Boxing day….Il giorno della scatola….

L’Australia continua a stupirmi. Non c’è giorno in cui non mi chieda “Ma come? Ma dai! Ma come stanno??”

Si, come stanno questi australiani?

Ora mi va bene passare il natale al caldo, tra barbecue e birrozzi invece che al gelo con cioccolata calda (che però il suo fascino ce l’ha sempre eh?)…mi sta bene…mi sta bene, anzi mi faccio andar bene che la città abbia qualcosa di vicino allo zero come decorazioni natalizie, il che mette una tristezza infinita, ma che cosa ci vogliamo fare? E’ l’Australia bellezza…

E mi sta pure bene non vedere praticamente nessuno in giro con pacchi e pacchettoni come fossimo tutti dei gran babbi natale….cosa che in Italia avviene regolarmente, specialmente all’anti vigilia…

Però se mi mettete i  nomi strani alle feste io ci rimango troppo male. Non si fa così.

Allora succede questo. Mancano pochi giorni al mio congedo dal casinò di Sydney, di cui vi ho già parlato.

Essendo il  mio visto working and holiday (visitate http://www.yepayepa.net/australia/working-holiday-visa/ per saperne di più!) posso stare solo sei mesi con lo stesso datore di lavoro….i sei mesi sono passati e ora occorre voltare pagina…
Bene, mi trovavo a pochi giorni dal mio addio, dicevo, ben contenta di non dover lavorare nei giorni di Natale e Capodanno. E Santo Stefano.
Si proprio lui,  il nostro amato Stefano, il primo martire cristiano che ci concede di festeggiare ancora un po’, di stare ancora tutti insieme, di trovare una scusa per strafogarsi ancora alla tavola di qualche parente…

Vi state chiedendo se sono impazzita. No ora ci arrivo, un attimo.
Succede che in questi benedetti ultimi giorni prima del mio addio sento parlare tra di loro i colleghi di lavoro, i quali si chiedono a vicenda se lavoreranno durante le feste.

Uno di loro, tra un piatto e l’altro da pulire, esclama: “Io non lavoro a Natale e neppure l’ultimo dell’anno…però lavoro nel Boxing day“.

………

eH?

Che cosa?

Boxing day?

Io stavo mettendo a posto i bicchieri nella lavastoviglie e mi sono bloccata di colpo. Ho pensato: forse sono io che ho capito male. Ho smesso di fare quello che stavo facendo e mi sono diretta verso il collega: “Che hai detto? Boxing day?” gli ho chiesto quasi stizzita. Cavolo per me il Natale non ha segreti, che è sta storia del boxing day? Devo saperlo!

Lui mi ha risposto che è il giorno dopo natale. Il 26 dicembre.

Santo Stefano per loro è una scatola?

Il mio collega non sapeva la ragione del nome. Molti non lo sanno qui.

E allora io mi sono documentata.

Ma prima di arrivare a un pc sono passate diverse ore e mi è frullato di tutto per la testa. L’ipotesi più plausibile per me (pensate quanto non sono a posto) è stata: il giorno della scatola..si si ,sicuro mettono tutti i resti della carta regalo nelle scatole per buttarle…

Come no!

No. Santo Stefano, o comunque la carità cristiana, c’entra sempre se vogliamo, perchè è comunque un giorno che viene dedicato ai poveri e ai bisognosi. Come ci racconta il nostro Wikipedia (http://it.wikipedia.org/wiki/Boxing_Day) il Boxing Day è una festività del Regno Unito, Canada, Nuova Zelanda, Australia, Guatemala e, in generale, di tutti i Paesi che fanno parte del Commonwealth delle nazioni che hanno popolazione di religione prevalentemente cristiana.

Si chiama giorno della scatola perchè in passato, in Gran Bretagna dove questa tradizione è iniziata, si raccoglievano regali per i più poveri e si mettevano in “christmas box”, scatole di Natale, che venivano aperte il 26 dicembre e il cui contentuo veniva poi distribuito lo stesso giorno.

Oggi è un giorno di festa come un altro, molti non sanno neppure perchè si fa festa e in molti paesi il boxing day coincide con l’inizio dei saldi o con importanti competizioni sportive come la Premiere League e la Scottish Premiere League.

Bene. Adesso so cos’è il boxing day. Nata come occasione per fare del bene, è stata oggi ingoiata dalle fauci del consumismo e dell’intrattenimento…
Sicuramente c’è qualcuno che fa del bene in questa giornata, organizzazionbei che aiutano i meno abbienti, volontari, associazioni. Ma nessuno ne sa niente.

Mi direte, pure da noi Santo Stefano è visto come l’ennesima giornata per mangiare e divertirsi.

Che dire. Vero, Sono d’accordo. Ma è giusto che sia così?

E con questo pensiero auguro a tutti i miei lettori un sereno Natale.

La Maga di Oz

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