Sto diventando australiana…..
Ormai non posso più nascondervelo.
Mi sto trasformando.
…sto diventando come loro, gli Australiani, quelli che se ne fregano, che prendono tutto alla leggera…
Che si godono la vita, si rilassano, non si stressano, bevono come i matti e fanno party per ogni cosa, anche quando non c’è nulla da festeggiare (Come Il Cappellaio Matto e il buon non compleanno….che avviene 364 giorni all’anno…. :-D)
ma soprattutto…che non si incazzano se si mozzano un dito tra le ante di un armadio e schiacciano “per sbaglio” il proprio Iphone nuovo di pacca e ne frantumano lo schermo…tutto nello stesso giorno…
Si ragazzi…mi è successo tutto questo …e non mi sono incazzata….
Esatto. Ormai sono una di loro. Mi hanno preso…. 😀
E’ successo tutto in un giorno.
La sfiga quando arriva deve fare in fretta e deve devastarti in poco tempo…altrimenti che gusto c’è? Guai a farti capitare un disastro ogni tanto, non sia mai….ti deve colpire in così poco tempo che devi alzare gli occhi al cielo e domandarti se per caso hai ucciso qualcuno per meritarti questo delirio…
Ma io gli occhi al cielo non li ho alzati…ho tirato dritto per la mia strada. Se la sfiga vuole insistere, che si accomodi. Adesso, dopo un anno e mezzo immersa nella cultura Aussie del “Don’t worry, mate!”, la sfiga deve impegnarsi di più per farmele girare a dovere… ;-D
Allora, ieri mattina decido che di andare a scuola proprio non ne ho voglia. L’estate è arrivata, c’è un sole magnifico, vedo gente con tavola da surf e infradito ovunque…e l’idea di prendere il treno e chiudermi in un’aula per otto ore proprio non mi attira.
Chiamo una mia carissima amica, Valentina, da poco ritrovata dopo una serie di litigi, fughe, incomprensioni…
Tra parentesi, è una delle persone più belle che ho incontrato in Australia e, mi spiace per gli Aussie, è italiana. 😀
Ci accordiamo per vederci nel primo pomeriggio a Bondi Beach. Lei abita a Leichardt, quartiere italiano di Sydney, dove vive la vecchia generazione di italiani e dove prova a vivere pure quella nuova. Le differenze con gli italiani d’Italia e gli italiani nati in Australia è, secondo me, siderale. Sono davvero diversi, parlano un italiano dialettale (sono quasi tutti figli di immigrati provenienti dal sud Italia) misto a inglese e davvero il più delle volte non si capisce una mazza.
Hanno anche una cultura diversa. Una cultura appartenente agli italiani degli anni 60-70. La cultura dei loro genitori immigrati che una volta stabiliti in Australia non hanno, come dire, avuto modo di aggiornare. E questa cultura è stata trasmessa ai figli. Così mi capita spesso di parlare con italiani nati in Australia e avere l’impressione di stare intrattenendo una conversazione con mia nonna.
Tutto questo risulterà forse offensivo e me ne scuso. Non voglio generalizzare, non parlo di stereotipi, riassumo solo quella che è stata la mia personale esperienza a Leichardt. Magari in altre comunità italiane la situazione è diversa.
Io ho deciso volontariamente di non vivere a Leichardt perché volevo immergermi e integrarmi con la cultura aussie e penso di aver fatto tutto sommato bene.
E lo consiglio pure a voi, miei pargoli. 😀
Se venite Down Under, sistematevi in altri sobborghi come Bondi Junction, Paddington, Surry Hills, Pyrmont, Glebe…tutti vicini al centro, tutti abitati da culture diverse, ben serviti e davvero molto carini.
La mia amica non appartiene a questa generazione di immigrati, è arrivata come me con un Working Holiday Visa e per puro caso ha trovato lavoro a Leichardt. E mi conferma che gli italiani australiani sono effettivamente un po’ strani…
Ma torniamo a noi.
Prima di andare in spiaggia decido di farmi una bella corsetta: so già che io e la Vale ci mangeremo il mondo quindi decido di arginare il danno calorie ,bruciandone un po’ prima.
Mi dirigo verso l’armadio ad ante scorrevoli per prendere i pantaloni e la t-shirt che uso per fare ginnastica.
Faccio per aprire un’anta, ma è incastrata da qualcosa.
Non mi preoccupo di capire che cosa ostruisce il binario su cui l’anta scivola e, da vera cretina, spingo più forte pensando: se insisto, vedrai che prima o poi sto coso si apre.
Per farvela breve, il mio dito indice sinistro si è incastato fra le due ante e si è piegato così tanto da squarciare la pelle. Non si è rotto, ma ho un taglio incredibile.
Il sangue inizia a scorrere come un fiume in piena…corro in bagno, faccio scorrere acqua fredda sulla ferita (che dicono che faccia peggio, ma tant’è…), tampono con carta igienica (ma la carta normale no? Direte voi….no, la Maga usa la cartaigienica….la Maga non è normale…), poi torno in camera.
Ora, un italiano come avrebbe reagito?
Quanti cristi avrebbe tirato? Quanta rabbia, insulti e maledizioni avrebbe pensato o detto?
Con il dito conciato a quel modo, un italiano sarebbe andato lo stesso a correre subito dopo? O avrebbe magari aspettato qualche ora per dare tempo alla ferita di rimarginarsi a dovere senza correre il rischio di riaprirla correndo o facendo qualche altro sforzo?
Esatto. Un italiano avrebbe:
– Urlato e insultato mentalmente o apertamente tutto il mondo
e
– Aspettato che la ferita si rimarginasse
Come avrebbe agito un australiano?
– Avrebbe fatto spallucce e cercato un bel cerotto
e
– Sarebbe andato a correre lo stesso
Come ha agito, secondo voi, la Maga?
Provate a rispondere prima di continuare a leggere…
Lo so, anche io ero scioccata.
Una piccola parte di me avrebbe voluto insultare la signora con il cagnolino che stava passando proprio in quel momento davanti alla mia finestra, uscire per strada e continuare a urlare ai passanti, sbattere le porte e farsi venire delle vene gonfie come Stallone in Rambo…ma la parte più grande, quella dominante, ha invece causato un leggero movimento delle spalle verso l’alto….le spallucce, appunto. 😀
Ho guardato il mio dito avvolto nella cartaigiencia che ormai stava diventando sempre più rossa….e ho emesso un “Pazienza”….
non ho urlato…non ho fatto niente di quello che avrei certamente fatto in passato, a Genova.
Ho tamponato la ferita e quando il flusso di sangue ha cominciato a rallentare, ho messo un bel cerottone, ho pulito la mano insanguinata in stile film horror, ho messo le mie scarpe da ginnastica e sono andata a correre con un bel sorriso stampato in faccia.
Ma si può?
Si, si può. In Australia tutto è concesso. In Australia riesci a sorridere alla sfiga. Diventi più forte. Te la prendi di meno. Io mai avrei pensato di arrivare a tanto, io che in Italia insultavo fino alle lacrime il computer quando la connessione internet era troppo lenta o davo i pugni alla lavatrice perchè i miei calzini bianchi erano “stranamente” e “inspiegabilmente” diventati rosa…
In Italia dividevo i bianchi dai colorati, qui in Australia mischio tutto perchè tutti fanno così e pazienza se poi la roba esce di un altro colore. Viva la varietà!
Internet è lento? E pazienza, vado a farmi un giro e quanto torno di sicuro la connessione si è ripresa…
Mi taglio un dito e perdo sangue prima di andare a correre? Pazienza, metto un bel cerottone e vedrai che con la corsa passa tutto….
In sostanza: chissenefrega….. 😀
Ma pensate che per quel giorno la sfiga, visto la mia totale indifferenza, si sia arresa?
Ma figuriamoci!!!
Piccola premessa: ho da poco comprato un Iphone, il 3G. L’ho comprato poco prima che uscisse quello nuovo (che furba, eh?) e in realtà il cellulare è gratuito, ho un contratto con la Vodafone Australia e pago un tot ogni mese.
Io amo questo telefono, mi dà davvero tante soddisfazioni…lo so che è strano parlare così di un telefono, ma che posso farci…
L’Iphone è anche un ottimo lettore mp3. Lo uso sempre per fare ginnastica.
E ieri non ho fatto nessuna eccezione.
L’ho sistemato nel mio marsupio (con il dito mezzo massacrato) nella tasca davanti, la più piccola.
E ho iniziato a correre.
Il dito non mi faceva male, anche se pulsava un pochino. Ma il sangue si era fermato del tutto….le mie piastrine sono troppo avanti!! 😀
A metà percorso, presa dall’estasi della canzone (We are young di Mika….mi mette un’allegria indescrivibile) ho tirato il filo degli auricolari e ho fatto volare il telefono a circa mezzo metro di distanza…è caduto per terra e io, ormai in preda alla corsa, l’ho letteralmente schiacciato con il mio piedino di fata…. 😀
Mi sono fermata di colpo. Ho guardato il mio iphone per terra, schermo rivolto sul pavimento. Ho fissato la mia custodia rosa tutta tempestata di brillantini.
Non riuscivo a muovermi. Era come fissare un cadavere.
Ma come sto??
Mi sono fatta coraggio e ho preso il telefono. Sapevo dentro di me cosa era successo. Già tante volte ho visto persone con Iphone scheggiati, vetri massacrati…e se li tengono così perché a quanto pare la garanzia non copre il vetro e sostituirlo non costa poco…. e perché sono Aussie…se ne fregano, punto. 😀
L’ho girato. E, come temevo, mi è apparso il disastro.
Lo schermo del mio amatissimo e stimato telefonino era in frantumi….
Eccovi una diapositiva….
Ora, un italiano come avrebbe reagito alla rottura dell schermo di un telefono praticamente nuovo, su cui non ha stipulato l’assicurazione a parte che copre proprio tragedie come quella appena compiuta, perchè pensa che a lui queste cose non possono succedere, quindi perchè pagare 50 dollari in più di assicurazione?
Una reazione potrebbe essere questa:
“Ma li mortacci tua, Vodafone, Australia e tutta la compagnia…ma porca di quella @#]***
ma porca di quell’altra…vaff…..ma a me chi me lo ha fatto fare di comprare sto @#]]]] di telefono…..
E tu cos’hai da guardare??? Sai dove te la infilo quella tavola da surf? Te togliti con quel cane che vedi dove volate tutti e due…. ma te possino……..”
Un’altra reazione potrebbe essere quella di piangere silenziosamente, oppure passare le ore guardando l’amato oggetto così orribilmente deturpato, alzare gli occhi al cielo e chiedere a non si sa bene chi cosa mai hai fatto di sbagliato per meritarti una “cattiveria” del genere…
Insomma, in quanto a disperazione platelae e teatrale noi italiani siamo maestri.
E la Maga, invece, che ha fatto?
Una piccola parte avrebbe voluto spaccare in due la tavola da surf di quel ragazzo che mi ha guardato con lo sguardo interrogativo (senza dire nulla) di uno che non capisce cosa sia successo, ma vede una persona che fissa un telefonino per terra e pensa che ci sia qualcosa di strano….e poveretto, direi che dal suo punto di vista ha pure ragione…. 😀
Ma la parte dominante ha invece stimolato la stessa reazione di fronte al dito trucidato: spallucce!!
Ho giusto controllato che il telefono funzionasse ancora, l’ho pulito, gli ho dato un bacino (sono una pazza) e ho continuato a correre.
Cioè, capite che è grave? Io non ero così. La vecchia Angelica si sarebbe infuocata, disperata, sarebbe tornata indietro, avrebbe chiamato la Apple, fatto segnali di fumo verso Cupertino in California, avrebbe cercato di contattare persino Steve Jobs per trovare una soluzione all’amato telefonino.
E io che ho fatto invece? Me ne sono LETTERALMENTE fregata!
Non solo. Sono tornata a casa, mi sono messa il costume e sono pure andata al mare con Valentina.
Anche lei ormai è “australiana”. Se ne frega alla grande, dice le cose in faccia a chiunque, non si fa più nessun problema.
Le ho fatto vedere il mio dito e il mio telefonino e abbiamo riso come due bambine.
Davanti a noi sono passati alcuni surfisti diretti verso le onde dell’oceano…che fisici spettacolari. 😀
Ovviamente ci hanno dedicato la stessa considerazione che normalmente dedicano alle cose o persone al di fuori del “mondo surf”: nulla.
Ma anche li, chissenefrega…..ormai è il mio motto.
Non riesco più ad arrabbiarmi per questi dettagli. E forse è un bene…
Ieri ho provato pure a fare il bagno. Ma l’acqua era gelida e dopo poco i bagnini hanno chiesto via megafono di rientrare in spiaggia perchè si stava avvicinando l’ora dello spuntino degli squali e le correnti erano davvero forti..
Per un momento, le vecchie paure mi hanno fatto correre come i pazzi verso l’asciutta spiaggia…ma poi ho pensato: “Ma si, pure se becco il pescione che sarà mai….in fondo sono gli squali ad avere paura di noi!”.
E con questo direi che la trasformazione è ultimata. 😀
Mi raccomando, non imitate questi atteggiamenti in Italia!!! Può essere pericoloso….reagire come ho reagito io è da neuro, non fatelo!!
Incazzatevi responsabilmente, da veri italiani!! 😀
La Maga Aussie
ps sto guardando il mio telefonino e la tentazione di chiamare la Apple comincia a farsi sentire insistentemente…forse ancora non sono del tutto Aussie…forse c’è ancora un po’ di vecchia passione e incazzatura italiana in me….
Qualcuno conosce il numero di Steve Jobs???? 😀
Ed ecco riassunta in una una diapositiva quello che mi è successo ieri…. 😀
Riguardo al fatto di evitare gli immigrati del sud in Australia perchè vivono di allucinazioni, madonne, miracoli etc sono daccordo (e te lo dice un calabrese), io in 10 anni a Roma che non è sicuramente Sydney ho sempre voluto evitare quartieri frequentati da gente delle mie parti appunto per crescere culturalmente, ho evitato come la peste di vivere e/o frequentare nei limiti del possibile aspiranti paesani e similari perchè appunto come dico io vivono di allucinazioni post anni 30, quando qualcuno mi chiede ‘come hai fatto a fare ciò che hai fatto? ‘ purtroppo gli devo rispondere ‘evitando di avere contatti con la civiltà extraterrestre’ con tutto il rispetto verso il sud dove sono nato e cresciuto se fossi credente ringrazierei dio, essendo ateo ringrazio me stesso e la mia mentalità…bastardella…. 😀
Purtroppo sono sempre stato insofferente a certi stili di vita, ma se mi fossi chiuso il dito nell’armadio avrei comunque bestemmiato almeno per 15 minuti ma senza urlare ne spaccare il resto della casa, se invece mi si rompe il mio amore (nokia) avrei pianto e mi sarei vestito a lutto…. :-)))
Ero sicura che tu al posto mio avresti bestemmiato….mi immagino già la scena… 😀
eheheh Grande Maga….
Io son già così “take it easy” anche in Italia……infatti a volte mi sento un pò’ un pesce fuor d’ acqua….:-)
Oramai sei proprio Ozzy inside:-)
grazie per avermi fatto fare un sorriso in una gelida mattinata Italiana…..
Non vedo l ‘ora di essere la anche io…. – 2mesi!:-)
Bravo Matteo, se sei già easy non ci vorrà molto per adattarti in questa terra…io sono diventata easy dopo un anno e mezzo…chissà che shock quanto tornerò in Italia!
Quanto vorrei diventare un po’ aussie anch’io… io sono praticamente come te prima di partire! Quando ho letto che insultavi il computer per colpa della connessione internet ho esclamato: “Eccomi qui, perfettamente descritta dalla maga!” Ma da oggi cercherò di cambiare, mi impegnerò per diventare menefreghista come i fantastici aussie 🙂
p.s. mi stai facendo innamorare sempre più di questa terra meravigliosa!!!
Eheheh….dai ci vuole poco a fregarsene cara dreamer….cerca sempre di guardare il lato ironico della vita e pensa che può sempre essere peggio….funziona!! 😀
Ti seguo da un po’ e ti trovo adorabile! 🙂 ho conosciuto degli italiani australiani di seconda generazione (nati in Australia da genitori italiani) però non ho riscontrato quelle caratteristiche, quindi forse non sono tutti come quelli che hai conosciuto tu. Comunque le nonnine che parlano in dialetto le ho viste anch’io e non solo a Leichardt ! 😀
Continua così!
Ciao Mirtilla, grazie mille!!
Io non volevo generalizzare ma solo raccontare quella che è la mia esperienza…ho conosciuto tanti italo-australiani al casinò e purtroppo tutti mi hanno confermato questa impressione…meno male che non sono tutti così!
Grazie carissima, un bacione!
Cara Maga,
sono contenta che ti sia australianizzata (don’t worry, mate, take it easy!), ma non sono d’accordo per quel che riguarda gli australiani figli di italiani.
Innanzi tutto non vivono piu` a Leichhardt, o, almeno, in pochi sono rimasti la`. Poi non e` vero che sono tutti del sud Italia. Per esempio e` pieno di veneti, nonche` lombardi, ecc.
Inoltre mio marito (conosciuto a Roma), e` nato in Australia da genitori fiumani e, ti assicuro, sia lui, che le sorelle, non sono proprio per niente rimasti al tempo dei genitori o nonni.
Dove lavoro io ci sono moltissimi figli di italiani e sono tutti nella dirigenza e super valutati.
Poi io ho 2 figli italo-australiani, quindi parlo con una certa conoscenza della materia!!! e manco bevono birra!
Bisogna un pochino sfatare questi luoghi comuni, perche` danno una visione degli italo-australiani falsata, non del tutto veritiera.
Poi ci saranno anche tipi come quelli che descrivi, ma sono sicura che anche in Italia ne troverai ovunque.
Comunque, spero che il dito sia guarito e devo dire che la tua foto e` bellissima ed esplicativa.
Sei fortissima e ti apprezzo molto. Buon tutto!
Si Roberta hai senza dubbio ragione, infatti nel post ho messo che non sto generalizzando ma racconto solo quella che è stata la mia esperienza. Ben vengano gli italo-australiani in gamba!!
Ma com’è che io un bell’italo-australiano non l’ho ancora incontrato mannaggia!! 😀
Grazie cara!! Buon tutto anche a te!
ma lo sai che l’80% dei “nuovi italiani” che ho conosciuto io abitano proprio intorno a Bondi?! non ti senti accerchiata?
Gli italiani che ho incontrato a Bondi sono viaggiatori come me….quelli di nuova generazione stanno di solito dalle parti di Leichardt, Concorde, etc…o almeno questo sapevo fino a poco tempo fa….
Bondi OMG lo sai che c’è una serie su discovery che riprende le giornate dei bagnini di Bondi? attenta alle telecamere eheh =D
Davvero?? Domani vado allora!! 😀
si si! si chiama Baywatch in Bondi o una cosa simile.. ci sono dei bagnini che sono LA FINE DEL MONDO
vai e provaci con loro, mantenendo alta la bandiera e l’orgoglio di noi ragazze italiane!
Vado subito!! Sarà un sacrificio mantenere alta la bandiera ma che vuoi farci…è uno sporco lavoro ma qualcuno deve pur farlo! 😀
I peli dritti si vedono anche nella foto! 😛
(scherzo! lo so che hai fatto la ceretta prima di scendere in spiaggia!!!) ahauhahuahuauhah 😉
Che acqua gelida porca miseria!!!
ciao.. ti ho blogrollato nel mio blog!..
sono alla ricerca di news australiane.. e così sono capitato da te..
stay tuned!
Fil
Thank you!!!
Ciao!
Ammiro molto (e un pochino invidio) il tuo atteggiamento che definisci “Aussie”. Mi piacerebbe riuscire a reagire alle sfighe come fai tu =)
In effetti però qui, in Italia, è un po’ difficile, vedendo tutti che reagiscono arrabbiandosi. Magari ci proverò lo stesso =)
Provaci Nicolò…è più facile di quello che sembra. E vivi meglio…. ;-D
Ciao! Ogni volta che leggo i tuoi articoli muoio sempre dalle risate sapendo bene di quello che parli avendo vissuto anche se per poco quello che ora è il tuo mondo 😀 ! Spero di poter tornare nel Down Under il prima possibile 😀
Anch’io ti ho blogrollato 🙂
Ho appena aperto il mio, quindi è ancora un po confuso in quanto a temi trattati… ma sono molto interessato alla vita all’estero e mi fa molto piacere suggerire ad altri piccoli aneddoti piacevoli e divertenti come i tuoi!
Grazie Nicolò! 😀
se mi si fosse sfasciato l’iphone in quel modo, credo sarei morto per autocombustione all’istante, altro che insulti a tutti i santi del calendario… forse dovrei seriamente muovermi down under, sia mai che la cura possa funzionare anche con me
😀
Vieni, vieni…vedi come ti passa tutto qui….sai perché succede? Perché a furia di vedere che gli aussie non si incazzano per queste cose, alla fine emuli lo stesso atteggiamento….e diventa poi naturale…
forse arrabbiarsi non appartiene poi tanto all’essere di una nazionalita’ o altra quanto a sentirsi in un contesto culturale del cosi’ fan tutti. Io feci un anno e mezzo come vagabondo in australia, pensavo di trovare delle opportunita’ per rimanerci all’inizio, poi mi sbagliavo fu piu’ forte il desiderio di ritornare sebbene l’italiano non lo parlavo piu’… a ben pensare se si volesse si potrebbe fare una lista per la quale gli ozzi son peggio di un’altra nazione, ma al tempo in australia ero affascinato anche io da quelle opportunita’ che in italia non si creano. Un saluto
ti capisco benissimo….gli aussie hanno tanti difetti che in qualche modo ho provato a evidenziare tra le righe di questo blog…se c’è una cosa che ho imparato in Australia è che non esistono nazionalità buone o cattive: ogni nazione ha i suoi angeli e le sue mele marcie…io ho incontrato grandi australiani e australiani meschini….è normale.
Ma mi sento di dire che, a conti fatti e avendo conosciuto diverse nazionalità, nonostante i mille difetti e contraddizioni che ci contraddistinguono, noi italiani siamo unici. E gli altri, australiani, americani, asiatici e via dicendo, gli altri questo lo sanno. 😀
Ciao! Io sono arrivata ieri a Sydney… e nel pomeriggio siamo stati a Bondi beach… hihih anche noi abbiamo trovato l’acqua super gelida!!! e mannaggia pioveva anche! ma fa niente!!! Se ti va… possiamo incontrarci per scambiare due parole… fammi sapere quando sei libera…
ciao!!! have a nice day!
ciao Francesca!! Hai fatto il bagno o hai immerso solo i piedini? Mamma che acqua fredda!! Io sto organizzando il mio rientro in patria, se riusciamo ci becchiamo a Bondi, ok?
Bacione….e occhio agli squali!! 😀
Ciao maga, ho letto un po’ il tuo blog….a momenti soffoco, sei strasimpatica 🙂
Non ci conosciamo, ma sai ci sono quei giorni che pensi al tuo desiderio più grande e hai voglia di contatto con qualcuno che ne sta realizzando uno simile al tuo….
Beh mi chiamo Stefano, abito,spero ancora per poco, a Milano, sono stato in downunder parecchie volte, purtroppo ho già usato anche il whv e quindi mi rimangono poche strade per poter provare a stabilirmi in quel paradiso infernale!Ho il biglietto per il 10 dicembre e questa cavolo di traditrice(ITALIA) non vorrebbe lasciarmi andare, lanciandomi tutte le sfighe di questo mondo(mi son capitate un paio di sfighe proprio in sti giorni)che sto cercando di risolvere(infatti dovevo partire il 1 dic), ma devo assolutamente andarmene da questo paese, la demoralizzazione e la resa delle persone non deve trascinarmi nel buco….
se hai le possibilità non tornare più, qui si fa sempre peggio e quando pensi che sia finita è solo allora che comincia la salita(come dice il buon Antonello),senza mai essere gratificato….
beh per l ottava volta verrò in oz e farò il possibile per trovare una soluzione…
sai c’è anche un mio amico italiano a syd magari lo hai anche conosciuto lavorava o ha lavorato in qualche rist lì, si chiama thomas,beh era solo una curiosità….
sappi che magari ti martellerò per qualche consiglio o info… 🙂
e per finire ti dò ragione….come noi italiani/e non ce n’è….siamo troppo grandi!!!!!facciamo vedere a sti canguri le nostre doti!!!!
Beh scusa il disturbo..
ciao Stefano
Grande Stefano!!! Ma quale disturbo!! Io torno in Italia per stare vicino alla mia famiglia e poi vedo…magari riparto per il Canada o provo a credere nel mio paese, facendo qualcosa di mio….sono stufa di lavorare sotto padrone….
In bocca al lupo per la tua avventura Down Under!
Angelica
Ciao Angelica, nooooooo torni?Se è per la famiglia ti capisco….ma credimi non provare a fare qualcosa di tuo in Italia, non c’è speranza, davvero!!!Il sistema sarà tutto contro di te, la crisi, le tasse, io lavoro in proprio da anni…pagherei per trovare lavoro sotto padrone assunto….non c’è più futuro qui…non c’è più nulla in cui credere….Canada…uhm…sai se non riesco in Oz avevo già pensato di fare il whv in Canada…tu sei già stata?Ti sei trovata bene?
Crepi il lupo cmq…
Ciao carina
Caro Stefano, io torno per stare un po’ con la mia famiglia e capire bene cosa voglio fare…sento che la mia esperienza in Australia è finita e non vedo davvero l’ora di ricominciare una nuova avventura!! 😀
diventa naturale diventare laid back come lo sono loro? per quello ho un talento innato!!! in effetti mi domando se in surfers paradise non cerchino qualche fottuto ingegnere, con la tavola da surf me la cavo malissimo ma ho ampio margine di miglioramento!
poi sarà anche vero che ogni mondo è paese, ma come si sta affossando l’italia credo sia un caso unico al mondo. non avendo grossi motivi per stare qua, il pensiero è quasi quotidiano…
Idem. Ma per me il pensiero è l’estero in generale, non solo l’Australia.
Ho appensa sentito su Skype un mio compagno di università che ha avuto la fortuna di andare a finire gli studi in Danimarca.
Certo immagino sia durissima abituarti a una vita totalmente diversa, ma penso sia veramente un’esperienza di vita unica.
Azz quindi torni? Non ci conosceremo maaaai!!
I wog sono esattamente come li descrivi, in genere. Ma è quello il loro (nostro) bello!
Mai dire mai Alberto, mai dire mai… 😀
Maga Grazie!
Io oggi ero incazzata senza un vero motivo…da brava italiana!! e ora mi sono messa a ridere per quanto sono scema a stare in questa mood per niente! e così riparto, sorriso stampata e via! Grazie!
Prego carissima….. 🙂
quindi basta con l’Australia?..;(
Per ora basta…..ma c’è il resto del mondo che mi aspetta!! Ehehe 🙂
Cara Maga, mi pare di aver capito che forse torni, ma non ne sono sicura.
Ti ringrazio solo per le cose scritte, e` stato bello e se andrai in Canada ti seguiremo tutti.. ma anche se starai in Italia spero che tu scriva, sara` dura ma se te la senti di metterti in proprio e puoi farlo perche` no?
Noi ti seguiremo.. tu facci seguire ancora!
Good luck mate!
Ciao Chiara, grazieeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!
E per commenti come questi che io continuo a scrivere!!
Don’t worry mate, io ci sarò, continuerò a scrivere ovunque mi trovi….e spero che anche voi sarete pronti a seguirmi… 😀
ahhahaha oddio! sei diventata proprio ozzie 😀
devo dire che anche io in 4 mesi qualche risultatino l’ho ottenuto…anche se devo dire che io già sulla buona strada 😛
povero telefono! 😦
piango con te cara perchè capisco perfettamente, so come ci si sente e sento la tragedia come fosse mia! ^_^
io non l’ho mai comprato perchè qui costa tanto e in australia non sono stata abbastanza da farmi un cap, quindi capisco che vedere l’oggetto dei propri desideri rovinarsi così faccia male!
ah, poi mi spiace per il dito eh! non me n’ero dimenticata! 😉
cmq io quando sono venuta a sydney l’ho evitata leichardt, così come per mesi ho evitato il quartiere italiano di Melbourne…
non ha senso andare in un altro paese e rimanere con la testa attaccati in italia, ci si deve integrare… a parte il fatto che mi spiace dirlo ma devo darti ragione: gli italiani che abitano li non sono propriamente connazionali di cui andare fieri. e per quanto riguarda gli italo-aussies beh, sono rimasti agli anni ’60-’70 e certe volte è un problema con i ragazzi a scuola…
dove ho insegnato io ce n’erano tanti che credevano di parlare la lingua corretta, quando invece era un mezzo italiano mezzo dialetto imparato dai nonni…il fatto è che ci devi andare coi piedi di piombo perchè ho saputo che si offendono, cioè loro sono orgogliosi di essere italiani, di avere origini italiane, se poi gli dici che quello che parlano non è per niente italiano, beh, si potrebbe suscitare una crisi d’identità! ^_^’
Vero, vero vero…..però se lo dico io iniziano a insultarmi sul blog, quindi grazie per l’appoggio!! Ci sono bravi italo-australiani, non lo metto in dubbio, ma la maggior parte di quelli che ho incontrato erano proprio come li descrivi tu! Italiano pari a zero e un dialetto incomprensibile….ed è vero, non glielo puoi dire altrimenti s incazzano!! 😀
Un bacione e ancora grazie per il commento!!
Ehilà Maga, ma che combini ?! Distruggi tutto e te ne strafreghi ? Ma lo sai cosa ti dico… SEI STRAGRANDE !!!!
Ahah, dai, ammetti che nonostante l’atmosfera Aussie che calma i bollori, due o tre moccolucci son volati quando hai visto il povero IPorn conciato a quel modo… Di sicuro però, se eri in Italia, gliela facevi mangiare quella tavola da surf al tipo che ti guardava !!
Insomma torni… La tua famiglia è fortunata ad averti sai ! Non è cosa facile fare un passo “indietro” per tornare dai propri cari, almeno per la mia esperienza. Se poi andrai in Canada… Tanta roba !! Io ci sono stato 6 mesi (Toronto).
Unica cosa, alla quale non mi abituerò mai è… -30 gradi d’inverno, per quasi 5 mesi, e neve, neve, neve…. E neve.
Un abbraccio mega, Maga !!!!
Grazie Matthew!! Sei davvero un tesoro!! Non so ancora quello che farò, ma di sicuro continuerò a scrivere!! Un bacione stragrande!! 😀
NOOOOO!!! Torni in Italia!?
E come faccio adesso???? Io ho assunto la dipendenza!!!
Senti Maga, ma se avessi trovato l’amore down under, saresti rimasta?
Certo che ‘sti aussie, in quanto a donne, non capiscono niente…..
Cosa ti manchera’ dell’Australia?
Continua a scrivere!
Baci
Ciao Alessia…si forse sarei rimasta, chi lo sa….ma l’Australia è davvero lontana e la mia famiglia mi manca davvero tanto…Dell’Australia mi mancherà la capacità do fregarsene, di prendere la vita in modo semplice,di gustarsi ogni singolo giorno e godersi la vita al massimo…mi mancherà l’organizzazione, la serietà e la multiculturalità.
E’ un paese che raccomando di visitare e di vivere a chiunque, adulto o ragazzo. Sono cambiata in questo anno e mezzo e penso, con tutti i pregi e i difetti del caso, di essere diventata una persona migliore.
Il tempo mi dirà se ho ragione…
Certo che continuo a scrivere, non ti preoccupare, ne ho ancora di cose da raccontare sull’Australia! 😀
Grande Maga!
Anche a me, già dopo 5 mesi, era successa la stessa cosa…no worries mate ti entra dentro e inizi a vivere e fregartene come loro, ed è un bel vivere…quando sn tornata in Italia nn mi riconoscevano più, ero molto easy, nn me la prendevo più per le piccole/medie cose :)))
fra una settimana sarò di nuovo là, ma solo per un mese purtroppo…ma so che la mia anima trarrà beneficio e sarà di nuovo NO WORRIES MATE!!!
grazie per i tuoi posts…awesome 😉
Grazie Sara!!! Mi raccomando, continua con la “No worries” attitude….ti salva da tanto di quel nervoso che non ne hai un’idea…. 🙂
ahahahah! Don’t worry, be happy! Grande! Articolo divertente.. 🙂 Brava, mi piace come scrivi! Continua così.. 🙂
Grazie!!!