Casa dolce casa…
Vi scrivo questo post davvero con il cuore. Perché so cosa vuol dire arrivare in una città di cui non si conosce quasi nulla e….cercare casa.
E allora vi dò due dritte. Pochi semplici consigli moolto pratici che dovrebbero almeno darvi una guida. Ho messo anche un’apposita pagina su questo argomento.
Questi consigli servono a chi non ha tanti dindini da parte e deve risparmiare il più possibile. Chi ha i dindini si può affiatare un appartamento senza problemi, quindi bon….
Dunque, dicevo.
Scordiamoci, cari ragazzi miei, cose di questo tipo, ovviamente..
Non voglio essere cattiva, ma giusto per chiarire ogni dubbio. Questi sono sogni che magari noi riusciremo anche a realizzare, ma per il momento stiamo con i piedi per terra.
A Sydney ci sono migliaia di offerte, per tutti i gusti. E per tutte le tasche.
Appartamenti in centro, in periferia, locali in grattacieli dotati di piscina e ogni confort e i prezzi non sono poi male.
Non siamo nel lusso, ecco. Sono case semplici. I locali in pieno centro, a dispetto dell’apparenza (grattacieli davvero belli) all’interno fanno veramente pena….mentre quelli un po’ decentrati sono più carini. Penso a quartieri comeGlebe, Pyrmont, Bondi Junction dove vivo io….
E tutto dipende sempre da quanto siete disposti a cedere della vostra privacy e dei vostri spazi.
Se volete affittare una stanza in un appartamento, la media è 230-300 dollari a settimana. In pieno centro forse un po’ di più.
Di solito il bagno viene condiviso, ma tutte le altre facilities (internet, telefono, bollette) sono quasi sempre comprese.
Se invece siete disposti a condividere una stanza con un’altra persona i prezzi, ovviamente, scendono: si arriva a spendere 130 o anche 100 dollari a settimana.
Ma se non lo avete mai fatto io ve lo sconsiglio.
A meno che non abbiate 20 anni e dico non più di 20, quando non te ne frega niente di dove dormi, l’importante è vivere a mille sempre…ma se siete, come la sottoscritta, sopra quella soglia di età, diventa tutto difficile.
Io, a essere sincera, per i primi mesi ho dormito in ostello. E condividevo la stanza con 3 persone, sempre diverse ogni settimana…. Alla faccia della privacy e della sicurezza….
Per un paio di mesi si può anche fare.
All’inizio mi sentivo davvero troppo giovane, dicevo a me stessa “Ma si, chissene…sono a Sydney, vivo anche in un ostello”…Poi uno comincia ad avere le sue esigenze…i 29 anni suonati cominciano a farsi sentire…le ragazze che ridono alle tre del mattino mentre tu cerchi di dormire cominciano a farti incazzare e inizi a non sopportare la tizia che ti chiede troppo spesso il phon…morale della favola: cerchi una casa!
Ma attenti a non farvi prendere dalla fretta….fate con calma perchè le fregature sono in agguato. Io ho avuto una brutta esperienza che ho già raccontato qui,https://lamagadioz.wordpress.com/2010/03/11/attenti-al-villone/.
Prima di partire, prendetevi una serata tutta per voi e rivolgetevi all’amico fidato al quale chiedete ogni cosa e su cui fate il totale affidamento: Internet.
Ci son due siti che vi consiglio di spulciare per bene:
Cercate di familiarizzare con termini come “Share room” or “Share flat”…condividere una stanza o un appartamento.
Cercate sempre di capire quante persone in totale abiteranno in quella casa, quanto costa l’affitto, i servizi inclusi e quelli non inclusi e quanto distano dai trasporti pubblici e dal centro o da dove voi lavorate o studiate.
C’è un’ampia scelta, non buttatevi sulla prima cosa che trovate perché vi sembra allettante.
Scrivete e-mails ai proprietari o affittuari. In certi casi è lo stesso proprietario ad affittare una stanza o uno degli inquilini (di solito chi si intesta il contratto di affitto).
Quando chi affitta le stanze vuote è l’inquilino intestatario, solitamente i pagamenti vengono fatti alla luce del giorno a mezzo banca. Quando invece ad affittare è il proprietario il tutto avviene in nero. Della serie: tu non sei qui, non esisti e se qualcuno chiede sei un amico in visita…. 😀
Un po’ come in Italia. Tutto mondo è paese alla fine..
Attenzione alla parola “Bond”. Non significa che dovete passare l’esame di spia inglese per ottenere l’appartamento, ma solo che dovete pagare subito, insieme a una settimana o due di affitto (c’è chi chiede mesi di anticipo) anche una cauzione. La “Bond”, appunto. È la stessa cifra che dovete pagare per l’affitto, moltiplicata per le settimane o mesi che lui intende farvi pagare.
Se non fate danni di entità grave e, soprattutto, in caso di dipartita date un avviso di almeno due settimane, la Bond vi ritorna in tasca appena ve ne andate.
Una cosa vi raccomando: non scegliete casa dall’Italia. Fatelo sul posto. Prenotate due settimane in ostello (ce ne sono diversi a Sydney:http://www.hostels.com/sydney/australia?source=hostelscomeuro&gclid=CO2DkISl6KICFYYtpAodGlU8wg)
E cominciate a guardarvi intorno. Chiedete a chi mette l’annuncio quando è possibile visitare l’appartamento e fatevi un giro. Controllate tutto e chiedete ogni cosa sul posto.
E occhio alle truffe! Gli australiani sono bravi, ma anche tra loro si aggirano loschi individui!
Non sono furbi come noi, noi siamo i maestri della truffa, ma ci provano comunque.
Ne ho incontrati un paio su internet e per poco non ci casco.
Come si individua una truffa? Semplicissimo. Quando chi mette l’annuncio per una scusa o per l’altra non vi permette di vedere la casa, se non dopo aver ricevuto, via posta o banca, i soldi.
E’ una bufala enorme, non cascateci!!
“Apartamento luminoso, poco distante dal centro, da affittare a persona che se ne possa prendere cura mentre noi siamo all’estero. Prezzo: 300 dollari a settimana”.
UN APPARTAMENTO TUTTO PER TE A 300 DOLLARI A SETTIMANA!!! Come dicono qui, “How cool is that??” Ma che figata è?
E’ una stronzata, non è una figata.
Queste personcine, una volta che il disgraziato di turno ha commesso l’errore di interessarsi alla casa, cominciano a tempestarlo di e-mail del tipo:
“Noi ora siano all’estero, ci siamo portati dietro le chiavi di casa perché non avevamo nessuno a cui affidarle a Sydney (ma come fai a scrivere una cazzata del genere?!) ma cerchiamo qualcuno che si prenda cura del nostro appartamento mentre siamo via (ma che carini….). Per questo non chiediamo un affitto molto alto. Appena ci invierai i soldi, noi ti invieremo in una busta la chiave (seeeeeeee). Purtroppo la casa non si può vedere se non da fuori (ma guarda un po’…)”.
Non ridete. Io vi ho sintetizzato le decine di e-mail affascinanti e simpatiche che questi tipi loschi mi hanno inviato. State attenti, dico solo questo.
Avrei voluto scrivere loro che in Italia cosa del genere le facevamo anni fa, che sono un po’ indietro nell’arte della truffa, ma non me la sono sentita…
Direi che ho detto tutto, ma se avete altre domande, fatevi sotto!!
La Maga
ma sai qualcosa sulle leggi che regolano l acquisto d una casa? tra i tanti posti che sto pensando come futuro trasferimento, l austrialia ne è uno di questi.. ma cio che mi spaventa di piu è il trovarmi davanti a leggi addirittura in altra lingua. si fanno giochi di parole come da noi?sono “furbe” come le nostre?;) grazie
Paolo De Luca
Pescara
Ciao Paolo! Guarda non conosco la legge in questo senso, ma il governo ha previsto qualcosa per chi vuole comprare ma non è residente: http://www.firb.gov.au/content/publications/buying_a_home.pdf
Spero ti sia utile!
Se hai bisogno di traduzione, fammi sapere!
La Maga
perfetto grazie, cercavo proprio questo !
Domanda: 300 dollari a settimana,non sono forse l’equivalente di 236 euro circa?? Cioè al mese fanno 947 € ?? Ma ce la fai con un lavoro da cameriere a mantenere un’affitto così? Ci sarà anche internet incluso,mi sembra un pò tanto… in periferia si scende un pò di prezzo? Scusami se ti sembra una domanda ovvia…
No Giuseppe hai ragione e tranquillo, non esistono domande stupide. Le risposte, quelle si, possono essere stupide…
Ti sembrerà strano, ma il lavoro di cameriere è invece pagato meglio che in Italia.
Di solito si aggira sui 15-17 dollari all’ora e se lavori nei week end la paga raddoppia!
In periferia il prezzo scende certamente, ma è difficile trovare qualcosa sotto i 100 euro. Se però poi ci devi mettere 40 euro di trasporto pubblico a settimana ( non costa poco…) allora alla fine risparmi davvero poco…
no scusa,non ho capito.si guadagna 15dollari all’ora, per 8 ore giornaliere,moltiplicato i 5 giorni lavorativi della settimana,guadagni 600 dollari alla settimana,non per farti i conti in tasca,ma è tantissimo. perchè vedendo prezzi delle case anche a me sembrava tanto,quindi mi confermi che una paga minima settimanale si aggira su quella cifra????
e rispetto a Melbourne i prezzi degli affitti come sono,simili o + bassi.
ti ringrazio infinitamente!
Esatto William, la paga si aggira su quella cifra. E 15 dollari è la paga minima, puoi prendere anche di più…e poi ci sono le mance, i weekend pagati il 50% 0 30% in più e le feste pubbliche che vengono pagate il DOPPIO.
Anche a Melbourne le case più o meno costano così…
Dai ragazzi, direi che si potrebbe anche fare,mi sono fatto gli stessi conti di William ed in effetti non è tanto difficile. Anche se io punto a qualcosa nel mio campo ( architettura/rendering ) per iniziare e per migliorare la lingua nn mi sembra così dura…
magari quì si trova qualcosa
http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20080404082039AAJypdz
Si Giuseppe,ho visto i prezzi qua e la.ma visionare quei siti è come in italia cercare affitto tramite tecnocasa e simil,sono cmq più alti rispetto alla possibilità di cercare quando stai lì! io mi sto sputando in faccia da ieri perché mi son fatto il calcolo di quello che guadagno io all’ora.10 anni di esperienza come graphic designer,il bello e che invidiano anche il mio lavoro.mah.sarò io che ho troppe pretese,ma non mi sta bene!!
Poi per chi ha cambiato come me 7case a Roma in 7 anni,ormai conosco tutti gli stratagemmi possibili ed immaginabili per non farmi fregare.
Grazie ancora Angel per le preziose info!!!
Ha ragione William, quei siti non sono affidabili. Guardate quelli che vi ho segnalato io e cercate SOLO una volta che siete sul posto..
William non prenderti a schiaffi, non è colpa tua. E’ L’Italia che fa schifo e non ci merita…
Venite a Sydney!!!!!
😀
mah.la vedo un po come gettare la spugna!non saprei Angel!il mio percorso lavorativo è un po strano,marina militare,scuola di design,lavoro come freelancee+responsabile di un reparto multimediale!non che non mi piaccia il lavoro,ma mollare tutto così!certo che se penso al futuro immediato,farcela da solo è un impresa ardua ma ho sempre contato sulle mie forze e molte cose sono riuscito ad ottenerle,ma per il resto il carattere non basta,servono i soldi. non posso stare in affitto una vita(costo delle case improponibile).Il problema Angel,non sono solo i datori di lavoro,ma i ragazzi impreparati che accettano stage e lavori non pagati,per me molto tristi,perché annullano la propria dignità,ed è logico che se ci sono persone che accettano lavoro agratis,continueranno ad esserci aziende che non assumo e vanno avanti a “schiavi”.mi alletta il fatto di imparare bene l’inglese(uno che si chiama William e non sa bene l’inglese,bè),e farmi esperienza all’estero,questo sicuro.ma farmi il giro del mondo ed uscire con persone che come sport nazionale è il “mi sdrummo alcool fino a morire”,chissà!a noi italiani questo stona un pò!noi che stiamo fino a tarda notte nella piazzetta sotto casa a parlare di sogni e amori,non ci credo che non ti manca un po!si,un po troppo da cinema italiano….ma questo non ti manca?eeehh?uuuummm?:p
Certo che mi manca la mia Italia, William!
E non sto dicendo a nessuno, ripeto a nessuno, di mollare tutto, rinunciare a tutto e venire in Australia perché qui c’è il paradiso e in Italia c’è l’inferno.
Amo il mio paese e so che ci tornerò, presto o tardi. Amo le chiacchierate come dici tu in piazzetta, amo il calore degli italiani che qui si sognano…
Ma detto questo, un’esperienza all’estero non può che farti bene. Fa bene alla tua persona e alla tua carriera. Quando tornerai in Italia e sul curriculum metterai che hai vissuto in Australia, il tuo potenziale non potrà che aumentare. Brillerai di più, rispetto agli altri.
Certo, se fare questa esperienza compromette la tua posizione in Italia che tanto ti sei sudato, non farlo. Ma come graphic designer (il mio housemate fa il tuo stesso lavoro, vivo in casa sua, una bella casetta a Bondi e lui ha un sacco di soldi…) sarebbe fantastico poter provare a lavorare in un altro paese.
Non sarà facile all’inizio trovare il lavoro giusto, dovrai imparare un po’ di inglese ma anche questo non può farti male per la tua professione.
Vedi tu, caro William. Metti tutto questo sui due piatti della bilancia e scegli…
E comunque, per spezzare una lancia nei confronti degli australiani, ti dico che non sono solo ubriaconi. Anche loro sognano e amano. Sono solo molto, ma molto meno romantici di noi… 😀
Forse è un pò OT, ma William, ho trovato questo
http://www.gostudy.it/latest-news/stipendi-nellambito-informatico-in-risalita/
magari t’interessa
se mi permettete una considerazione che purtroppo raramente viene fatta, se emigrate emigrate PUNTO. diverse mie amicizie italiane emigrate all estero (inghilterra, peru,spagna) chi per studio chi per lavoro, dopo tot tempo hanno riprovato a tornare in italia ma purtroppo si sono dovute arrendere (per l ennesima volta) alla realtà italiana, o meglio burocratica; una volta tornati in italia sanno troppo e non si rientra piu in determinate normative d assunzione, insomma, diamo per scontato che piu siamo preparati teoria\pratica e piu possibilità abbiamo di trovare un buon lavoro; purtroppo in italia trovi lavoro se rientri in determinate agevolazioni fiscali per l azienda, a prescindere da studi fatti ed esperienze lavorative; il resto del mondo (o per lo meno quella piccola parte che conosco) non funziona cosi, bensi sulla famosa leggenda della meritocrazia (una famosa un po come Cenerentola per noi italiani ;).
Per chiudere l avventura, son dovuti tornare tutti all estero ( 5 persone su 5,giusto per darvi una proporzione).
Valutate attentamente se emigrare, pesate molto questo punto di non ritorno 😀
Mi sembra un’ottima osservazione, ma come tutte le regole ci sono sempre le eccezioni, non trovi? Io non sarei così drastica, perché nella vita non si può mai sapere, non si può mai prevedere…
Detto questo, penso che, a certi livelli manageriali l’esperienza all’estero è quasi un requisito. Quindi, una volta che uno torna, può provare davvero a puntare in alto in alto e magari qualche imprenditore furbo, che intuisce il talento nella persona, lo trova. Ripeto, mai dire mai nella vita. Niente è definivo, parte, bé lo sappiamo….
Per quanto mi riguarda, se e quando tornerò, vorrò mettermi in proprio e combinare qualcosa con la mia famiglia. Non ci penso proprio al contratto a tempo indeterminato… ormai è anacronistico… 😀
Ciao compagna virtuale dell`avventura australiana!
Io sono arrivata a Sydney nel 2008, ho usato il working holiday e ho lavorato all`inizio come cameriera (proprio pochissimo), poi per fortuna ho trovato nel mio campo, sono una graphic designer, con un buonissimo stipendio, poi arrivo crisi e 6 mesi scaduti a lavoro sono tornata in Italia…
Devo dire che il ritorno non e` stato poi cosi` drastico, che la cosa piu` importante e che ho riscoperto con la lontananza (strano no?) mi mancava la famiglia, un po` meno gli amici…
Poi io e il mio ragazzo (italiano conosciuto in Oz) diventato nell`arco di questi 16 mesi in patria mio marito, abbiamo avuto la possibilita` di tornare a Sydney a lavorare, entrambi!
Io comprendo benissimo quello che vuoi dire, anche noi vogliamo VIVERE qui ora e un domani tornare, casa e` sempre casa!
Ma se non sei in questa meravigliosa terra chi ci legge da lontano vede come i nostri colpi di fortuna o che mettersi a testa in giu` ci dia alla testa.
Ho mollato un lavoro, anzi per 2 volte ho lasciato lavoro e casa in Italia, e siamo tornati qui da un mese e tutto va benissimo. Io lo consiglio a tutti quelli che se la sentono di venire, ma solo se se la sentono, non ci vogliono troppi soldi in fondo, ci vuole adattamento e costanza. Anche elasticita` mentale direi (per il lavoro, convivenze,…).
Ma vivere a Sydney… non ha prezzo! (direbbe la adv della Mastercard)
Ma ciao! Dobbiamo assolutamente vederci e raccontarci queste esperienze…
Eh si, vivere a Sydney non ha prezzo, ma chi non ci è mai stato non lo capisce… 😀
Scrivimi una mail e vediamoci per un coffee!
Bacioni
ok dai, uno dei prossimi week end volentieri, o tu lavori? ora ci stiamo spostando da Waverton a Sydney, o ci troviamo in centro o a Bondi, tanto posti non ne mancano! Buona serata!
lavoro sempre nei week end! Ma in qualche modo facciamo dai….
Ciao Barbara,mi sapresti dare qualche info sulla difficoltà che hai dovuto superare per trovare lavoro in Aus come graphic designer?? io lavoro nel tuo stesso campo, e mi sto interessando all’Aus!come ti trovi con il lavoro e quanto hai dovuto cercare?qui in italia per poter lavora devi essere un factotum (print,web,video) un po tutto,anche se la mia specializzazione è motion graphic!ha titolo un diploma allo IED in australia?si sapresti dare qualche dritta?thanks,ogn itua risposta è oro per me!saluti
Ciao William, lo so lo so che in Italia si fa un po` tutto, e forse all`inizio va anche bene, dopo alla soglia dei 30 e con qualche anno di esperienza non ti va… qui magari hai un ruolo ben preciso e ti limita ma ti specializzi in quello.
Allora il primo lavoro ci ho messo 2 mesi a trovarlo, considera che avevo un scarso inglese e cercavo anche da cameriera (avevo 2 resume da consegnare a seconda del lavoro :), ma e` stato il primo colloquio che ho fatto come designer ed e` andata bene, mi hanno fatto fare una prova pratica, verificato le mie referenze, e presa! qua ricorda non ci sono nipoti o amici del capo.. e si vede! se lavori bene vai, senno` dopo un po` sanno come mandarti via, e dopo averti avvertito pure! Insomma la soddisfazione di lavorare e` maggiore di quella italiana, sia per uno stipendio maggiore, un trattamento equo ed una soddisfazione tua che forse non avresti mai creduto di provare.
Allora, lavoro nel nostro settore qui ce n`e`, ci sta anche una buona concorrenza, ma se dici “italiano” e “designer” nella stessa frase questi gia` impazziscono. Oltre a questo lavoro facevo anche dei lavoretti di grafica da casa, tipo loghi o pubblicita`, per privati trovati nel sito GUMTREE, che la maga ha citato e che e` una fonte inesauribile! Mi hanno sempre pagato, poco ma e` sempre qualcosa in piu`, e mi sono poi serviti alcuni lavori come referenze australiane. In Italia non mi metterei mai a lavorare per uno che non conosco e che ho trovato in internet, qui lo faccio tranquillamente! ecco, questa e` la grande differenza, qui le cose vanno come dovrebbero andare….
Il tuo diploma IED certo che serve, ma quello che conta e` che sai fare il tuo lavoro, prepara un bel portfolio e mettiti a cercare una volta che sarai qui (sia lavoro che casa), se non sei ancora sicuro al 100% di venire, non preoccuparti, non lo sarai mai, i dubbi rimangono sempre, anche nelle prime settimane che sei qui.
Io credo solo che l`Italia e` bellissima e torneremo tutti con qualcosa in piu` dalle nostre esperienze, ma in questo momento non e` giusto scappare ma nemmeno farsi calpestare, io non ci sto ad avere un capo padrone e dei colleghi che hanno il muso duro di prima mattina, anche se per ovvie ragioni tipo paura di perdere il lavoro o pochi soldi per andare avanti…
Io domani potrei anche andare a pulire bagni, non me ne importa proprio nulla, il lavoro non e` la priorita`, la priorita` e` la serenita` che hai dentro…
Quindi se vieni qui fai bene a cercare sul tuo campo, perche` li` hai esperienza, ma devi anche essere disposto a fare altro se nel frattempo non trovi (a meno che non ti puoi permettere di aspettare).
Scusa la schiettezza, a me e` andata e va abbastanza bene, ma sono sempre stata con i piedi mooolto per terra, conosco persone che vengono qui e non vogliono assolutamente fare i camerieri… ma dico: e ti lamenti pure se trovi lavoro come cameriere??? che oltretutto e` pagato quasi come quello di ufficio…
Qui non sembra piu` esserci crisi (primi 2009 hanno avuto la loro mazzata anche qui eh), lavoro ce ne sta per tutti i gusti, dipende da te.
Spero di esserti stata d`aiuto, scusa la lunghezza della risposta ma volevo essere chiara.
Se hai altro da chiedere sono qui!
Un saluto da Sydney
Barbara
ho trovato anche questo bel blog… leggi per immergerti un po` in aussie
http://mollotutto.wordpress.com/
Poi un altro consiglio, all`inizio avrai il WHV, quando scade cerca di farti dare lo sponsorship, l`alternativa e` iscriversi a costose scuole che non ti danno nulla in cambio… avere uno sponsor non e` difficile, comunque hai un anno da sfruttare prima!
Secondo me dipende da persona a persona,lo spirito di adattamento,attaccamento alle proprie radici può anche essere forte,ma in questa regione per certi versi bellissima e dannata allo stesso tempo ( l’Italia ) ti mette in determinate condizioni per cui o te ne vai perchè non ce la fai più oppure resti a lottare contro tante difficoltà. Mi sono chiesto più e più volte il perchè andare via,da una parte è come rassegnarsi alla condizione misera della propria regione,scappare via dai problemi; ma se invece fosse un motivo di ricerca interiore? Al di là del lavoro che in Italia fa ..lo sappiamo tutti, ma io vedo l’esperienza fuori un motivo anche + di crescita. E se non sbaglio questa cosa la fanno anche in Australia,dopo il ” diploma” tutti fuori dall’Australia a fare esperienza fuori per poi ritornare + maturi. Mi rincresce molto mollare tutto quì,ma come ho detto ai miei genitori quando dalla Sicilia sono partito per Firenze, devo trovare me stesso da qualche parte,un ruolo, che non sia dettato da conoscenze varie o agganci che alla fine sì, ti trovano anche il lavoro ma poi che senso di vita è? In fin dei conti già mi considero “un’emigrato” solo per esser uscito dalla mia regione. Spero solo di riuscire ad adattarmi in fretta in Australia, quantomeno di fare una bella esperienza!
Esatto Giuseppe, è proprio come dici tu.
Venire in Australia o comunque vivere all’estero è un’esperienza da fare, ti arricchisce, ti cambia, ti migliora, ti apre la mente. torni in Italia diverso, il ritorno effettivamente può essere sconvolgente, soprattutto quando noti che tu sei cambiato, mentre il paese è rimasto sempre lo stesso.
E’ l’impressione che ho avuto quando sono tornata recentemente in Italia. E’ stato traumatico per certi versi. E la cosa più grave, la cosa di cui più mi sono vergognata mentre ero in Italia, era che mi mancava l’Australia e non vedevo l’ora di tornare.
Certo questa non è casa mia e non lo sarà mai. Ma mi sta aiutando molto dal punto di vista personale. Sto crescendo ogni giorno. Il lavoro, a differenza di tante altre persone, per me non è tutto nella vita.
Ci sono altre cose, molto più interessanti e per cui vale la pena vivere.
Ciao Maga mi chiamo walter sono un panettiere Italiano di Milano,ho un negozio ma vorrei cambiare vita. Sono sempre stato affascinato dall’Australia pensi che io possa avere qualche possibilita’ li da voi. Aspetto tue notizie ciao!
Ciao Walter, non so se i panettieri sono ricercati, ti consiglio di guardare siti come http://www.seek.com.au per avere un’idea generale del mercato del lavoro e dai un’occhiata anche alla Skilled Occupation List (http://www.immi.gov.au/skilled/sol/) pubblicata periodicamente dal governo australiano. se rientri in questa lista puoi richiedere la permanent residency, basta dimostrare un alto livello di inglese (devi passare l’esame Ielts con un punteggio alto). Comunque la cosa migliore sarebbe andare sul posto e valutare di persona le occasioni. Io il lavoro l’ho trovato sul posto, dall’Italia è difficle trovare qualcosa.
ciao!