potrà che peggiorare, che fugaci aumenti minimi di Pil saranno dovuti a sacrifici inenarrabili a spese della povera gente…mentre invece gli stipendi dei top manager continuano a salire: negli Stati Uniti un ceo arriva a prendere uno stipendio 508 volte superiore a quello del lavoratore americano medio.
Allora uno legge queste cose, un disoccupato magari da lungo termine…e cosa può pensare?
Che è uno schifo, ovvio. Poi? Come lo riempie il frigo se c’è questo schifo?
Quando sento parlare di reddito di cittadinanza mi viene la pelle d’oca, perché se è vero che uno stipendio minimo va garantito è ancora più vero che un lavoro dignitoso va garantito a tutti. Qualcuno ha scritto Lavoro di cittadinanza, anziché stipendio. Condivido pienamente
Ma se aspettiamo che sia lo Stato a trovarci il lavoro, stiamo freschi, aggiungo io. Continua a leggere