Elogio al koala
Fine dicembre 2009….gita fuori porta in Ocean road, un bel pezzo di strada da Melbourne, una panoramica sull’oceano che corre lungo la costa sud dello Stato di Victoria…
Sono insieme alla mia amica Fede, abbiamo deciso di passare il natale a Melbourne e ci siamo promesse di vedere i 12 apostoli prima di rientrare a Sydney. I 12 apostoli sono rocce enormi che emergono alte, possenti e forti dall’oceano, lo fendono selvaggiamente a pochi metri dalla costa…e sono qualcosa di spettacolare….
Sulla via per raggiungere questa meraviglia del mondo ci imbattiamo in un’altra meraviglia, più piccola, buffa e in via di estinzione…un koala.
Ci sono eucalipti ovunque. Sono le case di questi animali simbolo dell’Australia, con un cervello talmente piccolo da dimenticarsi quasi uno degli istinti che fa andare avanti il mondo e senza il quale il mondo sarebbe già morto…la fame…
E stanno rischiando l’estinzione.
O almeno così la nostra guida Barney ci ha detto. Barney sembra uscito da un cartone animato: cinquant’anni, barba e capelli bianchi, folti e lunghi, occhiali e occhi vispi, con un forte accento aussie, di quelli che non ti scordi, con una risata che ti entra nel cuore, sincera e passionale. E mette la passione in ogni cosa che dice, durante quella gita.
E quando parla dei koala il suo tono goliardico lascia il posto a un po’ di rassegnata malinconia….”siamo in tanti a lamentarci che il governo non fa nulla per salvare questi animali…ma che si può fare? Si parla che in dieci anni probabilmente dei koala avremmo solo i ricordi…”
E io non ci posso credere. Guardo fuori dal finestrino un pò apatica, la Fede fa lo stesso. Quell’oceano possente, quelle spiagge infinite, quelle rocce che tagliano il mare ora ci fanno un altro effetto.
Non sono un’animalista fanatica, non amo in maniera particolare gli animali. L’idea di avere un cane in casa non mi eccita, sono sincera. Ma provo una naturale pietà, un’istintiva tenerezza verso tutti gli animali in genere, dai più innocui ai più pericolosi….perchè sono esseri viventi e come tali vanno rispettati. Odio le pelliccie, per intenderci, odio che per fare un capo di visone di visoni bisogna accopparne una ventina. Rispetto gli animali.
E pensare che uno di lor tra poco non ci sarà più, lascerà il suo ricordo solo nei libri di storia, in quelli di geografia, nei documentari di National Geographic…ma nessuno potrà più vederlo dal vivo…ecco questo mi intristisce…
Il mio nipotino, semmai ne avrò uno, non potrà mai vedere un koala dal vivo. Perchè,dDomando alla guida Barney…Lui si limita ad alzare le spalle, non vuole lamentarsi, non c’è tempo per lamentarsi, deve fare la guida quel giorno, deve far divertire la gente.
E allora mi viene voglia di vederlo un koala, io ancora che ho questo lusso.
E Barney sembra sentire i miei pensieri. Ci fermiano in un parco lungo Ocean Road. Per vederli i koala bisogna avere un binocolo, perchè se ne stanno in alto, sugli alberi, a mangiare le foglia di eucalipto che impiegheranno 20 ore per digerire e passeranno le altre 4 a dormire…è questa la vita dei koala. Nono disturbano, mangiano poco, non fanno rumore, non si fanno vedere. Sembrano invisibili…meritano per questo di scomparire? E’ Darwin che lo dice?
Io non lo so. Ma basterebbe davvero poco per evitare l’estinzione. Ad esempio comprendere questa specie in quelle a rischio, come ha chiesto al governo la Koala Foundation qui in Australia….
Ecco in questo parco, dopo lungo camminare ne vedo uno….e sembra finto…attaccato al ramo di un eucalipto, guarda immobile davanti a sé, guarda l’oceano senza muovere un muscolo. Io e la Fede ci domandiamo se per caso non sia morto, cominciamo a fare una parodia, così per ridere, per non pensare che tra qualche decennio potremmo vedere il nostro koala solo imbalsamato in qualche polveroso museo….
Eccolo il nostro koala, che non è morto, è più vivo che mai, si muove…piano piano, senza far rumore.
Così, senza far rumore, probabilmente scomparirà dalla faccia di questa terra cattiva.
è passato da tiragli una pietra a ciao amore, lol
eh già…il delirio completo!!!!
comunque la maghetta se la tira alla grande, mi sembra!
son qui con il telefono in mano che aspetto la chiamata eh eh!
No non me la tiro, solo che sto cercando lavoro in questi giorni e sono davvero presa…prometto che ti chiamo!! Bacio
ah ah, scherzavo!
in bocca al lupo per la ricerca lavoro 🙂
p.s. se cerchi lavoro come cameriera/barista, a Darling Harbour, al ristorante italiano Crinitis, cercano sempre. E’ verso Pyrmont alla fine del Pyrmont Bridge!
ciao!