Buongiorno. Per tornare a scrivere non potevo scegliere argomento più scottante, ma è stato più forte di me. Ho un groviglio nello stomaco che sta crescendo ogni giorno a causa di questa cosa, ieri sera non ho toccato cibo. Mentre davo da mangiare al piccolo Leo rimuginavo su questo, mancando qualche volta la sua bocca con il cucchiaino e suscitando le sue proteste. Alla fine l’ho fatto mangiare da solo e ci ha dato dentro con le sue manine, tutto sporco e contento.
E io ho continuato a pensare. Ora voi mi direte, ma non hai altro da fare? Giusto, ma la testa non comanda lo stomaco in questi casi per cui, l’unico modo che ho per farmi passare “la gastrite da pensiero insistente” (come la chiamo io) è scrivere. E’ terapeutico.
Probabilmente quello che scrivo è la scoperta dell’acqua calda, ma mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate 🙂
Il titolo del post potrei usarlo in riferimento a qualsiasi immigrato. L’Italiano che va in Australia o quello che è partito nei primi decenni del secolo scorso alla volta degli Stati Uniti…oppure l’immigrato che sbarca ogni giorno sulle nostre coste. Ma sono immigrati diversi, completamente diversi. Continua a leggere