Continuo a far fatica a comprendervi, cari italiani all’estero…

Questa è l’ultima volta che torno sull’argomento, promesso.
Ho aspettato a farlo, mi son detta basta Angelica continuare a dire che qui in Italia ci stai bene che tanto non ti capiscono. Però poi a un certo punto non ce l’ho fatta.
Un mese fa circa Aldo di Italiansinfuga postò su Facebook una domanda fatta da un suo lettore che gli chiedeva se avesse mai conosciuto chi, partito per l’estero, fosse poi tornato in Italia con la voglia di rimanere.
Naturalmente alzai la mano e risposi Io!!! 🙂
Probabilmente fui l’unica…anche se dalle mail che mi arrivano in privato non sono pochi quelli che la pensano come me….
Il bravissimo Aldo non perse tempo e mi propose un’intervista lampo sull’argomento, vi ho postato il video. Qui potete leggere l’intervista: http://www.italiansinfuga.com/2013/09/02/e-se-litalia-non-fosse-cosi-male/
A suddetta intervista, in cui in pratica spiego quanto sia tutto sommato felice di essere nel mio paese, finalmente realizzata, sono seguiti una serie di commenti a dir poco infastiditi. Oltre ad altri invece che mi supportavano ed erano contenti della mia scelta, ma questi ultimi mi sono parsi in netta minoranza.

Per un antropologo, questi commenti potrebbero dare un bello spaccato della nostra società, dei nostri italiani all’estero che sembrano tanto felici di essere all’estero ma appena possono attaccano il proprio paese. E’ un fenomeno sociologico davvero interessante…

La faccio breve. A coloro che si innervosiscono così tanto per così poco, perché in fondo non ho fatto nulla di speciale se non tornarmene a casa, cos’è che non va giù esattamente? Perché tutte le volte che qualcuno prova a dire di volercela fare nel proprio paese viene visto come un miserabile poveretto che non ha capito niente dalla vita e finirà per scontrarsi con un bel muro?

Notizia dell’ultima ora: io non mi sono scontrata, io ce l’ho fatta. E ce ne sono altri come me che ce l’hanno fatta ma non si mettono a impiastrare internet dicendolo, continuano sereni a fare il loro dovere. Sarebbe bello se cominciassero a farlo però! 🙂

Nonostante il mio ritorno, continuo a considerare l’Australia un grande paese e porto avanti questo blog per aiutare chi si vuole trasferire e invitare tutti, se nelle loro possibilità, a farsi un’esperienza Down Under perché è vitale, non è importante, è di vitale importanza.

Siete felici e realizzati all’estero? Perché se lo siete, non c’è bisogno di denigrare chi vuole esserlo a casa propria. Se invece continuate a lanciare anatemi su chi qui ci vuole restare vuol dire che c’è qualcosa che non va. Vi rode che io ce l’abbia fatta a fare..cosa esattamente? A rimanere nel mio paese? Ma se il mio paese vi fa così schifo perché vi affannate così tanto a ripeterlo a me che invece tutto sommato lo adoro?

Non vi comprendo davvero. Qualcuno di voi addirittura non vede l’ora di cestinare la cittadinanza italiana, come se fosse portatrice di qualche morbo incurabile. Potete anche tenervi la doppia cittadinanza sapete? Non vi succede nulla tranquilli..

Siate sereni, voi popolo dell’estero. Smettetela di attaccare internet con continue lamentele sulla povera Italia, smettetela di passare il tempo su Facebook a dire quanto siete fieri di essere all’estero perché l’Italia fa schifo,  a postare link sui problemi italiani chiedendo al pubblico “Siete ancora convinti di voler rimanere in Italia?”.

Smettetela perché non vi crede più nessuno. Se state bene dove state non c’è bisogno di criticare così aspramente il posto da dove venite. Le critiche costruttive vanno bene, ma quando diventano insistenti frecce avvelenate non servono a nessuno, credetemi.

L’Italia è strapiena di casini come tanti altri paesi, magari è messa peggio, anche se gli Stati Uniti in queste ultime ore hanno dato prova di saper adottare provvedimenti che l’aumento dell’Iva in confronto è acqua fresca. Non vi piace stare qui? E statevene all’estero tranquilli!

Anche io ero avvelenata come voi quando sono partita per l’Australia, mi sfogavo su internet sul mio paese che mi faceva schifo….poi finalmente sono cambiata e ho capito che non serve continuare a lamentarsi: o si torna con la coscienza di voler fare qualcosa per migliorare il proprio destino nel proprio paese o si rimane all’estero senza continuare a denigrare un paese in cui in fondo non si vuole più tornare.

Fate la vostra scelta ma piantatela di sputare sull’Italia.. Può lamentarsi chi ci vive e trova oggettive difficoltà, ma se siete all’estero felici e realizzati, piantatela di prendervela con chi prova a rimanere. E magari ce la fa. E pure bene.

Perché suona come se a voi desse un fastidio tremendo.

Ma di sicuro mi sbaglio.

Come dicono gli aussie, take it easy che la vita è bella.

La Maga

197 thoughts on “Continuo a far fatica a comprendervi, cari italiani all’estero…

  1. Ciao Angelica,
    avendo fatto un’esperienza del tutto simile alla tua, sottoscrivo in pieno quanto vai dicendo da mesi, e quell’intervista mi ha fatto venire la pelle d’oca, avrei detto le stesse identiche cose!
    Non bisogna partire per scappare o per trovare la terra promessa chissa’ dove. Bisogna partire per mettersi in gioco, per fare un’esperienza unica che ti fa crescere piu’ di qualsiasi altra cosa.
    Ma come e’ successo a te, dopo un po’ ho capito che il mio Paese e la sua gente mi mancava, piu’ ne stai lontano e piu’ lo ami, non importa quanto disastrato sia.

  2. Penso che tutto questo livore verso un sistema paese intero, sia semplicemente lo sfogo di chi, per i più svariati motivi (sfortuna, scarso impegno o incapacità…essì signori, bisognerebbe anche cominciare a capire che non siamo tutti geni ed in gambissima, e non tutti meritiamo “il meglio”) non riesce a realizzarsi nella vita. Che sia in Italia o all’estero. La colpa di un non “benessere” (lavorativo/economico, affettivo, ed individuale) non può essere appioppata così, d’ufficio, ad un’intera nazione. In Italia non c’è lavoro? Beh, certo ci sono meno opportunità che altrove, ma un sacco di gente lavora…non siamo TUTTI a casa. In Italia “fa tutto schifo” ? Beh, quest’estate sono stato nella mia Puglia, e vi assicuro che non fa per niente schifo…magari semplicemente non vi piace il mare. In Italia si pagano troppe tasse per servizi inesistenti, non funziona nulla, i politici, Berlusconi bla bla bla

    Ma quanto di tutto ciò, realmente, influenza le singole vite e le singole scelte decisionali di ognuno? In realtà molto poco…pochissimo.

    La verità è che ognuno è un piccolo granello di sabbia, in una vasta spiaggia, e tendenzialmente quello che gli succede, per un buon 80/90% è solo merito suo e dettato dalle sue scelte.

    Io non sono soddisfatto della mia vita al momento. Ma non me la prendo mica tanto con l’Italia eh….penso di lasciarla. E’ vero. Ma semplicemente perchè vedo più opportunità concrete, nel mio lavoro, fuori. Non così, per partito preso, perchè “tutto fa schifo”. E se dovessi riuscirci, sarei molto felice per me, ma non penserei che la mia storia diventi per forza la strada che tutti siano obbligati a seguire. E conosco gente, realizzatissima all’estero (a livelli molto molto alti) che mi ha sempre detto che se dovesse trovare un buon lavoro, ben pagato, tornerebbe subito.

    E’ un discorso di opportunità. Non di “sistema paese”. E le opportunità variano per ognuno, in base ad una miriade di variabili, diverse per ogni vita.

    Se ci fossero buone opportunità nel mio campo in Italia, non penso che aggiungerei alla già difficoltà di essere selezionato, lingua, permessi, visti etc. etc.

    Senza considerare gli affetti…

    • Perdonami….ma hai detto: “In Italia si pagano troppe tasse per servizi inesistenti, non funziona nulla, i politici, Berlusconi bla bla bla…… Ma quanto di tutto ciò, realmente, influenza le singole vite”
      secondo te le troppe tasse inesistenti, i treni che (parlo qui in Campania) non passano mai facendoti fare tardi a lavoro anche di 2 ore o addirittura non ti ci fanno proprio arrivare a lavoro per uno sciopero creato al momento…TUTTO questo non influenza “le singole vite”????
      Se la pensi davvero così significa che non vivi in Campania e fortunatamente dove vivi tu le cose funzionano un pò meglio. Perchè io dopo tutto quello che sto vivendo di sicuro non posso minimamente pensare ad un futuro qui per me o per una mia eventuale famiglia.

    • Poco? Ma lei mi scusi caro signore LE TASSE LE PAGA??? Siamo il paese più spremuto in Europa e lei mi viene a dire che la politica influelza POCHISSIMO la vita delle persone? Io sonod’accordo con lei con il resto, ma il fatto che il nostro paese sia bello non significa che non può essere PIU BELLA LA VITA QUI. Mi trovo nella sua stessa situazione, ma a 41 anni me la prendo CON ME non certo con il mondo. sono io che ho sbaglaito.

  3. Seguo il blog da quando ho visto la tua intervista su italiansinfuga, mi piace molto, è molto ben fatto e mi piacciono le tue opinioni.
    Complimenti, saluti da un italiano in Francia!
    Corrado

  4. Cara Angelica, mi sei molto simpatica e ti conosco da quando stavi in Aussie 🙂 , ho una mia opinione che può esser giusta o sbagliata: in Australia è difficile anzi diciamo impossibile rimanere, la maggior parte di quelli che partono fanno lavori temporanei che gli australiani non farebbero volentieri, i visti durano un’anno e per averne uno ulteriore si è costretti ad andare in farm…saresti potuta rimanere? no…ecco perchè sei tornata (affetti a parte), ora puoi convincerti che l’Italia sia il bel paese, ma di bel paese c’è rimasto solo il formaggino 🙂

    • C’è gente che rimane e trova visti permanenti Antonio…sul mio blog ho scritto una sezione al riguardo. Non è stato un visto a farmi andare via, avrei potuto andarmene in Inghilterra o in Canada e riprovarci e invece ho voluto provare prima a casa mia….ma non ti credere che io sia l’unica a stare bene qui. Io sono l’unica che lo dice apertamente…

      • Ti prego fammi conoscere quei masochisti che amano vivere in Itali, ti prego!!!
        Le persone intelligenti e con figli a cui vogliono bene se ne vanno da questo inferno.

        L’ITALIA E’ MORTA!!

    • Sono passati quasi 3 anni da quando hai scritto questo post, ne è passata di acqua sotto i ponti……, nel frattempo ho cambiato 3 aziende e due paesi, quando risposi la prima volta ero da appena un mese in Irlanda…il mio pensiero non cambia, l’Italia è un paese distrutto, nessuno..specie chi ci vive se ne rende conto, ma comprendo che non è per tutti vivere all’estero dove ti devi mettere in gioco sempre e comunque se vuoi avere delle soddisfazioni, e la maggioranza degli italiani è abituata al posto fisso anche se di merd… 😀
      Contento della mia scelta, sopratutto quando leggo ciò che succede li… 🙂

      Buona fortuna a chi decide di lasciare la nave affondata… 😉

      • ciao Antonio, sono contenta per te!
        Io su questa nave affondata, come la chiami tu, ho cambiato tre volte lavoro e adesso mi hanno offerto un posto fisso, come lo chiami tu, da marketing manager con un aumento del 40% di stipendio.
        Meno male che sta affondando questo paese 🙂

        In bocca al lupo!!

        Angelica

  5. Brava. Il compito di quelli che partono e scoprono il mondo è proprio quello di tornare e portare speranza e positività a chi non l’ha fatto. Come in tutte le cose, più c’è conoscenza più si ha un parere neutro e oggettivo della vita e del posto in cui si vive.
    Il cervello umano spesso ci costringe a reputare una cosa positiva o negativa in base al confronto con un’altra il che è lontano dall’oggettività. Adesso va di moda l’Australia quindi chi vive là e si trova bene, sputa sull’Italia. Sembra quasi che si debba mantenere un equilibrio per cui se una cosa è bella l’altra debba per forza essere brutta.
    Io purtroppo faccio la mia parte solamente durante i tre mesi estivi perchè sono ancora all’estero, ma apprezzo le persone come te che divulgano questa mentalità, pregio che il più delle volte è limitato a chi in Italia non c’è più.

  6. Ciao Angelica,

    per la prima volta dopo una lunga serie di complimenti ai tuoi articoli per contenuti e qualità di scrittura mi permetto di muoverti una piccola critica spero costruttiva fatta con tanto affetto per la scrittrice che è in te e che mi appassiona da anni.
    Ho seguito l’ intervista su Italians in fuga con molto interesse (fin troppo forse, tanto che mi vien da chiederti… ma a un certo punto si sentono delle urla strane in sottofondo… opera della tv o qualcuno si stava scannando nei paraggi?!!! Se è la seconda, sono ancora tutti vivi?!!!). Ho seguito anche i commenti successivi sia a margine del video che sulla tua pagina facebook.
    A parte che a mio avviso le critiche più “astiose” le hai ricevute da residenti nello stivale insoddisfatti della propria vita in Italia, incapaci di andarsene per motivi spesso ignoti (della serie … fatelo voi che potete perchè io invece…..!!!) e non da soli italiani all’estero come titola il tuo post.
    A parte anche che secondo me si dovrebbe fare un ulteriore distinzione tra italiani all’estero per “walkabout” comunemente chiamato anno sabbatico come abbiamo fatto anche noi, e chi invece vive all’estero da più di qualche anno ed ha veramente impostato la propria vita ed il proprio futuro altrove ma….
    mi sembra che ultimamente tu stia indirizzando un pò troppo le tue attenzioni a soggetti meno meritevoli trascurando invece chi con garbo e ponderazione offre a te ed al tuo blog spunti ben più interessanti. E’ vero che le critiche spesso colpiscono più che i complimenti, ma, se sono fondate hanno un senso, quando invece rispecchiano l’animo fallimentare di chi non ce l’ha fatta senza aver mai tentato come ultimamente è accaduto con chi ha commentato la tua video intervista mi sembra anche superfluo rispondere.
    Un esempio su tutti….. a seguito di questo post hai già suscitato la reazione di parecchi tuoi affezionati. Senza nulla togliere a nessuno, è passato “inosservato” un commento a mio avviso pieno di potenzialità, e davvero equilibrato come quello di Matteo, per rispondere ad una “provocazione” qualunquista di Antoweno quando da per certo il fatto che tu e tutti noi non saremmo potuti rimanete in Australia neanche volendo senza di fatto argomentare in maniera sensata questa affermazione.
    Magari Antoweno (al di la del contesto in questione) è la persona più saggia di questo mondo, ma ultimamente ho notato questa tua tendenza a commentare solo ciò che ti infastidisce, anche se esposto con poca cognizione di causa piuttosto che altro.

    P.S. Adesso solo a letto e ho poca batteria e non ho voglia di alzarmi per andare a prendere il carica batterie ma sarebbe bello anche disquisire sulla frase… ce l’ho fatta a casa mia!

    Che vuol dire ce l’ho fatta?
    La vita è una battaglia giornaliera, oggi ce la fai, domani no, dopodomani chissà….. ma ogni giorno si riparte dal via e si lotta!!!

    Ce l’ho fatta semmai si dice alla fine! Altrimenti è come quegli artisti che dopo 3 anni di carriera e 2 album all’attivo pubblicano un greatest hits!!!!
    Concludo con una frase presente canzone di Fibra e Carboni:

    – Come il poeta: Ha ragione chi è felice….!

    Un salutone
    Andrea

    • ciao Jobbe.. grazie sempre per i tuoi commenti ricchi di riflessioni. Io quando dico che ce l’ho fatta non intendo che ho fatto carriera o sono arrivata chissà dove…intendo che ho trovato la mia dimensione, un lavoretto decoroso, sono vicino alla mia famiglia e ne sto costruendo una mia. Questo per me significa farcela. Oggi è così, domani mi capita una tragedia e mi rimboccherò le maniche, ma per ora sono contenta così.
      Venendo ai commenti, ti invito a fare un giro per la rete, per i social network e leggere quello che postano molti connazionali dall’estero..non si tratta solo dei commenti alla mia intervista, quelli sono stati un pretesto per farmi riflettere su quanta frustrazione ci sia da parte di chi è altrove, apparentemente felice, ma passa il tempo a criticare chi è rimasto in Italia o l’Italia stessa. E’ un atteggiamento poco costruttivo e non è giusto ignorarlo, perché ce ne sono davvero tanti che fanno così e ciò potrebbe generare ulteriori ondate di pessimismo di cui francamente noi italiani, soprattutto i giovani, non hanno bisogno. E’ ora di affrontare anche chi continua a spaccarci l’anima e non trova pace neppure nell’apparente paradiso in cui si trova a migliaia di km di distanza da qui. E’ ora che chi la pensa come me si facci avanti e martelli la rete tanto quanto fanno loro.
      Per quanto riguarda la mia reazione ai commenti, ho voluto rispondere ad Antoweno perché, come dici tu, ha fatto un’affermazione poco argomentata e molto generalista in cui non mi sono riconosciuta, pertanto ho preferito specificare il mio punto di vista. Il commento di Matteo invece è talmente bello ( e non è passato inosservato perchè tu stesso l’hai commentato) che non ho voluto rispondere semplicemente “sono d’accordo con te” ma ho preferito lasciargli il protagonismo che merita.
      E’ quello che ho appena detto, chi la pensa come me e Matteo si faccia avanti e inizi a martellare la rete per piacere!

      • Ciao Maga,

        ho ricaricato la batteria!

        La rete è piena di spazzatura, questo ormai lo sappiamo ed è sempre più dura trovare ciò che si cerca senza prima dover effettuare una grossa scrematura delle informazioni.

        E’ così per tutto…. da chi è pro o contro l’I phone a chi pensa sia meglio windows piuttosto che mac e via discorrendo.

        Sono convinto tu stia facendo un lavoro egregio con il tuo blog, il mio appunto era… non mettere l’accento sulle lettere che non lo meritano!

        E’ come se io fossi indeciso tra un I phone e un samsung e decida di comprare il secondo perchè ho letto alcuni commenti sulla rete riportanti che l’Iphone è una merda!!!
        Magari ecco, preferisco comprare samsung perchè qualcuno mi argomenta sul fatto che I phone costa di più, ha un sistema chiuso, il blootooth di apple si può usare solo con altri apple ecc ecc…

        Ben vengano quindi le tue battaglie, ma perdere del tempo per rispondere a chi scrive “L’italia è una merda” senza spiegarne il motivo mi sembra del tutto inutile perchè tali affermazioni, se fini a se stesse non meritano repliche.

        Rispondere per punti magari ad un residente all’estero che espone in maniera coscenziosa e rispettosa le sue opinioni perorando la causa estera lo sarebbe meno.

        Tutto qua!

      • ciao Jobbe….chi mi argomenta con senso civico ed educazione il suo punto di vista per me va benissimo e affronto volentieri la conversazione (leggi il commento di Luca e la mia risposta)…ma sento tanti, troppo che si lamentano così senza motivo e impiastrano la rete di pessimismo dilagante e allora dico basta, adesso anche noi che siamo un po’ più ottimisti dobbiamo impiastrare la rete, forza!
        Quindi alla fine hai scelto Samsung? 😀

      • A dire la verità ho I Phone!!! Ma solo perchè quando il mio vecchio nokia mi ha mollato ho trovato un super affare usato! Però ecco ios 7 graficamente mi ha un pò deluso!! (Samsung mi sta antipatica a pelle! Ho avuto 3 loro prodotti e ho sempre avuto noie, e poi avendo una moglie giapponese non esiste che io porti un prodotto coreano in casa, o lei o loro!!!)

        Buona pausa pranzo!

      • Shhh silenzio, parlate piano, perché se i giovani capiscono che vivono in un paese di merda, siamo fottuti.

        Solo se lo diciamo se ne accorgono, se invece stiamo zitti, penseranno sempre di vivere nel paese di Bengodi.

        AHHH maga, ma fatti un giretto in giro e guarda come vivono tuoi connazionali, invece di dire sciocchezze in continuazione!!!i

      • Marco tranquillo sei in ottima compagnia, tantissimi in giro per i blog e i social network parlano di quanto faccia schifo questo paese, non sta zitto proprio nessuno credimi, siete in tantissimi ad odiarlo non ti preoccupare. Andate avanti così, emigrate e dimenticatevi di questo paese così un giorno sparirà o meglio sarà comprato da altri paesi più furbi e voi sarete tutti contenti.
        Detto questo, mi spiace davvero per tuo figlio, non possono immaginare la tua rabbia e frustrazione e neanche mi permetto di farlo perché deve essere qualcosa di incomprensibile.
        Io provo a viverci qui e non me ne faccio una colpa, ma se credi che all’estero possa andare meglio è giusto provarci.

  7. Ciao Maga,
    non capisco perché DEVI giustificare le tue scelte a chi è frustrato, insoddisfatto, e non trova pace ne a casa sua ne in quella che lo ospita..l’essere umano è nato insoddisfatto e siamo d’accordo..ma devo dedurre che il lamentio in generale fa parte del DNA dell’italiano…dovresti sorvolare e lasciar che ognuno viva la sua vita come preferisce…la vita è una battaglia che va affrontata ogni giorno, o hai le armi giuste per affrontarla oppure diventi passivo ed amorfo e subisci le conseguenze…ce l’hai fatta nonostante i gravi problemi del paese…vivi la tua vita serenamente e lascia chi è frustrato sfogare la sua rabbia senza dargli la soddisfazione di considerarlo..non sei ne madre ne psicologa ne maestra di vita di nessuno, tutti noi abbiamo una mente che funziona e che distingue tra il bene ed il male…chi si vuol fare del male lo faccia a se stesso senza stressare chi la vita se la gode appieno nonostante tutto…buon proseguimento per tutto ed un abbraccio..

    • Ciao susy….non è che giustifico le mie scelte perchè ormai ne sono convinta e consapevole, ma ritengo paradossale questa serie di commenti avvelenati in rete da parte di chi apparentemente all’estero sta bene e continua a sputare sull’Italia. Tu all’estero stai bene, tuo figlio pure, noti certamente le differenze con l’Italia ma non ti sento dare addosso al tuo paese, o sbaglio? E’ questo atteggiamento che francamente non capisco…e bada che la rete è piena, è ora che si dica basta a questo popolo di frustrati che spacca i maroni alla gente che vuole semplicemente darsi da fare!

      • Che cosa mi ha dato l’Italia?

        Un figlio malato di leucemia, perché in questa città l’inquinamento è talmente elevato causa il petrolchimico che molti ragazzi si ammalano di leucemia.

        E di chi è la colpa? dei sindacati e dei politici.

        Viva l’Italia AHAHAHAHAHAHA ma vergognatevi!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  8. Ok, lo confesso, anch’io sono uno di quelli che é partito da Verona, si è trasferito a Sydney e da lì in tutta l’Australia integrandosi con lo strano e meraviglioso popolo aussie e poi se ne è tornato nella città veneta. Un’esperienza che tanti dovrebbero fare (tanti, non tutti) e che mi ha dato la forza e la sicurezza per cercare lavoro a casa mia, non trovarlo e perciò decidere di crearmelo da solo, e per ora funziona.. in Australia ci tornerò, ma 1 volta l’anno per le ferie di capodanno…
    C ya!

    • ciao Cara,
      la mia risposta non era un rimprovero bensì un incoraggiamento a dirti vai avanti per la tua strada, senza farti coinvolgere più di tanto…siamo ITALIANI e ne siamo fieri ed orgogliosi… siamo parte integrante di una nazione ricca di storia e di gente in gamba…anche se l’Australia ci ha accolti a braccia aperte, ci sentiremo sempre ITALIANI con il tricolore appeso sia alla parete di casa sia sul balcone…Dio benedica l’Italia per averci dato i natali, la cultura, la storia, il senso dell’estetica e del buon gusto, e Dio benedica l’Australia che abbiamo scelto non per disperazione, bensì per un futuro certo fatto di regole e di meritocrazia…l’una non scinde dall’altra…e ci riteniamo fortunati perché abbiamo la scelta di ritornare “A CASA” sia di qua che di là…sempre l’Italia bel cuore e orgogliosi di essere ITALIANI fino al midollo!!!
      L’Italia vera è rappresentata da tantissimi immigrati italiani in giro per il mondo, che lavorano a testa alta, e non da tanti frustrati, illusi, avventurieri che sputano veleno su un paese che tutti ci invidiano…quando un aussie sa che sei italiano..gli si illumina il viso di un sorriso come per dire ” beato te che vieni da un paese fantastico!..non sono sviolinate bensì la pura verità.
      Auguri a questo bellissimo paese che possa ritrovare il suo posto tra le nazioni più invidiate al mondo..e auguri a te cara Angelica che nonostante tutto ti batti per un paese migliore, cose che facciamo anche noi day/day-

    • Senti, Marco, hai proprio stancato con i tuoi commentucci.
      Ricordati che queste cose non succedono solo in Italia ma non vengono denunciate.
      In Svezia ci sono degli scandali incredibili e pure altrove. Gente a cui è stato iniettato un vaccino antiifluenza e ora sono malati di narcolessia. Si parla di bambini. E lo Stato non ha fatto niente.
      Bisognerebbe piantarla di continuare ad essere antiitaliani e tirarsi su le maniche.
      Siete pallosi, date sempre la colpa allo Stato ma muovevi voi..

  9. Che discorso patetico! Penoso all’inverosimile! Ne riparliamo tra una decina di anni….auando il made in italy sarà solo un vago ricordo e quando il paese sarà una torre di babele senza una identità culturale e sociale! QUESTO E’ UN PAESE FINITO!!! Lo volete capire o no! E’ un paese per vecchi! In Italia si SOPRAVVIVE…non si vive più! Tutto quello che abbiamo lo dobbiamo ai sacrifici fatti nel dopo guerra dai nostri nonni e dopo dai nostri genitori!!!
    La gente che è all’estero si sfoga semplicemente per il fatto è stanca di veder morire sempre giù giorno dopo giorno il proprio paese sotto il peso inesorabile di gente incapace nel governarci! Tutti vorrebbero rimanere nella propria madre patria, alla fine c’è sempre un attaccamento alle proprie origini! Ma la ricerca della “vera” felicità spinge a cercarsi una condizione di vita migliore e di certo l’italia non è un paese dove trovarla! Corruzione, assenza di meritocrazia, criminalità, burocrazia lenta e macchinosa, evasione fiscale, sperpero di denaro pubblico, individualismo, mancanza di senso civico, pressione fiscale altissima, leggi non “uguali per tutti”, bassa competitività, scarsa integrazione con gli immigrati, assenza di patriottismo, differenza culturali e sociali tra nord e sud….Ti basta? O devo continuare per farti ancora capire cosa fà ANDARE VIA LA GENTE DA QUESTO PAESE DI MERDAAAAAA???

    • Lorenzo vivo anche io all’estero, in USA, e concordo con alcune cose che dici. Pero’ spesso sbagliando riconosco che anche io mi faccio prendere la mano e critico troppo l’Italia. Che e’ un po’ come sparare sulla croce rossa. Vorrei solo ricordare pero’ che gli altri siamo noi. I politici che ci governano sono italiani eletti da italiani, da noi, non usiamoli come capro espiatorio. Siamo tutti responsabili del declino italiano con il nostro poco senso civico anche noi che abbiamo avuto il coraggio o la fortuna/possibilita’ di emigrare. E se all’estero ci comportiamo meglio non e’ perche’ cambiamo noi ma perche’ ci sono delle leggi piu’ severe ad impedirci certi comportamenti.

      • Bravo Luca, hai colto nel segno. Io sono la prima a criticare il mio paese e penso come te che la colpa sia degli italiani e chi sta al governo ci rappresenta perfettamente. Siamo noi i primi a dover cambiare, se non lo facciamo noi, chi ci governerà farà sempre i suoi affari a discapito dei cittadini…
        I miei post sull’Italia vengono confusi con una generale devozione a questo paese, come se io avessi il prosciutto sugli occhi e non vedessi i reali problemi, io li vedo eccome e mi fanno incazzare, ma sputare veleno a cosa serve? Vogliamo provare a fare qualcosa o no?

      • LUCA, non è vero quello che dici!
        Con la attuale legge elettorale non sono gli italiani che eleggono i politici, ma si può solo votare per i partiti, sono poi i partiti stessi che decidono quali politici ci governeranno!

        Ragazzi va bene criticare e commentare, ma almeno siate aggiornati ed informati, se no creerete solo confusione!

    • Concordo in pieno su tutto Lorenzo!…e permettimi un piccolo appunto …i nostri politici NN sn incapaci …tutt’altro !!!!…sn capacissimi altamente professionali …talmente abili Ke la loro perizia e ineguagliabile in ogni altra parte del mondo !!…sn un organizzazione perfino …in cosa sn Cosi magistralmente doviziosi ??????? NEL RUBAREEEE!!!!! Tutto ciò Ke fanno …KE dicono … NN E MAI SOTTESO AL BENESSERE COMUNE ALLA CRESCITA DELLA NAZIONE MA SOLO ED ESCLUSIVAMENTE AD ARRIKKIRSI A RUBARE TUTTO IL POSSIBILE A SODDISFARE UNA SETE D POTERE PROPRIA D KI HA LA CONSAPEVOLEZZA D RAPPRESENTARE UN PAESE IN VIA D SVILUPPO …E QUEST ULTIMO VOLONTARIAMENTE MAI RAGGIUNTO X CONTINUARE A DARE LINFA ALLA CASTA !!! Ke e peggio d qualsiasi monarchia o dittatura …Xke sukkia il sangue dei popoli …ed e vero …qui e proprio L INFERNO …e NN CAMBIERA MAI NULLA Xke e nel DNA d questo popolo…la FINE d un popolo ke ha sempre pensato al benessere personale in maniera talmente compulsiva …da annullare x generazioni intere il concetto d benessere comune e senso civico e della nazione …presto MOLTO Presto infatti qui nasceranno quasi solo misti….

    • Si e’ vero, Marco-Davide. 🙂 Anche se la nuova legge elettorale e’ in vigore non certo dal 1945 ma solo da pochi anni. Ma i partiti li votiamo noi, sapendo che poi scelgono degli incompetenti nelle loro liste.. E continuiamo a votarli anche se fanno schifo.

  10. Ma sai come diceva quella canzone “uno su mille ce la fa” in Italia forse 1 su 10000! Io sono uno dei 10000 che non ha il permesso di farcela perché vive in un paese che non da possibilità di crescita o di migliorare o di cambiare!
    E sai non tutti possono permettersi di prendere andare a fare un’esperienza in Australia e poi belli freschi tornare e provare a fare altro!! Sai c’è chi deve mantenere una famiglia dei figli a delle spese e questo paese lo uccide piano piano!!
    Quindi se ce l’hai fatta si contenta per tè ma non dire agli altri che non devono giudicare questi paese perché questo è un paese di MERDAe ieri lo hanno dimostrato ancora con una mega messa in scena!!
    Ciao uno che vive ancora qui perché costretto!!!

    • Marco, scusami, forse ho involontariamente ferito chi vive in Italia e lotta ogni giorno come te e credimi non era mia intenzione. Io non faccio nulla di speciale credimi, ho un pezzo di lavoro decente e sono solo contenta di poter essere qui nel mio paese vicino ai miei cari. Tutti, soprattutto chi vive qui, ha diritto a giudicare e criticare…ma chi vive all’estero felice e contento perché continua a sputare su questo paese? E di conseguenza su chi ci vive e lotta ogni giorno per rimanere o perché non ha scelta? E’ una questione di rispetto, tutto qui. Poi che sto paese sia allo sbando lo so benissimo anche io credimi. Non ho fatto nulla di speciale nella mia vita e non sono nulla di speciale, cerco solo di essere un po’ ottimista in questo mare nero.
      Ciao

      • Tempo fa ho letto questo bellissimo testo, l’ho salvato sul hd ma purtroppo ne ho perso la fonte e non saprei chi è l’autore, rispecchia in pieno il mio pensiero sull’argomento:

        “Se hai vent’anni vattene dall’Italia ma ricordati che le università non sono gratis, che non sei l’unico ad averci pensato, che ricreare un’altra little Italy non è forse la soluzione migliore, che senza parlare bene la lingua non puoi ambire ad un buon lavoro. Parti ma ricordati che il cibo non ha lo steso sapore, la gente non si comporta nello stesso modo nè è sempre ad aspettarti con le braccia aperte. Ricordati che nonostante la Ryanair non vedrai molti momenti belli e brutti della tua famiglia e dei tuoi amici, che ricostruire la tua vita da zero in un paese in cui la gente va e viene di continuo non è facile, che la solitudine è sempre dietro l’angolo. Ricordati che no, non è facile non finire per anni a fare il lavoro che doveva mantenerti finchè non miglioravi la lingua, non è facile passare i giorni liberi a cercare un altro lavoro e a studiare per migliorare. Ricordati che quando parti non vai in Erasmus, diventi un immigrato con il tuo bagaglio culturale e gli stereotipi a esso associati.
        Ricordati che Eldorado è solo un mito e che per arrivare all’oro devi prima scavare e non è detto che la miniera sia quella buona. Ricordati che se hai mamma e papà che possono pagarti tutto, forse non ha molto senso partire.
        Ricordati tutto questo, fa un bel respiro, preparati e, poi, parti.”

        A questo vorrei aggiungere che se hai avuto la fortuna e IL CORAGGIO di partire e decidi di tornare poi, lo dovrai fare con la consapevolezza e la convinzione di essere migliorato e che è giunto il tuo tempo. Dovrai tornare solo se hai visto il cambiamento e pensi sia giusto riportarlo indietro per provare a diffonderlo tra chi non ha vissuto le tue esperienze così da trasmetterle a più persone possibili, sono convinto che solo così si possa sperare di risollevare il nostro paese che una volta era conosciuto per i suoi Santi, Poeti e Navigatori. Insomma torna con i sogni di un ventenne e le spalle di un adulto…

      • Grazie Massimiliano! anche io ricordo questa bellissima citazione….io sono tornata e ci provo nel mio piccolo a far cambiare le cose, con un piccolo blog che cerca di infondere un po’ di ottimismo e una sana voglia di cambiamento. Grazie ancora.

      • Certo che di cagate non solo le dite, ma le riportate pure!!

        Ora capisco perché l’Italia è finita in questo modo!

        Fondamentalmente all’italiano non gliene frega niente dell’Italia, né dei politici e né degli italiani.
        L’importante per l’italiano è che a casa sua tutti stiano bene, che il suo lavoro funzioni, che le ferie le possa fare e che l’Italia di calcio vinca.

        Al di fuori di questo non gliene frega un cavolo se i politici rubano, se il fruttivendolo fa del nero o se la nonnina deve attraversare la strada sulle strisce pedonali.

        Sono persino disposti a pagare il 60/70% di tasse purchè il loro cortile sia in ordine e pulito.

        Continuate così, se va bene agli italiani va bene a tutti. Però poi non venite a rompere i coglioni dicendo che il paese Italia non funziona!

  11. Cara Maga di OZ, complimenti per il coraggio delle tue affermazioni.
    Dalla tua parte ci sono i padri fondatori della nostra nazione, i maggiori dei quali sono restati in Italia negli anni più difficili del Novecento.
    Quindi sentiti in piena coscienza pulita rispetto agli emigrati pieni di astio, noi preferiamo essere pieni di amore per le nostre radici. Brava! Questa storia che amare il proprio paese sia sinonimo di pigrizia sta davvero divenendo insopportabile. I dogmi lasciamoli ai ciechi, la vera intelligenza sta nell’essere pieni di interrogativi.

  12. premesso che la rete è piena di gente che apre bocca e gli dà fiato, io sono una che è rimasta, pur avendo cambiato città, e pur avendo avuto brevi esperienze fuori dall’Italia. non vado via perchè fin’ora mi va bene, ma mi ritengo una privilegiata perchè ho un buon lavoro, mio marito è precario ma fa un lavoro che lo appassiona, stiamo abbastanza bene da poterci permettere asili nido e baby sitter e quindi fare a meno dell’aiuto dei nonni, non c’è onestamente motivo per andare via. però vedo intorno a me andar via famiglie di amici, che ci hanno provato in tutti i modi a restare, ma a fatica si trasferiscono all’estero con coniuge e figli semmai già grandi, affrontano la difficoltà oggettiva di inserire tutta la famiglia in un contesto diverso, scuole diverse, lingue diverse: dopo qualche tempo però sono contenti, felici e realizzati. costa fatica ma porta risultati, e nel bilancio di una scelta come questa si mettono tante cose: per primo lo stipendio e il lavoro, condizione necessaria e sufficiente che qui non avevano più, poi la qualità della vita, poi certo la lontananza e la nostalgia ma evidentemente nel bilancio vanno a pesare di meno visto che avere un posto di lavoro che ti garantisce uno stipendio alla fine del mese è importante a maggior ragione se si hanno figli, e si si hanno grandi capacità che qui non vengono apprezzate. potrei raccontarne tante di storie di persone che qui non avevano un futuro mentre all’estero hanno carriere brillanti. dico questo perchè provo a mettermi nei panni di queste persone che probabilmente non ostante siano felici della loro scelta, sotto sotto provano rabbia, così come la provo io. questo non significa non rispettare il proprio paese, ma irritarsi perchè è un paese che sta buttando via le sue risorse migliori, che sta affossando la sua economia e che rende la vita delle persone, delle famiglie e dei lavoratori, sempre più difficile. come genitore mi sento ogni giorno calpestata nei diritti miei e dei miei bambini. vivo ogni giorno difficoltà dovute a carenze nella scuola, nelle strutture e nelle politiche per la conciliazione. vedo un’economia che si basa sull’assunto che le mamme stanno a casa e i nonni a disposizione, un paese non può uscire dalla crisi in questo modo! ognuno di noi vede una parte diversa di questo clima di arretratezza, io vedo gli aspetti legati alle famiglie e ai bambini, qualcun altro ne vedrà degli altri… quando si va in viaggio all’estero e prendere un treno con un bambino in passeggino non è un problema, mentre in Italia non c’è un ascensore funzionante e una pedana in tutta la stazione, bè fa rabbia. così come fa rabbia sapere che in altri paesi si investe per favorire il lavoro di entrambi i genitori, mentre qui il lavoro delle donne è considerato un optional. questo non vuol dire che non ci possa essere qualcuno che tutto sommato sta bene e non ha bisogno di trasferirsi, ma è giusto e importante criticare ciò che non va, e siamo tutti d’accordo che di cose che non vanno ce ne sono molte, e rodersi il fegato per questo. poi certo, dopo essersi fatti rodere il fegato bisogna anche fare qualcosa per cambiare le cose e io nel mio piccolo lo sto facendo. anche se ogni giorno mi chiedo se non ostante il mio buon lavoro e la mia condizione economica favorevole valga davvero la pena di restare o non sia solo una battaglia persa in partenza. mi chiedo insomma se il mio paese meriti che qualcuno si preoccupi ancora di cambiare lo stato delle cose, o se forse è meglio farci gli affari nostri e badare solo al nostro orticello personale.

  13. Io sono a Sydney, devo starci altri 2 anni (sto facendo il dottorato) ma non vedo l’ora di tornare. Stare via mi ha fatto apprezzare il mio paese molto di più!

  14. Quando si riceve del male da un genitore, parlarne male è solo un modo per restituirgli il male che ti ha fatto, tutto il bene che ti ha tolto. Questo senso di malessere può continuare anche se si è circondati da affetto perché in fondo quell’affetto dipende anche dal male che si ha dovuto subire. È bello che tu sia tornata in Italia, sono contento per te onestamente. Ma se ti dici di conoscere questo sentimento che anima chi vive lontano dal proprio paese lascia almeno a chi non è tornato la libertà di gridare le ragioni per cui è costretto all’esilio, perché di un esilio si tratta.

    • Francesco capisco tutto…però se all’estero ci stai bene a che serve continuare a insultare il tuo paese? Fai delle critiche costruttive semmai ma sommergerlo di veleno serve a poco. Secondo me

      • A cosa serve l’amore ? A cosa serve l’odio? Sono sentimenti, non è che servono.. escono liberi e sono necessari, come la tua necessità di dire che stai bene in Italia.. ( a cosa serve dire che stai bene in Italia? A convincerti che hai fatto bene a tornare, che non è stato un errore. E forse per la stessa ragione un italiano all’estero ha bisogno di convincersi che ha fatto bene a rinunciare alla propria terra, alla propria famiglia.. Ma se la mettiamo sul piano dell’utilità, tutte queste cose non servono a niente… quindi che ognuno esprima quello che sente, come lo sente. Per me la verità assoluta non esiste, nè la ragione, nè il torto.

  15. ” Ricordo quando arrivai a Matera per frequentare il liceo ginnasio. Mi dissero che era strano il mio modo di parlare, si sentiva che ero di “Freennin”.
    A Genova mi dissero che non si sentiva tanto che ero del sud, più che altro “hai una cadenza strana, non si capisce subito di dove sei”. Sardo ?
    A Pavia dicevo “cosa” con la “o” chiusa, sembrava dicessi “cusa”. Alle volte dava fastidio più a me ascoltare la mia cadenza che agli altri.
    A Barcelona iniziai a pensare che era normale per me gesticolare e cercavo di vedere se anche loro, gli spagnoli o i turisti, muovessero le mani mentre parlavano.
    Alle volte le muovevano anche loro in verità. E la cosa mi rasserenava…

    anche se non c’entra niente, mi piaceva l’idea di condividere qui questo mio scritto di qualche tempo fa..

  16. Bellissimo blog la maga di Oz. Sarebbe bello pero’ se voi innamorati dell’Italia spiegaste agli italiani infelici perche’ in realta’ L’Australia non e’ quel paradiso che sembra. Potrebbe essere un aiuto. un incentivo a rimanere nel nostro Belpaese e tirarsi su le maniche per migliorarlo.Io ci sono stata un mese in vacanza,lla natura e’ meravigliosa, ma non amo gli orari degli anglosassoni i ristoranti chiudono troppo presto (citta’ a parte) e poi il weekend troppi ubriachi! Ciao e grazie.

    • In realtà io punterei ad invogliare ad andare downunder più gente possibile con la speranza che come è accaduto per me, acquistino nuove conoscenze, consapevolezza delle proprie potenzialità e rinnovata voglia di fare e che poi queste tornino per migliorare il nostro paese, non vorremo mica darla vinta a quei 4 vecchi che si godono la Capitale da 50 anni…

    • si, come te ho vissuto a Sydney, li ho lavorato, conosciuto un sacco di gente, italiani e non, ho viaggiato in lungo e in largo l’Australia a bordo di pullman Greyhound, Van dal discutibile grado di efficienza, autostop etc..
      Finita la mia esperienza sono tornato a Verona, mi sono riproposto per il mio vecchio lavoro (facevo il designer d’interni per una grossa azienda che nel frattempo ha licenziato 60 persone) e non riuscendo a cavare un ragno dal buco ho deciso di aprire una piccola ditta mia che per ora mi da delle soddisfazioni (soprattutto perchè è mia).
      Sono contentissimo di aver fatto quello che ho fatto ed è per questo che spero vivamente che sempre più persone abbiano il coraggio di farlo, e poi altrettanto coraggio per tornare a provare a migliorare quello che non è il più bel paese del mondo, ma almeno si trova tra i primi 10 😉

    • Elena allarghiamo il discorso…

      Sarebbe bello se voi italiani che vivete in italia, ci spiegaste che cosa vi fa rendere felici di viverci.

      E perfavore non veniteci a dire, perché avete un buon lavoro e i vostri figli vanno bene a scuola.

      Meno individualismo per favore.
      Diteci perché voi vedete il paese italia proiettato verso un radioso futuro, con poche tasse tanta salute e tutto quanto che funziona, con una sanità che davvero sia gratuita (lo sapevate che la sanità in Italia costa di più che negli USA?)
      Diteci perché dobbiamo pensare che i nostri figli vivranno meglio di noi e che la attuale classe politica scomparirà per sempre, lasciando il posto a persone oneste chiare trasparenti e che pensano solo al bene dell’Italia e dei cittadini.

      Se la vostra risposta è convincente, resterò anche io a vivere in questo paese ( a proposito a febbraio me ne vado per sempre).

      • non abbiamo bisogno di gente come te, gente che si lamenta e non fa altro. Gente che non capisce che le porcate politiche ci sono anche in Inghilterra e Germania. Paesi che abbiamo oltretutto costruito NOI lavorando come le bestie e pagati da loro 4 soldi.
        Questo sesrvilismo non ci serve, ne la gente come te, i codardi fuggono come gli individualisti gli altir resta, e ogni giorno cercano di dare il loro piccolo contributo.

        Non ci interessa fornirti una risposta convincente, ne sei così importante da dover essere convinto a rimanere. E’ ‘esatto contrario, è QUESTO PAESE E NOI ITALIANI, che non vogliamo gente come te.
        Quindi buon viaggio, e non tornare mi raccomando.

  17. “magari semplicemente non vi piace il mare. In Italia si pagano troppe tasse per servizi inesistenti, non funziona nulla, i politici, Berlusconi bla bla bla
    Ma quanto di tutto ciò, realmente, influenza le singole vite e le singole scelte decisionali di ognuno? In realtà molto poco…pochissimo.”

    io ho vissuto senza il supporto dei genitori dai 18 anni in su, in un’altra città, lontana 700 km da quella natale, leggere che i servizi inesistenti o che quello che ha fatto finora la politica non influenzano le nostre vite è molto discutibile, non aggiungo altro..godetevi il bel paese..

    PS: il mare lo trovate in tutto il mondo, non siamo l’unico paese ad averlo in esclusiva 😉 e questo si che è un luogo comune..

  18. io credo che sia essenzialmente perché gli italiani all’estero non possono, pur volendo, troncare del tutto i legami con la patria, e vedere schiavi felici delle proprie catene o realizzati quando ogni tanto riescono ad allentarle fa soffrire. Io che non sono ancora all’estero né vedo ancora la via per andarmene ma da tempo dico che una volta partito non tornerò neppure per vacanze o funerali e cercherò di dimenticarmi persino che l’Italia esiste, per non perdere neppure 1 altro giorno della mia vita alle prese con mentalità incivili che hanno devastato vite, famiglie, istituzioni, ambiente, patrimonio archeologico e quant’altro, realisticamente so che NON potrà essere così.
    Perché non troppo diversamente da tanti che trovano la propria felicità all’estero e si fanno persino una famiglia ma qui lasciano comunque qualche persona cara che è qualcuno che non ce l’ha fatta o che si è fatto piacere le proprie catene, ho una situazione & vocazione professionale in settori che persino nelle migliori ipotesi mi solleciterebbero a continuare ad operare un po’ anche per l’Italia, almeno per alcuni anni. Pertanto non potrei fare a meno di continuare a tenermi aggiornato sullo sfacelo dell’Italia, almeno per grandi linee, e la conseguente amarezza m’indurrebbe a sparlarne all’estero all’occorrenza.
    Tutto qui, almeno per quanto mi riguarda, anche se certamente conosco di persone nevrotiche che perdono tempo a spargere un fango inutile per le loro vite, mentre io se continuo a frequentare questi luoghi e a postare qualcosa è sempre per la concreta possibilità che ogni tanto me ne venga qualcosa di utile, in termini d’informazioni e di contatti. Probabilmente farai fatica a comprendere anche un meccanismo prevalentemente razionale del genere, poiché ricordo che le tue scelte di vita che hai raccontato qui erano dettate prevalentemente da una spinta emotiva, affettiva, che del resto si percepisce fortissima anche in questo tuo nuovo sfogo. Non che anch’io non sia mosso anche dalle emozioni, ci mancherebbe che non fosse così, ma per l’appunto da parte mia fa male vedere persone che continuano ad amare qualcosa che li maltratta pesantemente o che maltratta i loro vicini.

  19. Capisco il tuo punto di vista…anchio sono una che è stata all’estero e ce l’ha fatta in Italia, e ho anche tanti amici come me. In una città come Milano un giovane che si laurea nei tempi, che parla molto bene l’inglese (che non vuol dire aver preso 30 all’unico esame in 5 anni…) e che ha voglia di mettersi in gioco con delle skills richieste dal mercato può farcela anche senza spintarelle e raccomandazioni. Quello che non condivido è questa idea del “tornare per migliorare l’Italia”, perchè credo che l’Italia non possa migliorare. Si può tornare per tante ragioni, tutte legittime (famiglia, affetti, clima…io pensa che sono tornata per lavoro lol), ed è possibile vivere qui e vivere bene in una città come Milano come stai facendo tu…magari è più difficile che in altri paesi, ma è possibile. Però io ho richiesto alla mia azienda multinazionale un trasferimento, perchè purtroppo dopo aver viaggiato 4 anni, mi sento straniera nel mio Paese…forse sono diventata troppo femminista, troppo ambiziosa, troppo internazionale, troppo indipendente etc…non lo so, ma per me il futuro non è qui. E’ possibile stare bene in Italia, ma è sbagliato illudersi che l’Italia cambi…perchè all’Italiano medio (che non è andato in Australia e che non ha mai letto un giornale straniero), interessa solo sapere chi sono i tronisti di Maria quest’anno, cosa combinerà la Juve domenica, chi vincerà il Grande Fratello (che riprende…Wow), e vivere con la mamma il più a lungo possibile…e la nostra politica, è lo specchio di tutto questo.

  20. Ciao, vi scrive una persona che nel dicembre ’85 per l’amore ha deciso di lasciare il proprio paese e trasferirsi in Italia, in provincia di una città campana. Qui mi sono sposata, sono nati i figli, qui è finito il mio matrimonio e nato un altro amore. In questo paese ho continuato a studiare: un diploma universitario, una laurea ed altri due diplomi formativi. Ho anche lavorato, subito mobbing e discriminazione dopo essermi ammalata, per poi essere costretta a lasciare lavoro. Attualmente con un unconventional resumé, tanta esperienza formativa e quella di vita, cosa faccio, chi sono? Lavoratore autonomo, no, dai suona meglio self-employed e prendo in giro me stessa. Dunque cosa faccio? Aiuto gli altri con le mie competenze professionali, gratis, perché nessuno (quelle persone che ho incontrato, naturalmente) vuole pagare, ma così almeno mi “mantengo in forma.” Quando si ha bisogno e necessità, altri lo percepiscono, che tristezza! Come mi sento, fallita? Per la mentalità odierna sicuramente sì, rappresento un soggetto che non ce l’ha fatta. Eppure, le mie professioni sono frutto e risultato delle mie passioni, sono il mio X factor, sono “my calling”, che qui non hanno trovato terreno fertile. Cosa critico qui? Una diffusa arroganza, totale assenza di regole, correttezza e serietà, forte egoismo, tendenza a danneggiare l’altro con l’intenzione, chiusura e paura verso tutto ciò che è nuovo. Voglia di andare via? Sì, ma non tutto dipende sempre da noi, come continuano sostenere alcuni. Cosa mi resta allora? Rispondo con un detto cinese: “Non desiderare ciò che non hai, ma ringrazia per quello che hai, così avrai ciò che desideri!” Un caro saluto dall’Italia, un paese di sole ma senza sorriso.

  21. Scopro ora il tuo blog e la cosa capita al momento giusto. Sono 7 anni che vivo all’estero, sono partita che avevo 23 anni, ero una ragazzina ancora ingenua, e all’estero sono cresciuta e diventata la donna che sono ora. Ho vissuto in 3 stati diversi, conosciuto moltissime persone e fatto esperienze uniche. Sono felice di aver fatto tutto questo e rifarei tutto da capo. Ma ora mi dico che è ora di tornare “a casa”. Non so se l’Italia è il posto che mi ricordo , ma è comunque l’unico (forse) in cui non mi sentirò più straniera. Mi do’ tempo un anno e spero di poter dire anch’io di essere felice nella mia terra vicino alla mia famiglia! Grazie della tua testimonianza!
    E aggiungo, io non capisco gli italiani che stanno in Italia che sembrano invidiare chi è partito. Quante volte mi sono sentita dire “ah beate te!”. BEATA ME? Io mi sono alzata le maniche, sono partita sola con le mie paure e incertezze e mi sono fatta strada in mezzo al bello e al brutto. Se l’Italia vi fa così schifo andatevene via.

  22. Condivio in pieno l’articolo! Grande Maga,mi ricordo di te,leggevo il tuo blog prima di partire anch’io per l’Australia, dopo 1 anno e mezzo di Down Under ho capito che in realtà volevo vivere e realizzarmi nel mio paese; Stracondivido tutto,per me è stata un’esperienza fondamentale,molto formativa;ero convinto di rimanere a vita lì fino a due mesi prima di rientrare e di conseguenza mi comportavo,pianificando spese,risparmi, posizioni di lavoro,possibili sponsorship ecc.Consiglio a tutti di fare un’esperienza del genere,sempre..ogni volta che mi sento chiedere consigli( il più delle volte anche stupidi..vabè) rispondo di prendere e partire,stop.Non mi piace chi dall’estero denigra l’Italia e davvero non capisco da dove derivi quel senso di superiorità presunta soltanto perchè ci si è trasferiti in un’altro paese,del resto per MOLTI versi è più facile partire che rimanere in Italia!!Viaggiare è necessario,tutta la vita!..ma non esistono gli eroi,esistono le scelte..fate il vostro gioco e vivete vivete vivete ;-))

  23. Penso pure io che alcuni intervengano sui blog con parole ed atteggiamenti sopra le righe. Tra amici si tollera parecchio, ma quando non abbiam mangiato la zuppa dalla stessa scodella, possiamo anche andar calmi.

    Io sono emigrato due volte, a distanza di 20 anni, prima in UK giovane fanciullo, poi in US con 3 figli, moglie, cane e macchina per far la pasta :). Tornerei in UK domani, in Italia pure, in US ci sto finche’ ci stiam bene come tribu’. Poi i ragazzi potran decidere.

    La vita e’ troppo breve per farsi dei problemi, e piedi, auto ed aerei li abbiamo per muoverci. Enjoy Life until you have one.

  24. Ciao Angelica, ti seguo da tempo e ti ammiro!! Mi hai confortata in certi momenti davvero difficili, perchè non mi sono sentita sola. Sono stata in Australia, ci ho vissuto con mio marito per otto mesi ed è stata una bella esperienza, che mi ha regalato nuovi amici e mi ha permesso di aprire ulteriormente la mente. Nonostante il mondo di Oz sia stupefacente in bellezza e funzionale, noi non ci siamo trovati così bene, sicuramente per la nostra situazione, ma anche perchè non siamo riusciti ad inserirci granché nella quotidianità aussie.
    Così, abbiamo deciso di non investire ulteriore denaro per rimanere (anche se avevamo un lavoro) e di tornare in Europa. Ci abbiamo provato in Germania, ma anche lì non ci è piaciuto…al che ci siamo guardati e ci siamo detti che probabilmente siamo “mammoni”, cioè attaccati alla nostra terra ed era il caso di rientrare in Italia. E così abbiamo fatto, mio marito ha ritrovato subito lavoro, io sto sviluppando una mia attività. Io mi lamento del nostro paese, ma non ci sputo sopra. In Australia ho faticato per mantenere una certa immagine dell’Italia tra connazionali; perchè sono proprio i nostri concittadini a lanciare palate di m**** sul nostro paese e sugli italiani in genereale, senza distinzioni.
    Questa cosa mi fa arrabbiare, perchè mi sono resa conto che la nostra immagine viene rovinata dagli italiani stessi!! Il fatto di dire “ovunque, ma non Italia” mi fa pensare che tu hai sempre avuto ragione nel dire di non fuggire all’estero per disperazione, perchè è il motivo sbagliato; questo non ci terrà necessariamente legati al paese che avremo scelto. Infatti, in Australia ho conosciuto tantissimi connazionali, alcuni che si trovano davvero bene, tanti altri che, invece, fanno finta di stare bene. Io sono stata spinta a partire per le tue stesse ragioni e, nonostante la bella esperienza down under, sono rimasta fondamentalmente depressa anche lì!
    Da quando sono rientrata, mi sono documentata e mi tengo sempre informata, su ciò che accade nel mondo a livello politico, economico…e posso garantire che noi di problemi ne abbiamo tanti, ma il resto del mondo non vive nella misericordia! Ora sembra che sia rimasta solo l’Australia come luogo in cui vivere, tutti in massa lì, a portare un sacco di soldi al governo, che infatti come secondo approvvigionamento ha i visti student. Per la carità, chi ha la possibilità vada e trovi la propria strada, ma ho conosciuto anche persone che lì vivono per il rotto del collo, come se stessero qui, ma va bene perchè sono in Australia!
    Non capisco…non capisco chi mette certi status su fb, sembra che lo faccia per farsi bello, per creare invidia, poi magari si tratta di chi non ci sta tanto bene.
    Io vorrei che l’Italia fosse diversa, che noi italiani fossimo diversi, ma facciamo fatica a lavarci il vizio dell’immagine. Vorrei che anziché scappare, ci unissimo tutti per cambiare le cose, per riprenderci il nostro paese e renderlo la forza che è!! Invece stiamo fermi, ad aspettare, a sperare che le cose cambino…dovremmo buttare giù dal podio i politici e spodestare il nostro governo e fare in modo che si facesse davvero l’interesse del paese.
    Ma è comodo stare dietro un pc, lanciare sentenze e pubblicare retoriche sui social networks!
    Dovremmo andare in piazza, in tutte le piazze a manifestare, fare sentire sul serio la nostra voce. Se i politici, di cui ci lamentiamo continuamente, fanno quel che fanno è perchè sanno che noi glielo lasciamo fare!!
    Perciò, come si dice, chi è causa del suo mal, pianga se stesso…
    Comunque, siamo in tanti a pensarla come te, solo che, come hai detto, sono in pochi a dirlo ad alta voce.
    Personalmente, mi rincuora sapere che c’è ancora qualcuno che crede in questo paese, che crede di poter costruire qualcosa qui. E a tutte le persone che fanno commenti stupidi, infelici e, a volte, infami, consiglio di documentarsi SERIAMENTE sulla situazione REALE degli altri paesi, siano essi USA, Giappone, Germania, Australia, ecc…perchè, vi garantisco che se non vi fermaste alle apparenze, le cose le vedreste anche voi. Ricordate che fuori di qui siamo sempre immigrati! Tanti auguri a tutti.

  25. Ciao Ange,
    Come ben sai sono d’accordissimo con te. Io sono all’estero da un bel po’ di anni e la mia permanenza in altri paesi mi ha fatto solo apprezzare l”italia di piu’. L’efficienza nei servizi e un lavoro piu’ o meno sicuro (anche se credo che ci dobbiamo svegliare tutti: il lavoro sicuro non esiste piu’!) sono sicuramente cose importanti, ma gli affetti personali per me lo sono molto di piu’. La felicita’ o l’avercela fatta come dicono tanti sono relative quindi quelli che all’estero si sentono di incitare ad un abbandono dell’Italia secondo me hanno delle belle fette di salame sugli occhi e non capisco che la loro felicita’ non potra’ magari essere la mia o la tua felicita’. Strano perche’ mi sembra un concetto molto base. Poi sono d’accordissimo con chi dice che ci lamentiamo sempre, che la lamentela e’ nel nostro DNA, ma nn facciamo assolutamente nulla per cambiare. E allora ma a che cosa serve lamentarsi mi chiedo io?? Oggi ho visto un post su facebook di uno sciopero generale il 15 ottobre, nel quali si incita la gente a non comprare assolutamente nulla per protestare contro l’aumento dell’IVA. Secondo me in quanti lo faranno? Perche’ toccateci tutto ma non toccateci il cafferino alla mattina o il supermercato… come si fa? Credo che le cose forse cambieranno, quando verremo tutti toccati direttamente, quando saremo cosi’ arrabbiati dal voler scendere in piazza e protestare seriamente. Sono d’accordo che non abbiamo senso civico e che in parte quelli al potere ci rappresentano, ma e’ anche vero che alle ultime elezioni il popolo italiano e’ stato ignorato un po’, quel voto di protesta che magari tanti hanno dato non si sa che effetti abbia avuto, perche’ sembra che ci siano poteri piu’ forti che mettano tutti a tacere. Speriamo di incazzarci tutti presto.

  26. Ti contraddici da sola, e dovremmo ascoltare quello che dici?

    “Ma se il mio paese vi fa così schifo perché vi affannate così tanto a ripeterlo…Non vi comprendo davvero”
    “Anche io ero avvelenata come voi quando sono partita per l’Australia, mi sfogavo su internet sul mio paese che mi faceva schifo”
    Non comprendi cosa???? Eri identica a loro. Dovresti dire non ricordo come ci sente ad essere arrabbiati con un paese in cui gli onesti pagano il 65% di tasse sul loro lavoro, o pagare le tasse sul lordo invece che sul netto dello stipendio, o l’ultima trovata la Tares, adesso anche quelli delle case popolari pagheranno l’imu in questa nuova tassa che prima spettava all’Ater… “no non comprendo” ma finiscila…

    • Ma hai letto bene quello che ho scritto? Perché mi sa che non hai compreso il messaggio…..io non sto dicendo che in Italia va tutto bene, non l’ho mai detto. Vorrei solo capire perché chi sta all’estero così bene continua a criticare questo paese… Non serve a nulla sputare sull’Italia e se uno sta bene all’estero non ha senso che spari frecce avvelenate su chi cerca di farcela qui. Leggi bene prima di giudicare…

      • Io mi vergogno di più dei miei connazionali che all’estero non fanno altro che sputtanare il nostro paese e che, anziché aiutare gli altri italiani, li sfruttano e li rigirano!! Tutti i paesi hanno i loro problemi, ma solo gli italiani lavano i panni sporchi in piazza!! Perciò sì vergogniamoci pure di come é ridotto il nostro paese, ma ricordiamoci sempre che proprio i cittadini italiani hanno contribuito a questo scempio.

      • Che tutti i paesi abbiano dei problemi nessuno credo lo metta in dubbio, ma l’Italia questiproblemi li ha tutti!
        In questo momento, è il peggior paese al mondo nel quale vivere.

  27. Ciao Angelica,
    seguo il tuo blog praticamente dall’inizio e anche se ho commentato pochissimo l’ho sempre letto con attenzione. Proprio per questo ricordo il tuo entusiasmo durato 1 anno e qualche mese per la tua vita a Sydney(e quanto è bello l’autista del bus che saluta sempre?) e poi la fase due in cui capivi che il tuo posto era altrove.Pacifico. Sei tornata in Italia, hai trovato un lavoro e anche un fidanzato. Gli italiani si lamentano di tutto, è vero, perché prevale in noi un senso di esterofilia.

    Però ci sono dati oggettivi e soggettivi. La soggettività è quella che ti ha permesso il ritorno a casa. Forse la mancanza della tua famiglia o anche solo la mancanza del calore italiano. Sono tutte cose che hanno un peso rilevante nella vita di una persona e sono impagabili proprio perché soggettive. Ciò che invece paga è l’oggettività. Perché con l’oggettività affronti tutte le noiosissime cose di tutti i giorni. Serve l’oggettività per pagare le bollette l’ICI l’IRPEF, così come per prendere il bus, così come andare in comune ed essere catapultato fra 500 uffici diversi etc. Provare a paragonare in questo senso l’Italia e l’Australia è assurdo. In termini economico-organizzativi non c’è proprio confronto. L’italia è un paese che sta affondando l’Australia è un paese che sta nascendo. Sono due fasi della vita diverse. E’ come pretendere di andare in un ospizio e convincersi che lì dentro ci sia il futuro. In molti tuoi post viene fuori in maniera sottile un tentativo di accostamento degli enormi problemi italiani con quelli australiani. In italia manca l’alternanza politica e abbiamo i soliti politici da 50 anni? La tua risposta protettiva è che anche in Australia Kevin Rudd c’è da tanti anni. Ti sei dimenticata però di dire che Kevin Rudd è stato una sola volta premier per 3 anni ed ha lasciato il comando a una donna, Julia Gillard per altri 3 anni. E’ tornato in campo solo perché la Gillard era disastrosa in termini di sondaggi in vista delle elezioni che tra l’altro ha perso. E sai che ha fatto? Il giorno stesso si è dimesso. Potrei citarti altri mille esempi di questo tipo

    Ho vissuto anche io come te a Milano per 4 anni. Probabilmente è la città meno italiana che io conosca e non sarebbe certo il migliore esempio da portare pensando agli orari massacranti di lavoro, al costo della vita, alla frenesia e al clima drammaticamente grigio per buona parte dell’anno. Poi certo, sei in Italia e sei più vicina alla tua famiglia. Immenso è il piacere di mangiare una vera pizza con gli amici di sempre ma fin tanto che te la puoi permettere. Non puoi prendere il tuo caso e issarlo come modello facendo credere che basta la volontà e qualche mese di TAFE per esser presa al volo da una azienda di marketing. Ti devi confrontare con il 40% di disoccupazione giovanile, che è un dato oggettivo, concetto che da quando sei in Italia prendi molto poco in considerazione.

    • No ma state fraintendendo davvero…ma hai letto il post? Sto dicendo che in Italia va tutto bene? Ma quando mai l’ho detto? Ragazzi leggete prima di commentare. Io ci rimango male per tutti quegli italiani all’estero che apparentemente stanno bene ma continuano a criticare in modo quasi avvelenato chi tenta di costruirsi un futuro qui. Questo è il punto del post. E il lavoro, per essere precisi, l’ho trovato grazie a tutta la mia esperienza professionale fatta di giornalismo, comunicazione e marketing, non per un pezzo di Tafe. Non ti prendono perché hai fatto un corso…specialmente a Milano. io non mi ergo paladina di niente, ho tanti di quei problemi economici che non puoi sapere, tutti pensano che me la godo alla grande ma non è così. Mi accontento di quello che ho, metto da parte qualche soldino quando riesco e rinuncio alla pizza se necessario. faccio una vita semplice, ma sono contenta così. Credimi non sono ne ricca ne superiore a nessuno, provo solo a portare un po’ di ottimismo ma vedo che è tempo perso.

      • Cara Angelica,
        è sicuramente tempo perso. L’Italia non è più salvabile, è stata affossata da una politica demenziale, che ha preferito mantenersi i suoi stipendi da favola piuttosto che cercare di salvare il paese.
        Ormai neanche gli italiani decidono più chi li governerà, con questa legge elettorale sono i partiti e i loro rappresentanti che decidono chi governerà questo povero paese.
        Io personalmente non voglio che i miei figli crescano e vivano in questo paese allo sfascio e presto (se gli italiani si svegliano) ci sarà una guerra civile, a meno che a questo popolo piaccia vivere così!!
        Non si sciopera neanche più, perché non sanno più contro chi andare, dal momento che sia la destra che la sinistra governano insieme (che cosa non si fa pur di restare su una poltrona).
        Credo che l’Italia sia il primo paese al mondo dove il governo è composto dalle due forze esattamente opposte.
        Pensare all’Italia mette una tristezza infinita, potrebbe essere sulla carta il paese numero uno al mondo, ed invece siamo qui a cantarne la sua morte.
        Bisogna andarsene da questo paese e chi può lo faccia.
        Io personalmente grazie ad un passaporto USA posso farlo e con me porto la mia famiglia, ma penso a quei poveri italiani che darebbero non so cosa per andarsene ma che purtroppo non possono farlo, vuoi per problemi economici, vuoi perché lo stato straniero non ti accetta ( vi assicuro che persino per me che sono cittadino americano mi è difficile tornare in patria, mettono una serie infinita di paletti da superare, ma ormai ci sono ed a febbraio me ne vado)

      • Allora buona fortuna Marco per la tua avventura in USA. Io concordo con quello che dici, questo paese sta facendo una brutta fine…ma spero che la gente si svegli prima che ce lo portino via. Hai ragione, potremmo essere la prima potenza mondiale ma gli interessi di pochi stronzi hanno prevalso sul bene del paese. E noi non possiamo più accettarlo, dobbiamo riprenderci il paese.

    • La tua oggettivita’ e’ molto soggettiva!! Kevin Rudd e’ stato costretto a dimettersi in una specie di colpo di stato organizzato dal suo partitino che l’ha messo da parte e ha messo una persona non votata dal popolo al suo posto. Poi hanno fatto mettere da parte pure lei …. ah si’… dimentichi di dire a pochi mesi dal voto xke’ han capito che con lei non avrebbero vinto a hanno pensato che rimettere Rudd avrebbe portato piu’ voti! E questa tu la chiami alternanza politica? Per me sono episodi molto ma molto simili all’Italia. Poi si’ in Australia ci sono piu’ opportunita’, ma diciamola tutti ci sono anche tantissimi settori in crisi, nel mio campo continuo a sentire di compagnie finanziare che chiudono tutto e vanno all’estero. L’efficienza per me qui non esiste – ho vissuto in Inghilterra e ti assicuro che l’efficienza e’ ben altra. Qui cambi casa e con quella la bolletta di luce e gas e non riescono sempre a sbagliare qualcosa, bollette del telefono sempre sbagliate (ti dicono che ti danno lo sconto e poi non te lo applicano), per non parlare del sistema tasse che non e’ collegato al sistema sanitario (ridicolo) per cui non ti dico la trafila che sto facendo per provare che io diritto al Medicare non ce l’ho mai avuto quando non ero residente. E non comincio neanche questo discorso perche’ se dovrei raccontare di come interpretano le leggi questi, non finisco piu’.

  28. Sei molto più antiitaliana tu che tanti italiani all’estero!
    Ho letto il tuo articolo e devo dire che se tu stai bene in Italia allora significa che tutti devono stare bene in questo paese.

    Purtroppo non funziona così!
    Che tu abbia raggiunto una certa serenità economica ed una certa serenità nella tua vita, fa solo piacere, ma da questo a dire che in Italia si vive bene, ce ne passa!

    Pensa a quei poveracci che non raggiungono il 15 del mese con lo stipendio e che i restanti 15 giorni sono una scommessa ogni mese, pensa a quei cassa integrati che ogni mese sperano che l’Italia abbia i soldi per pare loro lo stipendio, pensa a quei pensionati che percepiscono meno di 1000 euro al mese e ci devono pure pagare l’affitto, pensa a quei disperati che pagano il 60/70 % di tasse ed in cambio lo stato non gli dà nulla, neanche la sanità che qui in Italia paghiamo a caro prezzo non solo con le tasse ma pure con le visite specialistiche private, perché in ospedale i tempi di attesa sono di mesi!

    Dopo tutto questo ancora ritieni che stando bene tu in Italia tutti gli italiani devono stare bene?

    …e pensare che non ho neanche parlato di quella sottospecie di governo che l’Italia si ritrova!

    • Marco….ma hai letto il post? Ti pare che io dica che in Italia si stia bene? Che non ci sono problemi? Hai capito il punto del post?
      Il punto del post è che mi pare inutile che gli italiani all’estero, che stanno così bene all’estero, continuino a sputare su questo paese e, di conseguenza, su chi ci prova a costurirsi un futuro. Ti assicuro che sono piena di problemi pure io, ma tanti problemi. Però provo a essere ottimista e vorrei credere nel cambiamento, tutto qui. Come sempre ognuno legge quello che vuole leggere…
      Il mio “farcela” non è da intendere come la donna di successo arrivata e piena di soldi, sono tutt’altro credimi. E mi accontento. Se domani perderò il lavoro, mi rimboccherò le maniche e ne cercherò un altro, mi darò da fare, non mi dispererò, e continuerò a credere in me stessa. Mi spiace per voi che continuate a ripetere sempre il solito ritornello su questa Italia così disastrata, grazie al cielo sono andata all’estero e ho potuto capire tante cose.

      • Ma invece di continuare a protestare su perfetti sconosciuti che vivono all’estero e che sputtanano l’Italia, perché invece non pensi al tuo paese e basta?
        Che te ne frega se all’estero degli italiani parlano male dell’Italia?

        Ancora una volta fai della tua vita un esempio per tutta l’Italia, ma ricordati che tu non sei l’Italia e non rappresenti un bel niente.

        I problemi l’Italia continuerà ad averli anche se tu vinci all’enalotto!!
        E credo sia proprio questo il vero problema dell’Italia, nessuno pensa a migliorarla ma solo al suo orticello!

        Sono contento per te se la tua vita è felice ricca o povera che sia, ma in questo modo fai solo del male al tuo paese.

        Io sono un cittadino americano che ha vissuto 50 anni nel vostro paese, e il prossimo febbraio me ne torno schifato negli USA, purtroppo per infiniti motivi non sono andato via prima, ma il vostro paese mi lascia solo un ricordo: mio figlio malato di leucemia per colpa della vostre città inquinate

      • Marco ti contraddici pero’. Prima dici a Maga di fare la sua vita e fregarsene degli Italiani che all’estero parlano male dell’Italia e poi dici che in Italia tutti guardano al proprio orticello…e’ proprio quello che stai consigliando di fare a Maga! Anche parlando un pochino male dell’Italia forse le cose miglioreranno. E’ giusto criticare ma fare una lagna continua contro l’Italia non e’ costruttivo. E lo dice uno che critica sempre tutto o quasi dell’Italia ma a tutto c’e’ un limite.

      • Mi spiace luce che tu non abbia capito il senso del mio discorso:
        In poche parole: pensa di meno a quello che succede all’estero, e invece di pensare in Italia solo al tuo orticello, pensa a come si possa aiutare questo paese che sta muorendo!

      • Marco se pensassi solo al mio orticello non scriverei neppure un blog e non proverei neppure a parlarne non credi? In ogni caso non ti invidio, io non ci vivrei mai negli Stati Uniti ma ti capisco, immagino sarai attaccato al tuo paese come io lo sono al mio. Ed entrambi i paesi hanno un sacco di problemi….

      • Come sarebbe bello se l’Italia avesse i problemi degli USA.
        Di sicuro non me ne andrei mai!
        Comunque se ti riferisci allo shut down, non è nulla di strano, negli ultimi 5 anni ci sono stati 17 shut down negli USA e non mi sembra che abbiamo comportato stravoglimenti.
        Inoltre mi vedrei bene dal confrontare l’italia agli USA, sarebbe una battaglia persa in partenza.

        Tu dici che non pensi al tuo orticello, a me sembra il contrario, rileggiti il tuo primo articolo e poi dimmi:
        non dici forse che sei contenta di essere tornata e della vita che fai?
        e questo in un italia che sta muorendo non è forse pensare solo al proprio orticello?

      • No non è pensare al proprio orticello ma provare a dare un po’ di ottimismo e far capire che qui si può star bene, che come me ce ne sono molti che ce l’hanno fatta e che è possibile anche qui rifarsi una vita. Io non potrei mai vivere nel tuoPaese e comunque non serve fare paragoni, io il mio paese non lo cambio con nessun altro.
        A proposito di orticello…tu stai scappando…quindi alla faccia di chi guarda solo al Proprio orticello, tu te ne stai proprio andando! E critichi me che invece voglio restare?? Ma che male ti fa se voglio restare? ma fatti un bel viaggio caro Marco….buon rientro negli USA, ti auguro che li le cose ti vadano meglio per te e la tua famiglia e il tuo figlioletto

      • Di nuovo ti dici “non ti invidio io in USA non ci vivrei mai”
        Te lo ho forse chiesto? di nuovo parli solo di quello che faresti tu.
        Ti ho forse chiesto di venire con me?
        Comunque fra qualche mese, quando questo paese sarà definitivamente allo sfascio, ne riparleremo e vedrai che dirai a tutti che avresti fatto meglio a restartene in Australia.

      • buon viaggio Marco, non ti curare di me e di noi poveri italiani destinati al fallimento. Facci sapere come va negli USA se vuoi….e non farti troppo nervoso per questo paese che stai abbandonando. In bocca al lupo per tutto

      • Vedo che non hai più argomenti, di solito questo significa che mi dai ragione.

        In bocca al lupo anche a te, ne hai più bisogno di me 🙂

      • Marco credi quello che vuoi e grazie dell’importanza che mi dai, non me la merito davvero. In bocca al
        Lupo anche a te, pure te ne avrai tanto bisogno. Ora se permetti stacco a torno a lavorare, sai com’è….

      • Che peccato una ex-giornalista che non sa leggere!!
        Ho forse mai detto che sto scappando?
        Come ti ho già detto sono un cittadino americano e direi che sto tornando a casa!
        Altra cosa (ora capisco perché i giornalisti sparano sempre cazzate) Io non critici il fatto che tu voglia vivere in italia, ma il fatto che tu in modo arrogante vorresti costringere, chi vive all’estero di tornare.
        Non hai alcun rispetto verso gli altri italiani che vivono all’estero e francamente non lo capisco.

        Hai deciso di vivere in Italia? evvivaDio bene! sono contento per te.
        Ma da questo farne un blog con interviste e menate varie mi sembra davvero eccessivo.
        Per fortuna viviamo in un mondo libero ed ognuno di noi è libero di vivere dove vuole!
        Se vuoi rispetto dona rispetto cara mia, ma sei giovane, col tempo imparerai a vivere

      • Leggi il blog prima di sparare a vanvera…io aiuto chi vuole andare in Australia! Ma povero stai messo male davvero…comunque continua pure a commentare che mi sto spaccando dalle risate, più mi attacchi e più mi illumini la giornata. grazie! Ora passo e chiudo davvero

      • ok visto che offendi ti dirò la mia.

        Ora capisco perché nel giornalismo non hai sfondato, per fare certi lavori ci vogliono le palle.

        Sei stata qualche mese in Australia e adesso ti senti la migliore del mondo? Ma scendi dal pero chi ti credi di essere?

        Credo proprio che ti meriti di vivere in Italia

  29. Maga lascia perdere la tua è una battaglia persa in partenza.
    Il paese Italia è indifendibile, perché il futuro di questo paese è nelle mani di persone (politici) che non puoi mandare via (legge elettorale assurda) e perciò avrai quello che loro hanno deciso, cioè il nulla!

  30. Finalmente ho avuto il tempo di ascoltare la tua intervista.
    Ho come l’impressione che il tuo racconto sia quello di una persona eccezionale che ha sgobbato come una pazza per raggiungere quello che voleva.
    La realtà è che tu hai fatto quello che tutti fanno quando espatriano, cioè si fanno un fondoschiena così per ottenere quello che vogliono.
    Ti stupisci di come la burocrazia sia migliore in Australia?
    In realtà non è in Australia che funziona, ma è in Italia che è un disastro.

    Inoltre se non si hanno le capacità di vivere all’estero ( e lo capisco che sia difficile) è meglio tornare al tuo paesello.
    L’Australia e l’America non sono il paradiso, non esiste il paradiso sulla terra, ma esistono posti dove è piacevole vivere e altri dove è una sofferenza.
    Per te il tuo ritorno in Italia sarà durissimo, ma te ne accorgerai fra una decina di anni, sei ancora giovane.
    Non credo che tu abbia figli, magari non ne vorrai mai, ma se mai accadrà ricordati di queste mie parole.

    un caro saluto

    • ne hai di tempo da perdere per essere uno che sta fuori ,e che lavora tanto.
      Stai sempre qui a buttare carrettate di sterco, devi davvero rosicare tanto eh.
      Comunque se tu sei all’estero e negli States, e stai qui tutto il giorno a scrivere cazzate, ti dico sinceramente che non ci credo nemmeno un pò.
      Tu sei uno che sta a casa, in Italia, probabilmente con mamma e papà , disoccupato scegli di prendertela con il paese piuttosto che con te stesso.
      Altro che Stati Uniti, ma facci il piacere sogno sogna

      • Soffro per te e per la scelta che hai fatto, soffro per i tuoi figli che forse un giorno nasceranno in quel paese ed un giorno ti diranno: “mamma perché ci hai fatto nascere qui?”, soffro per quegli onesti italiani che non si meritano un paese del genere.
        Io sto bene dove sto ma non penso al mio orticello, penso al vostro paese finito in malora

  31. Chi vive sperando, muore cantando!

    Come puoi pensare di cambiare le cose, se chi ha il potere per cambiarle, non ha alcuna intenzione di cambiarle?
    Solo una guerra civile può cambiare le cose, ma conoscendo gli italiani sono sicuro che questa non avverrà mai!

    • Marco, io rinfaccio a mio padre che mi ha fatto nascere in Germania. La qualità di vita non si misura solo sull’economia. Qui mi sono mancate e mancano tante cose. Sono nata qui e mi sento straniera. E tranquillo, siamo una famiglia ben integrata. Io sono laureata e impiegata statale. Ma non manca molto e scapperò da questo paese. Solo per dirti: La felicità è personale. Si può essere felici anche in mezzo allo schifo e infelice in mezzo all’oro (che poi la corruzione in Germania, come la raccomandazione etc etc … esistono, solo che sono meno visibili).

  32. BLA BLA BLA cara Angelica sono solo parole perse nel vento.
    termino qui il dialogo, perché vedo che l’ìinterlocutore non ha più argomenti.

  33. Il tuo astio nasce forse dal fatto che sei tornata in Italia, può essere lo capisco.

    Fattene una ragione ora che sei tornata da qui non te ne andrai mai più!

  34. Hai scritto commentando molti “ma hai letto il post? Ti pare che io dica che in Italia si stia bene? Che non ci sono problemi? Hai capito il punto del post?”

    Non ti viene il dubbio che ciò che hai scritto non trasmette ciò che vuoi far intendere?!

    • Molti però lo hanno capito Lucia, leggi i commenti….davvero, può essere che mi sia spiegata male ma io non intendo costringere nessuno a tornare, dico solo che c’è gente qui che prova a farcela e mi spiace sentire dall’estero tante, troppe critiche su questo paese e di conseguenza su chi resta e lotta per restare perché magari ci crede. Tutto qui, niente più di questo, però a quanto pare da fastidio che devo dirti…

      • Il punto non è “farcela”, è vivere dignitosamente,
        potersi costruire un futuro…
        Io qui ho un lavoro a tempo indeterminato,
        il mio datore di lavoro non mi paga gli straordinari
        che devo fare per forza perché ho troppo lavoro,
        ho lavorato sabati, domeniche, festivi eppure niente migliora,
        nessun aumento, nessun premio, niente di niente in più di qualche anno fa,
        ho cercato un altro lavoro e non riesco a fare nemmeno un colloquio,
        devo pagare tasse su tasse, per uno stipendio da mille euro…
        con la dichiarazione dei redditi poi non parliamone
        se hai avuto più di un contratto allora devi anticipare le tasse “ipotetiche” dell’anno successivo…
        anche se non sai se l’hanno successivo dovrai pagarne di più!!
        Ed invece i soliti rubano, non pagano le tasse, etc.
        vorrei comprare una casa ma i miei genitori non mi possono aiutare,
        mio marito è un precario, il mutuo non ce lo danno,
        devo pagare un affitto e ti assicuro che arrivare a fine mese non è semplice,
        vorrei costruire qualcosa ma qui è impossibile costruire qualcosa da soli…
        sicuramente tu sei stata fortunata…
        la rabbia che leggi, chiamala invidia se vuoi,
        è la frustrazione di chi in Italia ci lascia il cuore,
        di chi in Italia ci vorrebbe restare ma che deve andare via per potersi realizzare,
        di chi si sente tradito, di chi si sente spinto ad andare via da un paese che
        non prospetta alcun futuro serio ai più, ma solo ai pochi,
        tu fai parte di quei pochi, ritieniti fortunata!
        Abbi però il buon cuore di non prendertela con chi si sente ingannato e respinto da questa miserevole Italia,
        un paese che investe sulle vecchie generazioni e per contro toglie i fondi all’istruzione,
        alla ricerca e all’innovazione, ai chi prende pochi spicci al mese,
        a chi quasi fa la fame,
        mentre pochi ingrassano sulle miserie degli altri!

      • Lucia, grazie per la tua testimonianza. Guarda io non sono proprio nessuno, sono l’ultima a poter giudicare e non me la prendo con chi critica costruttivamente il proprio paese….però rifletto su una semplice cosa: possiamo fare qualcosa per migliorare il paese? Si? No? E’ giusto continuare a incazzarsi o forse non è ora di fare qualcosa? Sto riflettendo su questo, io non ho fatto nulla di speciale, ho un pezzo di lavoro e faccio tanti sacrifici, ho mangiato tanta merda e ne mangerò ancora tanta. Solo che a un certo punto mi sono detta: serve a qualcosa farsi del sangue marcio? No. Vorrei vivere all’estero? No.
        Allora quale risposta posso darmi? Continuo a dare testate sui muri o provo a cambiare prospettiva e a vedere se posso cambiare qualcosa?
        Sono fortunata non perché ho un lavoro ma perché ho una famiglia che amo e mi ama e alla quale posso stare vicina. Questa è la mia fortuna insieme alla salute che prego il Signore che me la mantenga. Il resto è una lotta ogni giorno, ma ho smesso di farmi del nervoso.
        Non ho mai detto che qui si sta bene e che tutto va bene….ma visto che in fondo ci teniamo a questo paese e che soffriamo nel vederlo così…perché non facciamo qualcosa? O è meglio andarsene via e chissenefrega?

      • In pratica la cara Angelica dice:
        meglio vivere in Italia come delle merde, ma con la famiglia vicino e la salute, piuttosto che andare a vivere all’estero, dove si sta senz’altro meglio e la salute è sempre la stessa (ma secondo me è meglio, perché in Italia c’è troppo stress) e la famiglia la puoi andare a trovare quando vuoi.

        Ha senso??

      • Veramente quello che dice Angelica, alias Maga, è che lei ha deciso di sacrificare alcune cose per stare accanto alla famiglia e a chi ama. Sì, ha senso!! Su questo nessuno può sindacare o dare un giudizio…ognuno sceglie come vivere la propria vita.
        Lei qui racconta la SUA esperienza, la SUA storia; non istiga nessuno ad imitarla, non invita nessuno a rimanere in Italia…volete andarvene, andatevene; volete rimanere, restate!! Ma non mi sembra proprio il caso di giudicare una persona che non avete mai visto e di cui non conoscete la vita e l’esperienza. In questi commenti, riflettete proprio l’ignoranza e la frustrazione dell’italiano medio!!

      • Che cosa proponi di fare Angelica? Continui a dirlo ma non proponi mai nulla!

        Io posso dirti solo questo: allo stato attuale delle cose gli italiani non possono fare proprio nulla per cambiare le cose in modo pacifico.

        Le scelte sono 2:
        1) Una guerra civile
        2) Un colpo di Stato con una dittatura.
        Non ci sono altre scelte.

      • Noemi
        Riascoltati l’intervista di Angelica.
        Io sono il primo a dire che ognuno è libero di fare quel cavolo che vuole della sua vita e la libertà è la cosa più importante nella vita di una persona.

        Il problema è che Angelica questo non lo vuol capire.
        Lo scopo di questo blog è far capire agli italiani all’estero che 1) la smettano di criticare l’Italia 2)Di tornare ad aiutarla quest’Italia invece di criticarla.
        Entrambi questi 2 punti ledono il senso di libertà di cui sopra.

        Io dico: che ognuno viva e faccia quello che vuole e che la gente come Angelica rompa meno le balle creando blog come questi che non servono a nulla e che non hanno alcun senso.

        Tutto qua
        PS Se poi ad Angelica piace perdere del tempo e scrivere in blog inutili come questo liberissima di farlo, ma anche di ricevere delle critiche ( a proposito le critiche costruttive non esistono, le critiche in quanto tali sono solo distruttive, se no non si chiamerebbero critiche!)

  35. Ciao Maga,
    non ti voglio darti contro, mi piace molto come scrivi e ti seguo sempre con interesse anche se molte volte non sono d’accordo con te. È bello comunque sentire la tua versione dei fatti.

    Vorrei soltanto sapere come mai parli solo degli italiani all’estero che parlano male dall’Italia e non si menzionano gli italiani stessi che vivono in Italia e si lamentano in continuazione del loro Paese. Quest’ultimi non dovrebbero forse darti tanto fastidio quanto gli italiani all’estero?

    • Ciao A! Il fatto è questo: chi si lamenta in casa propria lo posso capire e benché sia comunque esagerato lamentarsi e basta e’ comunque comprensibile. Ma chi sta all’estero, apparentemente realizzato e continua a dare addosso a chi ci prova nel proprio paese…ecco questi non li capisco. se state bene perché ci date addosso? io ho solo provato a farcela nel mio paese e guarda le ire che ho scatenato…sera che voglio costringere tutti a tornare…ma quando mai? Ho solo detto che anche qui ce la si può fare…

      • Vallo a dire ai cassa integrati, ai pensionati, ai licenziati, ai gestori di negozi che hanno chiuso, agli industriali che hanno dovuto chiudere, nonostante avessero crediti dallo Stato Italia.

        Fatti un giretto in centro e poi conta i negozi chiusi con scritto affittasi o gli immobili con scritto vendesi.

        Facile criticare quando a te gira tutto giusto eh?

        Chi vive all’estero è arrabbiato con l’Italia, perché la ama, ma nonstante questo è stato costretto ad andarsene, per dare un futuro migliore ai propri figli.

        AHH già tu non hai figli, quindi puoi insultare chi vuoi….vergognati!!

  36. Scusa Angelica, dal momento che i ragazzi/e che vanno all’estero notano le grandi differenze tra la repubblica delle banane e quella ospitante, avranno pure il diritto a fare un confronto e criticare (anche duramente), specie quelli che in Italia hanno già dato tanto e ricevuto nulla..non ci vedo nulla di strano, il confronto è normale, al di la di questo continuo a ribadire che l’Italia è un paese che è già affondato dagli stessi italiani ma ovviamente chi ha i paraocchi non può notare la cosa anzi potrei dire che a molti piace cosi com’è (altrimenti non si spiega perchè non cambi mai nulla)…resto dell’idea che tu abbia avuto una bella esperienza ma allo stesso tempo non vedevi l’ora di tornare sapendo già che saresti comunque tornata alla scadenza del visto (parere mio), inoltre credo che tu come tanti non ti sia integrata bene con la cultura del posto (succede a tanti credo sia normale), ed è per questo che hai sentito la mancanza del tuo paese, io potrei anche non lamentarmi dell’Italia dopotutto ho lavorato sempre fino alle mie dimissioni, ed ho fatto il lavoro che mi piace fortunatamente (molti ragazzi/e non potrebbero dire lo stesso) ma non ho i paraocchi e sono consapevole che non è un paese dove vorrei passare il resto della mia vita a dover affrontare problemi che altri creano appositamente, ne dove vorrei mai veder crescere i miei figli in futuro..giusto ieri una mia amica mi ha chiesto se mi manca l’Italia…si mi manca, come il morbillo a natale!

    • Antonio non ho i paraocchi lo vedo pure io che l’Italia è messa male…ma secondo la mia stupida e ottusa opinione, continuare a lamentarsi serve a poco e farlo dall’estero, prendendosela di fatto con chi dice che qui, in tutta semplicità, magari c’è la si può anche fare, non ha senso. Poi non giudicare i motivi per cui sono partita perché non li puoi sapere, non è la mancanza i integrazione o una data su un visto, e’ un paese come l’Australia che nonostante sia fantastico, ha smesso di affascinarmi. Punto. ti auguro di essere felice dove sei ma non prendertela con chi vuole farcela nel proprio paese.

      • Invece di criticare in continuazione, proponi cosa si può fare in quest’italia.

        O forse non hai idee?

      • Marco a me non sembra che il punto del discorso sia: tornate in Italia che si sta meglio. Il punto dell’autric e’: ok in Italia fa tutto schifo, concordo, ma basta criticare sempre l’Italia e SOPRATTUTTO chi in Italia ha deciso di lottare e magari con un po’ di fortuna e’ riuscito anche a crearsi la propria dimensione.Voi ve la prendete con l’autrice che pensa le stesse cose di voi sull’Italia! Non vi capisco. Anzi siete voi che non avete capito il senso delle sue parole.

  37. Ti contraddici da sola:
    “Ma se il mio paese vi fa così schifo perché vi affannate così tanto a ripeterlo a me… Non vi comprendo davvero”
    “Anche io ero avvelenata come voi quando sono partita per l’Australia, mi sfogavo su internet sul mio paese che mi faceva schifo”
    Sei assurda dici che non ci compredi quando anche a te l’italia faceva schifo! Oggi i cittadini onesti pagano il 70% in tassa, tra iva, irpef, la new entry Tares.. Poi si pagano le tasse sul lordo dello stipendio assurdo, quindi viene tassato due volte, metti la benzina e altre tasse del tuo stipendi se le mangiano i Politici, truffatori e corrotti, che si fanno scudo delle leggi e di guardie del corpo pagate dai i poveri fessi, che ancora oggi pagano le tasse! Se non sei un Furbo, un ladro o un corrotto e meglio che vai via dall’Italia, perchè tra qualche anno si tasserà anche l’aria che respiriamo… Prima di scrivere un articolo pensa anche alle persone che lo leggeranno, che sono oramai stufe di sentire raccorsi le favole…

    • Andrea dove mi sono contraddetta? Rileggi bene la frase che hai riportato: io ero stufa dell’Italia e schifata tanto quanto voi o peggio, poi ho capito (hai letto cosa scrivo dopo?) che o facevo qualcosa di concreto tornandomene qui o rimanevo all’estero senza continuare a farmi del sangue marcio per un paese in cui non volevo tornare. Ho scelto di tornare e di non farmi del nervoso…dove sta la contraddizione?? Ma imparate a leggere prima di giudicare!

      • La contraddizione sta nel NON VI COMPRENDO… Impara anche tu a leggere… Grazie! Spero che tu abbia trovato la felicità che non sei riuscita a trovare in Austrialia, dato che non ce l’hai fatta come molti, e sei tornati all’ovile… Ma non prendertela con chi dice che l’italia fa schifo, perchè se a te è bastato un viaggio per capire che non ti faceva più schifo questo paese( prima ti faceva schifo eccome), a noi non basterà un viaggio… E poi rispetto a quando sei partita le tasse sono aumentate, cone la corruzione, i furti, il maleaffare etc.. Quindi la tua illuminazione sul bel paese, torno a dire che ti è venuta, perchè non sei riuscita a farti valere all’estero.. Ti consiglio di provare con un altro paese: INGHILTERRA-SVIZZERA-GERMANIA, forse sarai più fortuna… Grazie ancora per dare la possibilità a chiuque di scrivere i propri pensieri…

      • Ma tu che ne sai se io mi sono fatta valere all’estero o no? Che ne sai della mia esperienza? Come ti permetti di giudicare la mia vita? Io non ho mai detto che in Italia va tutto alla grande, mai! Ma se uno ci vuole provare qui ha diritto di farlo senza essere attaccato solo perché ci sta provando! e questo il punto, ve la prendete con me solo perché ho detto che qui ce la si può fare! È assurdo!!!!! Tanti auguri a te e alla tua vita

      • Ragazzi anche io che vivo all’estero, in Usa, inizio a non capirvi. Anche io che schifo l’Italia e la critic spesso. Anche Maga sta dicendo che in Italia ci sono tante cose che non vanno. E voi ve la prendete con lei con una certa rabbia arrogante e altezzosa. Maga non ha mica detto che in Italia si sta bene e non ci sono difetti? E voi subito partite con i vostri commenti sullo schifo che c’e’ in Italia e arrivate ad offenderla che non ce l’ha fatta in Australia, che non e’ una brava giornalista etc etc etc Che ne sapete voi della sua vita? Guardate che vi dimostrate proprio Italiani cafoni e litigiosi in questi commenti. Maga ha le stesse vostre idee sull’Italia. Lei critica gli Italiani all’estero che se la prendono e guardano con disprezzo chi in Italia e’ voluto rimanere cercando di costruirsi una vita in Italia. Che male c’e’? E’ perche’ dovete criticare TUTTI gli Italiani anche quelli che cercano di lottare quotidianamente in Italia? O pensate davvero che brave persone in Italia non ce ne siano? Pensate che siano tutti Mafiosi, corrotti e imbroglioni? Saluti dagli States e prendetevi una camomilla.

      • Caro Luca non capisco il tuo intervento.
        Vivi negli USA e sembra che tu sappia che cosa sta succedendo in italia.
        Ti assicuro che il paese Italia sta muorendo nel vero senso della parola.
        La gente che può sta scappando da qui.
        I negozi aperti sono rimasti pochi le aziende chiudono o se ne vanno all’estero.
        La classe politica se ne frega degli italiani.
        Le persone oneste in Italia ci sono eccome, ma non possono fare nulla solo pagare e tacere.
        Fatti un giretto in Italia e capirai tante cose!

      • Caro Marco-Davide mi segui anche sul mio blog e come sai io tornai in Italia nel 2010 e dopo aver capito l’errore sono tornato in Usa da pochi mesi. Conosco bene lo schifo dell’Italia e per questo sono tornato in Usa piu’ convinto che mai e ora cerchero’ di restare qui a vita. Detto questo iniziano a dare fastidio anche a me le critiche verso gli Italiani che hanno deciso di restare in Italia o non hanno potuto o non hanno avuto il coraggio di emigrare. Basta criticarli. Noi all’estero facciamo la nostra vita e loro in Italia fanno la loro. Non stiamo sempre a litigare, noi Italiani!

  38. Repetita juvant:

    Che cosa hai fatto di concreto per migliorare questo paese? Quali idee sorprendenti hai lanciato per migliorare?

    Forza siamo qui in attesa del fiume di idee meravigliose che hai attuato per far sì che si viva tutti meglio in Italia.

    • Marco prenditi una camomilla. Lei non deve dimostrare proprio niente ne’ a te ne’ a tutti gli Italiani che vivono all’estero. Se lei ha trovato la sua dimensione in Italia a cosa serve postare che l’Italia fa schifo? Lei voleva solo dire che nonostante tutto e’ riuscita a farsi una vita in Italia e voi giu’ a dire che l’Italia fa schifo e ad offenderla che non ce l’ha fatta all’estero e divagazioni simili. Siamo tutti critici verso l’Italia anche lei ma non per questo dobbiamo criticare con astio chi in Italia ci e’ voluto rimanere.

  39. La domanda allora è:
    PERCHE’, SE VIVO ALL’ESTERO E STO BENE QUI, DEVO TORNARE IN UN PAESE (L’ITALIA) CHE NON HA NULLA DA OFFRIRMI E NEL QUALE DOVREI PAGARE 60/70% DI TASSE PER NON AVERE NULLA IN CAMBIO SOLO PERCHE’ ANGELICA HA DETTO TORNATE?

    • Sopra i 75.000 € paghi il 43 % come da aliquote Irpef… Magari potessi pagare il 43%… Basta scrivere caxxate ad ogni costo. Sei deluso, va bene, l’hai espresso liberamente ed abbondantemente. I tuoi interventi sembrano essere una crociata! Apriti un blog sull’argomento, avrai un sicuro seguito.
      PS. Non coinvolgere tuo figlio, detto che, al di fuori del tema trattato ti sono solidale, data una situazione simile, la malattia non dipende dalla nazionalità.

      • !) Se conti bene tutte le tasse che paghi in Italia,( io mi sono divertito a farlo quando ero li) arrivi ad un 60/70% di tasse (Irpef IMU Rifiuti IVA Consorzio fogne canone TV auto ecc…..)

        2) La malattia mio figlio è colpa dell’inquinamento che c’e’ in questa città del petrolchimico che sforna ogni giorno tonnellate di schifezze e di una classe politica compiacente che pur di avere voti non fa assolutamente nulla per cambiare le cose ( abitavo nel Nord d’Italia)
        Avrei potuto fare una class action contro il comune e l’azienda, ma purtroppo tutte le famiglie con situazioni simili non se la sono sentita, combattere da soli questa cosa hai perso in partenza.

        Anche per questo odio l’Italia e non sarà certo Angelica a farmi stare zitto, comunque non le auguro di vivere una situazione come la mia, perché se mai dovesse accadere credo proprio diventerebbe anche lei come me!

  40. @ LUCA
    Caro Luca, guarda che non siamo stati noi a creare questo sito e non siamo stati noi a dire agli italiani all’estero di ritornare per cercare di ricostruire questo paese devastato.
    Il mondo è libero fino a prova contraria, almeno dove vivo, e se voglio insultare l’italia per quello che mi ha dato (un figlio malato di leucemia) e per quello che mi ha negato, nessuno nemmeno Angelica me lo può proibire!!
    Forse la cara Angelica è invidiosa di chi è andato all’estero e ce l’ha fatta, al suo contrario, perché è sicuro che se avesse avuto successo in Australia e avesse fatto i soldi a palate, col caxxo che sarebbe tornata in Italia.

  41. Ciao Angelica, grazie per la risposta al mio ultimo commento…e complimenti…sei sempre molto chiara e esaustiva nelle tue risposte…brava!!! avrei un’altra domanda forse un po’ strana…secondo te con un Mutuo in Italia per acquisto casa…sara’ complicato se si decide di trasferirsi in Australia…possono esserci dei problemi …..ti ringrazio in anticipo per qualsiasi consiglio tu possa darmi…Un abbraccio Miriam…

    • Ciao Miriam….in effetti la domanda è strana ma a logica ti direi che se hai contratto il mutuo devi pagarlo pure se sei all’estero…altrimenti ti portano via la casa! oppure vendi la casa estingui il mutuo e poi parti…oppure parti e affitti la casa e con l’affitto ci paghi il mutuo ma devi avere qualcuno che ti aiuta…

  42. Ciao; io sono uno di quelli che ha lasciato l’Italia, in realtà da poco, molto poco, ma ormai sono con i piedi in Australia e sto provando un pò a far quadrare le cose.

    L’italia è un grande paese, ha molte più cose da offrire di quelle che si pensa e almeno da una mia prima esperienza qui in Australia, su moltissimi aspetti ha molto da insegnare agli aussie. Mi viene sempre da sorridere quando sento parlare dei problemi nefausti del nostro paese legati a corruzzione eccessiva, di spesa pubblica eccessiva o di tanti altri luogo comuni tipici, sopratutto pensando ai problemi che poi ci sono tranquillamente anche negli altri paesi…
    Parliamo ad esempio di nero… il cash in hand australiano. Neanche tre giorni che ero qui in Australia e già sapevo che è pieno di gente che preferisce pagare cash in hand per evitarsi le tassazioni o per poter abbassare lo stipendio minimo ai backpackers… alla faccia dell’Italia dell’evasione…
    Oppure parliamo di corruzione… prendendo addirittura la virtuosissima Germania… se non ricordo male la volswagen finì nei casini proprio perchè organizzava i bunga bunga all’ex cancelliere tedesco in cambio di favori e la siemens finì nel più grande scandolo di tangenti europeo…
    Insomma, tutto sommato a corruzione, scandali, mazzatte, nero, criminalità e chi più ne ha più ne metta, non siamo poi tanto diversi dagli altri, neanche dei più virtuosi…

    In se, non odio quindi il mio paese, anzi, ma posso capire perchè alcune affermazioni possano risultare un poco inopportune sotto alcuni aspetti e infastidire taluni, sopratutto chi magari come me ha dovuto lasciare il paese. Non parlo certo di critiche come quella di Marco, americano o boh che sia, io lo definirei semplicemente Troll. Parlo di possibili contestazioni più ragionate, che di fatto tengano ben conto della situazione che ora vive l’Italia e dei problemi che ci fanno rimanere in tale situazione.

    Volendo rispondere alla tua domanda sul perchè dico che l’Italia mi fa attualmente schifo anche se per ora ho deciso di starmene all’estero e che preferirei ci fossero meno ottimisti convinti che parlino di come loro ce l’hanno fatta, devo però quindi entrare un poco più nel tecnico, spiegando quali per me sono i problemi dell’Italia.
    Da una parte abbiamo il nostro fortissimo euro, tanto forte che è un 20% eccessivo per la nostra economia e quindi ci rende meno competitivi all’estero e costringe una nazione ad indebitarsi e salassare i suoi cittadini per stare a galla. Dall’altra abbiamo una comunità europea guidata principalmente dai paesi del nord che trovano beneficio dalla moneta unica e non hanno il minimo interesse a farci respirare, anzi, che tra un provvedimento e l’altro continuano a chiederci sempre più sangue… Infine abbiamo una classe politica che ha fatto delle false speranze e del terrore della crisi (basate principalmente su corruzzione, evasione e la virtuosa europa che ci salverà tutti) una calamita di elettorato, permettendo che noi accettassimo per paura o speranza di rimboccarci le maniche e tornare a stare meglio tutte quelle belle politiche di austerità che ci siamo visti negli ultimi tempi.

    Per quanto io, come molti altri, siamo contenti che tu abbia avuto successo, che abbia trovato una tua dimensione e ora stai bene qui in Italia, non trovo cosa buona, ne troppo giusta, spingere altri verso la tua strada, spargendo speranza ed ottimismo e rischiando di alimentare il sistema che ci sta mandando in rovina. Riconosco le buone intenzioni, ma dal mio punto di vista ora l’Italia ha necessità di essere messa davanti al suo periodo più nero e tragico, in modo da poter far finalmente evolvere le cose verso una risoluzione che possa essere concreta e che non ci faccia arrivare ai livelli della grecia, perchè su una cosa il troll di sopra ha ragione, l’Italia di questo passo è diretta verso il fallimento e la svendita all’estero. Insomma, il paese che tu, io, moltissimi amiamo, rischia di diventare qualcosa di molto diverso e già lo sta diventando…

    Detto questo io continuo a consigliare, fintanto che resterà la situazione come è adesso, a chiunque può di trovare una zona migliore all’estero ed evitarsi inutili sacrifici in Italia. Non ha senso lavorare come matti per non riuscire a mettere da parte qualcosa per il nostro futuro, poter puntare ad una casa di proprietà o ad una famiglia perchè i prezzi sono in salita e i salari in discesa… Non ha senso rimanere a battersi per un futuro migliore della nostra nazione, se questo implica poi rischiare di non poter vivere il presente… Non ha senso doversi accontentare o fare continui sacrifici, quando il nostro lavoro e le nostre capacità dovrebbero poterci garantire una vita dignitosa e molto più serena. Quando e se l’euro cesserà di strozzarci, allora un futuro in madre patria mi piacerebbe ancora pensarlo, ma per quanto ami il mio paese, non voglio suicidarmi in esso e proprio perchè lo amo, non voglio che il popolo su cui si regge arrivi a patire…

    Spero di non essere stato troppo confusionario e aver fatto capire il mio punto di vista…

    • Ciao Matteo, grazie per la tua argomentazione dai toni pacati e molto ragionevoli e che in buona parte condivido! 🙂
      Voglio solo ribadire che non costringo nessuno a venire in Italia perché non ho nessun diritto di farlo, non è che spingo gli altri all’estero a tornare per forza, ma mi domando questo: oltre a criticare questo paese, siamo sicuri che non si possa fare proprio più nulla per migliorarlo? E’ destinato alla sfascio? Come si fa ad essere sicuri di questo? Perché se tutti ragionassimo così, allora via tutti all’estero e sto paese facciamolo morire. E’ quello che vogliamo? Io sicuramente no e non perché ho trovato la mia dimensione (che poi significa solo aver scelto di stare vicino ai miei cari e farmi una famiglia, non per chissà quale lavoro o carriera, non me ne frega proprio nulla, ma questo è un mio pensiero e una mia scelta), ma perché non penso che io come tanti italiani (forse tutti, in fondo) saremmo contenti se questo paese fallisse.
      E visto che io non ho nessun diritto di spingere le persone a tornare, penso che nessun altro abbia il diritto di dire alle persone di abbandonare questo paese in base alla sua personale esperienze che, per quanto negativa possa essere, non è detto che sia uguale all’esperienza di altro. Conosco diverse persone che stanno lottando e ce la stanno facendo a costruirsi un futuro qui, perché togliere loro ogni speranza? Chi siamo noi per dire agli altri: vattene da qui o torna per forza? Non abbiamo la sfera di cristallo….ognuno deve fare le sue scelte in base alle sue sensazioni ed esperienze, non perché qualcuno gli dice di farlo. Dobbiamo imparare a ragionare con la nostra testa. Se la nostra esperienza ci suggerisce di andare via, di emigrare, è giusto farlo. Se invece abbiamo qualche speranza di rimanere, non è giusto soffocarla perché altri dicono che ormai il paese è finito.
      Ognuno è libero di scegliere e deve essere libero di scegliere in base al proprio giudizio e alla proprio esperienza.

      Cambiando un attimo il punto di vista, sto leggendo in questo periodo in giro per la rete blog o post di persone in Australia che invitano gli italiani a non venire in Australia perché l’Italiano medio con la sua mentalità non ce la potrebbe mai fare (sic!) oppure a consigliare caldamente a chi ha più di 40 anni con figli a carico di starsene a casa perché non ce la potrà mai fare ad emigrare in Australia. Ma chi sono queste persone per fare affermazioni del genere? Tutti devono darsi una possibilità, non importa l’età, la famiglia, la conoscenza della lingua, se uno ci vuole provare chi siamo noi per tarpargli le ali? Cadrà? Fallirà miseramente perché ha meno chance di altro più giovani e poliglotti? Forse….o forse no.
      Ripeto, secondo me ognuno deve agire secondo la propria coscienza e il proprio giudizio, informandosi il più possibile certamente ma poi scegliendo liberamente e senza pesi se rimanere qui o andarsene.

  43. Matteo ma non facevi prima a dire che eri d’accordo con me?

    Perdevi meno tempo ed evitavi di dire che ero un troll, cosa tra l’altro che potresti essere anche tu!!

    Io francamente non andrei a paragonare l’Italia a nessun paese estero, ci perderebbe in ogni caso.

    Che all’estero ci siano casi di corruzione ed altro nessuno lo mette in dubbio, il problema è che nessuno paga tutte le tasse che paghiamo noi e questo è dovuto al fatto che i nostri politici non capiscono che più tasse fai pagare e meno tasse riceverai.

    Non esiste il paese perfetto, non esisterà mai.

    Di certo l’Italia fa di tutto per essere il paese peggiore in cui vivere.

  44. Ogni caso è in buona parte a se stante, un quarantenne con figli ad esempio che vuole venire in Australia senza competenze, sarebbe in difficoltà davvero tremende qua e quindi non gli consiglierei mai di partire, finirebbe solo dalla padella alla brace.
    Se una persona è in difficoltà in Italia e ha i mezzi per farlo, ora è indubbiamente meglio per lei prendere e partire. Non è detto che poi abbia successo o che si trovi bene, ma ha esponenzialmente più possibilità che in Italia.
    Un ricercatore con buone competenze fa solo del male a se stesso e al suo futuro ora stando in Italia, dove la ricerca non è quasi finanziata e non vengono pagate nemmeno le macchine per gli esperimenti, quindi dovessi dare un consiglio ad un ragazzo simile gli direi assolutamente di cercare qualcosa all’estero dove possa esprimere al meglio il suo talento.
    Io non mi arrogo il diritto di ordinare agli altri cosa fare quindi, ma in coscenza non posso che consigliare al momento la partenza per moltissimi, ma moltissimi casi e sconsigliare il ritorno nel breve, seguendo la pura e semplice logica.

    Non esiste credo il perfetto italiano medio e tutti i commenti su come l’italiano medio sia così e cosà lasciano per me il tempo che trovano. In se anzi mi fanno spesso anche innervosire parecchio, perchè sono parte integrante di quella visione politica che ci ha spiegato come l’italia media sia purtroppo troppa marcia ormai per essere lasciata democraticamente libera.
    Comunque, da quel che posso vedere qui in Australia, gli italiani, di tutti i tipi, si sono stanziati proprio senza tanti problemi, quindi mi sa che chi scriveva quei consigli non aveva una grandissima visione della situazione.
    Avrebbe avuto molto più senso avessero spiegato come, fino a qualche settimana fa, ci fosse su la sinistra al governo australiano che di stranieri proprio non ne voleva sentire parlare (ho letto qualcosa anche sul tuo blog proprio in relazione ai visti) e quindi l’Australia non era una meta troppo sensata per puntare a trasferirvisi, ma fortunatamente ha vinto la destra e son partito.

    Concludo specificando che per me alle volte, su alcune questioni, l’esperienza o la speranza dovrebbero essere lasciate da parte prendendo in considerazione invece i dati puri e crudi. Ora come ora purtroppo, per quanto sia triste dirlo, l’Italia non ha possibilità felici nei prossimi anni, anzi, molto probabilmente va incontro ad un crollo pesante del pil ulteriore ed ad una bella soluzione alla cipro, oltre ad un prosciugamento della liquidità nel territorio. Le persone han bisogno di essere avvisate, non spronate ad investire; vanno rese coscienti dei problemi che corrono e del treno che gli sta venendo in faccia, senza che pensino sia la luce infondo al tunnel. Una volta che ne saranno coscienti, forse si informeranno con maggiore attenzione e sapranno da se cosa fare in base ad ogni singolo caso senza che sia qualcun’altro a doverglielo dire. E’ comunque anche importante capire che pure nel 92 la situazione fu abbastanza pesante, ma nel giro di un anno, slegandoci dallo sme, il paese ricominciò a crescere e lo fece per un buon quinquennio, prima di cominciare le manovre per entrare nell’euro. La nostra economia allora tirò come un treno surclassando i paesi virtuosi dalla moneta troppo forte e recuperando quanto avevamo perso con buon vantaggio… Insomma, una luce in fondo al tunnel c’è, lontana, ma c’è.

    Purtroppo comunque l’argomento è troppo vasto, troppo complesso per essere discusso così e io non ne ho neanche ormai il tempo. Ti saluto quindi con questo ultimo commento, comunque ringraziandoti per la miriade di consigli e post che metti sul tuo blog che hanno aiutato me e tanti altri nelle mie decisioni in ogni caso.

    • Matteo, guarda che che la destra qui e’ molto piu’ nazionalista della sinistra e molto piu’ pro-australiani quindi spero che la tua scelta non sia stata fondata su questo! 🙂 Inoltre le riforme sui visti che hanno comportato cambiamenti soprattutto sul visto 457 che era poi quello lavorativo sono in atto ormai da un paio di anni. Se un 5 anni fa era molto semplice sponsorizzare un lavoratore estero, ora il lavoratore deve dimostrare che non riesce a trovare sul mercato un australiano che sappia fare quel lavoro. Personalmente non sono d’accordo con quelli che invogliano gente ad andarsene dall’Italia dipingendo un quadro paradisiaco dell’estero, e ce ne sono molti te lo assicuro – soprattutto per quanto riguarda l”Australia dove secondo me le cose non sono facili per niente. Manca proprio sui blog o vari gruppi su facebook, gente obiettiva, forse perche’ tanti partono e all’inizio e’ tutto rose e fiori e poi col tempo di accorgi effettivamente di come le cose non siano poi cosi’ facili. Un’altro punto che vorrei aggiungere riguardo all’Australia che nessuno dice, e’ che se finche hai una salute di ferro e non devi andare da un medico no problems, ma appena hai un problema allora li’ si’ ti rendi conto di quanto se non hai uno stipendio decente praticamente muori (e questo lo dicono australiani) perche’ e’ un sistema sanitario fondato sul denaro e basta. Ti dico solo che la risonanza magnetica che e’ procedura necessaria in alcuni casi puo’ costare migliaia di dollari. In italia arriviamo a 60 euro? E non comincio neanche a parlare dei vari medici che ho visto completamente disinteressati a capire che cosa avessi ma pronti a scrivere ricette mediche.

  45. Oh Silvia Silvia…. non dirmi che i 60 euro della risonanza magnetica in italia sono un vanto…ti prego non farlo.

    La nostra sanità è la più cara del mondo ( se non lo capisci dimmelo che te lo spiego)
    Per quanto riguarda i medici, non so se la tua è una trollata, ma se non lo è, non è poi così diversa da quanto succede in Italia.

    All’estero il paradiso non esiste, ma per un italiano che ha vissuto tanto in italia,, andare all’estero è come andare in paradiso.

    • I 60 Euro non sono un vanto, sono la differenza tra la vita e la morte. Marco, pacatamente e senza discussioni, ti vorrei far notare la tua aggressivita’ nello scrivere messaggi che potrebbero essere scritti in maniera diversa e senza offendere nessuno. Mentre anche scrivendo una frase semplice senza spiegazioni, ti appresti a far notare che potrei non capire la stessa frase, tra l’altro fatta di soggetto, verbo e aggettivo. Non sono qui a fare discussioni, tutti abbiamo le nostre opinioni e sarebbe un gran passo avanti per noi italiani imparare a rispettarle e a “agree to disagree” come direbbero gli anglosassoni. Detto questo il paradiso di cui parli, io all’estero non l’ho mai trovato, ho sempre trovato lati positivi e negativi in tutti i paesi in cui sono stata e piu’ giro e piu’ ci sono cose che apprezzo di un paese piuttosto che dell’altro, ma ho capito che il paese perfetto non esiste ma anzi che “tutto mondo e’ paese” e alla fine la scelta del dove vivere sara’ dettata da quali sono le mie priorita’. Questa e’ la mia esperienza. Sicuramente ci saranno altri come te, che il paradiso all’estero l’anno trovato e di questo sono contenta per te. Un saluto!

  46. Cara Maga “E visto che io non ho nessun diritto di spingere le persone a tornare, penso che nessun altro abbia il diritto di dire alle persone di abbandonare questo paese in base alla sua personale esperienze che, per quanto negativa possa essere, non è detto che sia uguale all’esperienza di altro. Conosco diverse persone che stanno lottando e ce la stanno facendo a costruirsi un futuro qui, perché togliere loro ogni speranza? Chi siamo noi per dire agli altri: vattene da qui o torna per forza? Non abbiamo la sfera di cristallo….ognuno deve fare le sue scelte in base alle sue sensazioni ed esperienze, non perché qualcuno gli dice di farlo. Dobbiamo imparare a ragionare con la nostra testa. Se la nostra esperienza ci suggerisce di andare via, di emigrare, è giusto farlo. Se invece abbiamo qualche speranza di rimanere, non è giusto soffocarla perché altri dicono che ormai il paese è finito.
    Ognuno è libero di scegliere e deve essere libero di scegliere in base al proprio giudizio e alla proprio esperienza.”
    Anche se hai cambiato i toni, sono convinto che il tuo video dice: Tornate in Italia, o Rimanete in Italia, perchè all’estero potrste stare peggio di qui, e dalla mia esperienza(ovvero la tua maga) ho capito che l’Italia è la scelta migliore.
    Marco ha ragione, in italia si paga il 60-70% di tasse, che sono solo destinate a crescere. Per le ville, vacanze, squillo, conti correnti a 10 zeri di politici o industriali la classe media è sull’astrico, e quella povera oramai campa solo di elemosina.. Questa è l’italia…. Un paese di furbi e truffatori, o paghi e ti stai zitto e fai una vita di mer…. O ti comporti come gli altri, e diventa un guerra tra poveracci per le briciole, come cane-mangia-cane.. Io a breve dovrei laurearmi in ingegneria i miei amici fanno la fame a contratti a progetto con 800-1000€, all’estero lo stipendio base parte dal doppio, con possibiità reali di crescita professionale e di stipendio….
    A differenza della Maga, io consiglio per me stesso e per tutti i ragazzi/e, o uomini-donne, di provare all’estero, LA RIPARTIZIONE DELLE TASSE E’ EQUA, E LO STIPENDIO E’ GRATIFICANTE..
    Buona giornata a tutti i lettori..

  47. Matteo ha spiegato in modo chiaro l’italia.. riprendo qlc passo solo per sottolineare la nostra situazione e far capire alla Maga di non buttare fumon negli occhi come fanno i nostri dirigenti…
    QUESTO DICE MATTEO: “”..abbiamo una comunità europea guidata principalmente dai paesi del nord che trovano beneficio dalla moneta unica e non hanno il minimo interesse a farci respirare, anzi, che tra un provvedimento e l’altro continuano a chiederci sempre più sangue… Infine abbiamo una classe politica che ha fatto delle false speranze e del terrore della crisi (basate principalmente su corruzzione, evasione e la virtuosa europa che ci salverà tutti) una calamita di elettorato, permettendo che noi accettassimo per paura o speranza di rimboccarci le maniche e tornare a stare meglio tutte quelle belle politiche di austerità che ci siamo visti negli ultimi tempi….
    ….chiunque può di trovare una zona migliore all’estero ed evitarsi inutili sacrifici in Italia. Non ha senso lavorare come matti per non riuscire a mettere da parte qualcosa per il nostro futuro, poter puntare ad una casa di proprietà o ad una famiglia perchè i prezzi sono in salita e i salari in discesa… Non ha senso rimanere a battersi per un futuro migliore della nostra nazione, se questo implica poi rischiare di non poter vivere il presente… Non ha senso doversi accontentare o fare continui sacrifici, quando il nostro lavoro e le nostre capacità dovrebbero poterci garantire una vita dignitosa e molto più serena…””
    MAGA FINISCILA DI DARE QUESTE INFORMAZIONI FORVIATI PER LE MENTI LABILI,e buttare l’acqua al tuo mulino:
    QUESTO DICE la Maga””Cambiando un attimo il punto di vista, sto leggendo in questo periodo in giro per la rete blog o post di persone in Australia che invitano gli italiani a non venire in Australia perché l’Italiano medio con la sua mentalità non ce la potrebbe mai fare (sic!) oppure a consigliare caldamente a chi ha più di 40 anni con figli a carico di starsene a casa perché non ce la potrà mai fare ad emigrare in Australia.””” LA VERITA’ LA DICE MATTEO…
    Cari lettori inzio a capire i TONI di MARCO…. insitere nel prendere in giro gli italiani, con informazioni che ti consigliano di rimanere in Italia a fare i SUDDITI E GLI SCHIAVI per il SOVRANO STATO(politici-corrotti-truffatori-bachieri)

    • Andrea, Matteo, Marco fate quello che volete. Io ho riportato solo la mia esperienza e nel video si capisce bene e per fortuna tanti lo hanno inteso nel modo giusto. Liberi di andarvene via, vi auguro tanta fortuna. Io continuo a rimanere del mio parere e se mai lo cambierò sarà sulla base della mia sola esperienza e non per i commenti di qualcuno. Magari c’è chi mi sta augurando di soffrire e trovarmi di nuovo ad odiare questo paese…fatica sprecata. Ripeto io non ordino niente a nessuno, io parlo per me. Imparate a farlo anche voi, imparate a rispettare le scelte degli altri. Per il resto buona fortuna lontano da questo paese così “disastrato brutto e corrotto”. Saluti a tutti

      • ” Magari c’è chi mi sta augurando di soffrire e trovarmi di nuovo ad odiare questo paese…fatica sprecata.” non nessuno ti augura di soffrire. MA TU NON FAR SOFFRIRE LA POVERA GENTE CONSIGLIANDO DI VIVERE IN ITALIA ED ESSERE SFRUTTATI. Ti auguro tanta fortuna anche a te, perchè ce ne vorrà molta in Italia……

  48. Due anni in Australia mi hanno portato alla stessa scelta..anzi di più..ad avere la stessa identica mentalità di Angelica;..cosa che credo non tutti abbiano capito a giudicare dai vostri commenti!Eppure,giusto per tranquillizzare qualcuno che ancora non ha capito nulla,vi assicuro che c’è l’avevo fatta in Australia;avevo ottenuto (dopo solo io sò quante difficoltà di diversa natura) il tanto ricercato sponosor…alla fine ho semplicemente deciso di rifiutarlo e sono ancora convinto di aver fatto bene.Perchè?..la risposta è semplice: per la qualità della vita!..ora penserete che sono completamente matto lo sò..l’Austtralia è un paese con un’altissima qualità di vita,tra le migliori al mondo,solo non lo è per me.Essere presente nella vita delle persone a me care e condividere la mia esistenza con le persone che amo è per me molto più importante di ogni altra cosa.Volete vivere da emigrati? Benissimo,fatelo,ognuno è libero di fare le proprie scelte.Ma lasciatemi dire solo una cosa,una persona “in gamba” rimarrà tale in qualunque angolo di mondo si trovi e viceversa.Personalmente adoro viagiare,è di vitale importanza per me,però amo il mio paese,amo sentirmi a casa nei posti che conosco da una vita e resto quì,a lottare insieme ai miei amici,alla mia famiglia..e sono anche convinto di riuscirci..anzi mi stà già accadendo perchè sò chi sono e cosa voglio!E voi?..buona fortuna a tutti ragazzi e viva l’Italia,il NOSTRO paese.

  49. P.S.Molti mi chiedono com’è andata,come mi sono trovato,come si vive ecc ecc Esorto vivamente chiunque senta la necessità di partire a non perdere tempo,fatelo immediatamente,se sentite di volerlo fare non abbiate timore è la cosa più giusta del mondo!!..a me ha salvato la vita! 😉

    • Ciao Happy Star! Grazie per la tua testimonianza…meno male che come te tanti altri hanno capito…per gli altri non posso farci nulla. In bocca al lupo per la tua avventura in Italia…ah a proposito, pure a me l’Australia ha salvato la vita 😊

  50. Pessimo video, da chi sta cerci do di arrampicarsi sugli specchi, mi ricordi la volpe Che non sa arrivare all’uva e dice Che tanto e’ acerba…. se stai tanto bene in Italia perche’ continui a parlare Della Bella Australia??????? Ma non dovevi fare un sito/portale o ricordo male? Ma non dovevi scrivere un libro?
    Io mi godo sia L’australia Che L’Italia, amo entrambe ma non avrei Mai Tutto il tuo tempo di star dietro a ste cose di blog e chiacchere fini a se stesse, intervistata per cosa? E’ dal dopo guerra Che la gente fa la valigia, e a volte torna perche’ crede nella Patria, lo sapevi? Si chiamano scelte personali, non serve fare le eroine. Ma tutt questo mi sa da operatioze di MARKETING. Ti auguro di farteli I solidini allora, e di goderteli nella nebbia Lombarda.

    • Ciao Ant…se non ricordo male la volpe parla male dell’uva perché non riesce a prenderla io invece dell’Australia non solo ne parlo bene ma cerco anche di aiutare, se leggi il blog, chi vuole andarci. Ho parlato solo della mia esperienza ma vedo che ognuno ci legge quello che ci vuole leggere…ma va bene così, continuo ad essere del mio parere nonostante commenti acidi e offensivi che lasciano francamente il tempo che trovano. Tanti auguri anche te ovunque tu sia

    • chi sei te per criticare una persona che ci mette la faccia, che si presenta con nome e cognome, che ospita tutti quanti senza mai offendere??? che ascolta e risponde nonostante un lavoro ed una vita privata…ma te ant??? sei davvero incredibile…chi ha chiesto il tuo parere??? se tu ce l’hai fatta in Australia buono per te…ce l’abbiamo fatta pure noi e ben prima degli altri e non stiamo mica qui a gongolare e pavoneggiare come dei galli cedroni…che c’entrano i soldi??? il marketing??? e tutte ste cavolate???? questo blog esiste dal 2009 se non ti sei accorto..la Maga fa un servizio eccellente GRATIS a chi ha serie intenzioni di Immigrare legalmente e non sa come fare…visto che il video è pessimo a tuo parere..perché non ti fai fare una video intervista, con nome e cognome e ci racconti la tua storia…siamo impazienti di sentire il tuo percorso di vita. l’Italia è piena di saputelli come te che invece di aiutare sanno solo criticare e commentare con toni spreggievoli…sei in Australia e mi auguro che tu piossa cambiare atteggiamento, essere più tollerante, meno arrogante sennò in Oz rischi di fare una brutta fine!!!…le persone come te vengono scartate d’emblais..sia dagli italiani che dagli australiani!!!…

      • Ant la risposta e’: Perché la Maga è tanto cattiva…le piace aiutare gli altri gratis e parlare dell’Australia perché è una brutta persona. Tutto qui.

        Susy vai tranquilla tra poco scrivo un altro post simile che ci facciamo altre risate…

        Inviato da iPhone

        >

  51. Ho visto il video di Maga (prima non l’avevo visto) e ora posso commentare meglio. Io ho vissuto in Usa per 7 anni e poi ho deciso di fare una prova in Italia. Ho capito l’errore e sono tornato in Usa. Quindi sono uno di quelli che ha voluto dare all’Italia un’altra opportunita’, ho provato, ho capito che in Italia non avrei avuto futuro e schifato piu’ di prima sono tornato in Usa dove mi trovo molto bene e spero di restarci a vita. Detto questo c’e’ anche chi torna in Italia e riesce a trovare la sua dimensione, vicino ai genitori e agli amici di una vita e magari trova anche un lavoro soddisfacente. Maga sembra una di queste persone. Voi che odiate l’Italia (e avete mille giustificazioni per farlo) cosa volete da Maga? Arrivate ad offenderla e deriderla scaricando tutta la vostra rabbia e frustrazione contro di lei. Siete anche voi, sempre acidi, pessimisti, sempre a criticare il prossimo, sempre distruttivi ad aver contribuito alla rovina d’Italia. Vi dimostrate essere I soliti italiani litigiosi, uno contro l’altro. Gli altri Paesi in cui vi trovate a vivere forse sono grandi NONOSTANTE voi, perche’ li la gente e’ unita. Buona fortuna a tutti.

    • Non concordo con chi offende la Maga o la critica per la scelta che ha fatto, anteponendo gli affetti e creandosi un giusto equilibrio (possibilissimo) nel nostro Paese. E credo che fa benissimo a raccontare la sua storia come esempio positivo sia per tanti giovani che magari si sentono sconfitti ma vorrebbero restare vicini alla propria famiglia e ai propri cari, sia per tanti altri che vorrebbero partire per l’Australia anche solo per fare l’esperienza di vivere in un paese diverso ma hanno paura di “saltare”. Ma nel mio caso l’andare all’estero mi è stato utile per capire che ci sono cose che dell’Italia non posso più accettare, e che molti Italiani in Italia ormai accettano perchè si sentono rassegnati o perchè semplicemente non se ne preoccupano. Ci metterei troppo tempo ad elencarle tutte, ma credo che gli Italiani all’estero rappresentino una voce magari scomoda, che potrebbe aprire gli occhi a tanti Italiani in Italia, che ormai hanno perso la fiducia o la cultura della legalità. Questo è un articolo di Roberto Orsi, molto triste ma per me terribilmente vero, che Beppe Grillo ha ripubblicato tradotto nel suo blog anche se ha omesso i paragrafi a lui scomodi… http://blogs.lse.ac.uk/eurocrisispress/2013/10/08/the-demise-of-italy-and-the-rise-of-chaos/

  52. Io sono disoccupata e francamente dico che in Italia non c’e futuro non vedo l’ora di andarmene a me se devo essere sincera gli italiani non mi mancheranno di certo visto la mentalita’ di fregare sempre il prossimo addio paese di ladri!

  53. Io condivido la tua esperienza (andato e poi tornato) in modo similare ma non le tue conclusioni. Dire che si possa avere fortuna e trovare l’america anche in Italia invece che magari all’estero e in Australia mi sembra assolutamente condivisibile. Dire che l’Italia sia un bel posto, un paese con un grande avvenire, un’economia in boom, no. Ovvio l’australia non è il paradiso, anche là ci sono disoccupati e laureati che non trovano lavoro; di tanti che vanno là, più ancora ne tornano indietro. Però una cosa va detta: di ITALIANI che cercano di EMIGRARE in AUSTRALIA ce ne sono tanti, ma il CONTRARIO NON AVVIENE invece. Certo che si può essere felici anche qua, trovare un lavoro anche qua, trovare l’amore anche qua, fare una famiglia anche qua. Ma l’emigrazione adesso è monodirezionale e dei motivi veri dietro ci sono, non sono solo esperienze personali di individui che si trovano male nel loro paese italia.

  54. Vivo a Londra e sto tentando di entrare nel campo lavorativo che sogno.
    Utilizzo Londra come un punto di partenza, perchè questa città mi da la spinta che non ho mai trovato in Italia. Amo l’Italia e amo il fatto che da oggi in poi la posso considerare solo per le mie vacanze. E son felice così! Non tutti devono voler vivere nel proprio paese di origine! Non tutti possono amare l’Italia! inizio a pensare che tu stia peccando un po’ troppo di presunzione, perchè amare l’Italia è una scelta e non un obbligo morale verso il proprio paese. Così come odiarla. 😉

    • Ciao! guarda io non impongo di amare un paese, dico solo di rispettare chi lo ama e prova a viverci, tutto qui. Non c’è niente di male a realizzarsi all’estero come non c’è niente di male a realizzarsi nel proprio paese. Certo che, parere mio e solo mio, è triste detestare il paese di origine, e lo dico perché questo sentimento l’ho provato di persona….ma ripeto è solo un mio pensiero

  55. Chissà cosa ne pensano i siciliani che stanno lasciando la loro isola per andare in Germania, interi comuni che si svuotano a tal punto che il valore degli immobili è sceso del 30% (e nessuno compra), avrete visto tutti il video virale che ieri girava su facebook sul servizio delle iene, ma essendo nato al sud non avevo bisogno di quel servizio dato che anche la mia città in Calabria ha diecimila abitanti in meno rispetto a 10 anni fa, e non sono in vacanza…good morning 😉

  56. E’ una vera ingiustizia essere discriminati per la IMU noi Italiani nel mondo, con gli Italiani in Italia, qui non ci sono scuse. il governo a dato la facolta’ ai Comuni di decidere come fare pagare la IMU agli Italiani all’ estero, qui e’ una Babilonia per il fatto che certi Comuni hanno passato delibere facendo pagare la IMU come seconda casa, ed’ altri Comuni hanno concesso a quelli all’ estero di
    pagare le IMU come prima casa, ma scherziamo per davvero?Che mentalita’e’ questa.
    Noi Italiani all’ estero dobbiamo riunirsi per una protesta legale raccogliendo le firme di noi tutti all’ estero.
    Negli Ultimi venti anni i Governi e Partiti hanno rovinato l’ Italia, ricordatevi questo e fatte un’esame di coscienza, liberiamoci una volta per sempre di chi ha provvocato questo.
    Alle prossime elezioni il rosso lo faremo diventare verde, e’ ora di finirla di rovinare l’ Italia e tutti gli Italiani ivi inclusi quelli che si sono sacrificati cecando lavoro all’ estero

      • Antonio, io la casa in Italia non la venderei mai. Una casa in Italia è un investimento che non si deprezzerà mai. Ne conosco io di persone che vorrebbero andarci in affitto, anche solo per le vacanze…

  57. Sono Anna, laureata/specialistica in biologia e dopo aver sofferto l’ira di Dio nei diversi call center di me*** sono andata a vivere in Germania e poi in Norvegia ed è stata la scelta più felice che ho fatto in vita mia!! Stipendio degno e meritocrazia, popolo altruistico e bei paesaggi. Sono felice e in Italia ci torno solo per le vacanze.

  58. Ciao,
    ripesco questo argomento di qualche mese fa. Io non sono andato fino in Australia ma mi sono appena trasferito in Germania ad Heidelberg. La ragione ufficiale e’ l’ho fatto perche’ avevo voglia di mettermi in gioco e di affrontare una nuova esperienza pero’ se devo essere sincero l’ho fatto piu’ perche’ la realta’ in cui mi trovavo mi cominciava ad annoiare, non vedevo una gran crescita lavorativa davanti a me nell’azienda per cui lavoravo e purtroppo mi rendevo conto stavo scaldando la sedia 8 ore al giorno senza “divertirmi” neanche un po’. Aver fatto anni di studio per arrivare a 30 anni a dire….se tornassi indietro non sceglierei piu’ la strada accademica che ho terminato pochi anni fa, mi faceva stare davvero male. Pero’ ormai la bicicletta ce l’avevo e non mi restava che pedalare. Quindi ho iniziato a cercare possibilita’ alternative ed dopo qualche mese sono stato contattato da questa azienda tedesca che si occupa grosso modo delle stesse cose della mia scorsa azienda. Ma cavolo…la differenza si vede eccome!!!! Stiamo parlando di metodo di lavoro, tempi di lavoro, stile di vita…modo in cui vengono affrontati i problemi….sembra di stare in un altro mondo ed invece sono solo a 600km di distanza. Ora non si puo’ parlare di Terra Promessa perche’ son qui da poco e la Germania non e’ certo il paese perfetto, anzi ci sono problemi anche qui pero’ a Milano mi pareva di stare continuamente alla merce’ del caso….Io a Milano ho comperato casa e non la venderei mai per due motivi, la prima e’ che come ho letto poco sopra e’ un investimento e la seconda e la seconda credo sia la ragione per cui tanti italiani all’estero riempiono di critiche quelli che tornano in Italia a rifarsi una vita…ossia che tutti noi italiani all’estero sentiamo la mancanza del nostro paese e delle nostre famiglie e delle nostre cose ma quando guardiamo alla situazione Italiana pensiamo ” ma chi me lo fa fare di tornare?” Se potessi mettere da parte qualcosina e far si’ che i miei figli un giorno abbiano una vita serena in Italia…probabilmente tornerei ma non sono dell’idea che ciascuno di noi possa fare qualcosa nel suo piccolo per migliorare il proprio paese al momento. Io sono un Italiano, in Germania nonostante ormai i tempi siano cambiati, non siamo ancora visti benissimo, pero’ in comune ho avuto la residenza in 10 minuti, il conto corrente l’ho aperto in altri 10 e l’assicurazione sanitaria pure. Tutto in una mattina. In italia alla mia morosa polacca quando e’ andata a chiedere la residenza hanno chiesto il permesso di soggiorno…e parliamo di 3 anni e mezzo fa la polonia e’ entrare in UE nel 2004). In italia gli stranieri ed i non residenti devono andare tutti gli anni a richiedere il medico della mutua e la tesserina sanitaria….noi siamo andati con residenza, contratto di lavoro etc etc e ci hanno fatto i documenti per l’assegnazione del medico, peccato che la tessera sanitaria non sia mai arrivata. Per non parlare degli stipendi..come fai a dire ad un ragazzo appena laureato….”non ti preoccupare ciccio, resta in Italia e fai la tua parte per migliorare il paese e spaccati la schiena in ufficio 8 ore al giorno per 1300 euro al mese, che bastano a malapena per avere il mutuo per la casa mentre i tuoi colleghi tedeschi per fare lo stesso che fai tu ne prendono il doppio, per non parlare degli svizzeri et varia.” E non riesco sinceramente a capire come sia possibile che noi cittadini facciamo la nostra parte per l’italia quando alla fine possiamo solo sperare che salga al governo un giorno una persona con un minimo di dignita’ che rispetti la parola data e non si faccia abbagliare dai soldi facili…. Molti politici quando arrivano al governo da amministrazioni minori pensano:”Evviva ora posso stare tranquillo, da qui non mi squassa piu’ nessuno…sono arrivato” ma non si rendono conto che non e’ cosi’ e che il lavoro vero e’ appena iniziato….

  59. Ciao Maga!
    Ti ho seguito a sprazzi per molto tempo anche se credo di non aver mai commentato… ho una storia abbastanza simile alla tua. Simile per i sentimenti che ti hanno spinta a partire, per il pensare di avere fatto molta fatica per nulla (in un altro settore)… per questo (ma, devo dire, anche per la mai sopita voglia di conoscere il mondo) sono partita per l’Irlanda con un progetto di tirocinio. Anch’io ho fatto un’esperienza nel marketing e… mi è piaciuta! Adesso sono tornata e, in soldoni, vorrei fare esperienza in questo settore, perchè ho molta passione, voglia di lavorare, crescere. Sarebbe possibile avere in privato i contatti della prima agenzia con cui hai collaborato (quella nel basso Piemonte)? Ti sembrerò sfacciata, ed in effetti forse è così, ma mi faresti davvero un grande favore! Grazie ed in bocca al lupo per tutto! Spero anch’io, un giorno, di poter finalmente “respirare”, proprio come fai tu ora…

  60. Interessantissimo post, mi dispiace averlo letto solo ora.
    Io ho ottenuto una carta verde per gli stati uniti e vivo qui da quasi 3 anni; premetto che ho 25 anni ora, quindi 22 quando sono partito.
    Secondo me non c’e molto da discutere, dipende da una serie di fattori molto, molto e ancora molto personali.

    1: eta
    2: possibilita economiche alle spalle
    3: family oriented or money/business oriented.
    4: single o con famiglia

    Io vivo in Texas, posto che ha avuto un boom economico grandissimo negli ultimi 3 anni, eppure non mi sento felice e mi manca casa.
    Il fatto di essere lontano da famiglia e amici dopo un po e’ molto pesante ed e un tarlo che ti resta sempre in testa; qui si fanno soldi se hai conoscenze o una buona istruzione (davvero buona perche la concorrenza e spietata)…ma per il resto la vita non e rosa e fiori come la immaginate se non avete mai vissuto fuori dal vostro piccolo comune.

    Menefreghismo, politici corrotti, burocrazia opinabile ecc sono in ogni paese.

    Se tiro le somme io tornerei in Italia, magari in Europa se proprio la situazione e grigia grigia… Per tutti quelli che non hanno mai tentato: “Non sprecate tempo a odiare chi dicedi voler tornare, fate la valigia e partite, mettetevi in gioco, provate sulla vostra pelle tutte le emozioni, sorrisi e lacrime che una cosa del genere comporta… poi, se decidete di restare, potrete parlare!”

    Y’all have a good one!
    David

  61. Ho letto i commenti e ascoltato cio’ che dice questa ragazza.Sono abbastanza d’accordo,anzi,io dico che la cosa che fa piu’ male è il fatto che l’Italia,potrebbe essere il miglior paese del mondo! e lo penso davvero..il problema,non è l’Italia,ma gli Italiani! ma come potete pretendere che le cose cambino?io provo ad informare amici e conoscenti,mando volantini informativi sulla truffa dell’UE e dell’Euro,ma spesso non mi risponde nessuno,qualcuno si incazza li’ per li’ e poi non fa niente..siamo troppo presi da tenerci ben stretti quel poco che abbiamo,troppo stressati,troppo menefreghisti,troppo furbi,ecco perchè si sta male in Italia..non siamo uniti;però quando ci sono i mondiali di calcio,tutti che fanno i patrioti! dobbiamo cambiare mentalita’ è vero,ritrovare i veri valori;ma non sara’ facile..io sono cambiato e vi posso dire che è stata durissima..io lo fatto,ma non so quanti lo abbiano fatto o quanti lo vogliano fare..

  62. Cara bloggista,non so come chiamarLa,dato che di maga di Oz ha ben poco(da quanto ho capito hai fatto solo 1anno in Oz). Da quanto hai scritto, mi dai dell’impressione di chi non ce l’ha fatta in Australia ed é tornata,e si é adattata. Correggimi se sbaglio. Ma da qui a far capire che in Italia si sta bene,la strada é lunga. Siamo da TERZO MONDO,te ne accorgi dai treni di Melbourne che sono in orario,e dalle strade di Hanoi che sono meno pericolose di quelle di Bari. Detto questo,son felice per te,ti auguro il meglio, ma l’Australia é nettamente superiore all’Italia come qualita della vita,stipendi ,health & fitness,burocrazia,tasse,nonostante la cucina sia pietosa.
    Uno che ama troppo l’Italia,ma spera di farcela e rimanere qui. Saluti.

  63. Alcune considerazioni semplici, semplici sull’articolo.
    La tua terra e’ sempre la tua terra e ti manca, questo e’ innegabile. Ma se devi andartene perche’ ti ha negato un lavoro, un futuro, e oggi capita a molti, come e’ capitato al sottoscritto, con essa si instaura un rapporto di amore ed odio. Questo pero’ non mi porta a denigrare chi ci vive, e riesce a farcela, e credo che dovrebbe essere valido anche l’opposto. L’esperienza mi porta a dire che il paradiso non esiste su questa terra e che non dobbiamo pensare di essere gli artefici del nostro destino, che la nostra vita sara’ come noi vogliamo: si! Noi lottiammo perche’ cosi’ avvenga, almeno alcuni di noi lottano perche’ cosi’ avvenga, ma mille fattori imponderabili possono influenzare tutto quello che tu stai facendo per cui sinceramente, devo dire che del domani non c’e’ certezza. Troppe volte elementi a me esterni hanno modificato in modo radicale la mia vita: l’incontro con una persona sconosciuta in un luogo lontano dal mio paese che sarebbe diventata non solo la mia compagna, ma avrebbe determinato un cambiamento epocale, con una vita in un altro paese dove mai avrei pensato di vivere, un lavoro per il quale non ho mai studiato rendendo cosi’ se non inutili, sicuramente poco attinenti decine di anni di studi fatti pensando di plasmare un futuro che mai e’ arrivato. E gli avvenimenti che hanno modificato radicalmente la mia vita spezzandola in tre tronconi ben definiti, sempre accaduti violentemente, senza preavviso: pochi secondi e la tua vita non era piu’ la stessa.
    Per quanto riguarda poi la cittadinanza talvolta poi, non e’ cosi’ semplice come tu dici, a volte per rimanere in un paese senza problemi ti conviene chiedere la cittadinanza di quel paese dopo un periodo trascorso con il permesso di soggiorno, e questo paese puo’ richiedere che tu rinunci alla tua cittadinanza: questi paesi esistono, e non sono cosi’ lontani dall’Europa! Anzi uno e’ anche europeo (non UE). E poi c’e’ anche un certo risentimento verso il tuo paese per cose che veramente sono inspiegabili: perche’ se ti iscrivi all’AIRE e’ cosi’ difficile fare un’ assicurazione in Italia per la tua auto italiana? Perche’ non ti aprono un c/c con cui on line puoi fare i famosi F24 per pagare ste benedette tasse? Perche’ pagare la TV se non la posso vedere solo perche’ ho una casa paterna in Italia? Perche’ l’ENEL non eccetta carte di credito del paese dove vivo pur essendo una carta Unicredit? Perche’ le varie utenze non accettando queste carte di credito mi costringono a pagare 20 30 euro ogni volta per fare bonifici internazionali? E avanti cosi! Si capisce allora, che di fronte non hai piu’ il tuo amato paese, ma una burocrazia che ti ha dichiarato guerra, e questo fa male, credimi.

  64. Io vivo in Canada da 15 mesi col mio compagno canadese e non so se adesso dirò qualcosa di negativo perchè sto passando un brutto periodo o cosa, ma in generale la mia esperienza non è per niente positiva… periodo nero o meno.
    Per farla breve: ho sofferto di più in un anno che sono qui che non in 20 anni in Italia. Adesso per carità, il Canada ha una qualità di vita migliore, ci sono stipendi più alti, possibilità per ognuno di noi di trovare un lavoro, maggiori aiuti dallo stato, migliore giustizia, maggior sicurezza, ecc. ma la domanda è: Perchè devo scegliere di vivere in un posto che NON mi piace, dove NON mi sento la benvenuta, dove certa gente mi guarda male o non mi parla perchè non sono francese (abito in Québec) solo perchè si fanno più soldi e, parlando di qualità della vita/possibilità si sta “meglio”??
    Alla fine non l’ho scelto io il Canada, non è mai e dico MAI, stato il mio sogno andare in un paese dove per 6 mesi si è ricoperti da 60 cm di neve, dove c’è freddo, dove c’è buio alle 3.30-4.00 di pomeriggio, dove si va da 5 gradi un giorno a -27 l’altro… ho deciso di andarci unicamente per stare col mio ragazzo che aveva già un appartamento e un lavoro (al tempo, vorrei precisare…), tutto qui… non per cercare fortuna o altro… mi sono vista “costretta” se volevo stare con lui.
    Ma visto che anche qui non è che sia il paradiso terrestre, anzi certe cose mi hanno scioccata (la tv si paga CARA ogni mese perchè devi per forza avere o l’abbonamento al cavo o al satellite, internet non ne parliamo, con tariffe esorbitanti per non averlo nemmeno illimitato, per i piani telefonici siamo sulla stessa barca, specialmente se hai anche internet, in Québec ci sono DUE tasse, non una, su tutto quello che compri o guadagni, e come carenza di prodotti alimentari lasciamo perdere…) e anche qui ci sono politici corrotti, disoccupazione, e chi più ne ha più ne metta, che senso ha rimanere?
    Tra l’altro, e poi chiudo il discorso, i processi di immigrazione anche solo per la Family Class (parenti, coniugi, ecc.) che dovrebbe essere la più facile e breve, sono COSE DA PAZZI… se opti per la “Common-law sponsorship” (quella per le coppie di fatto) sei costretto a rimanere qui come turista, senza poter fare una beata m****** dalla mattina alla sera, non puoi contribuire alle spese familiari perchè non puoi lavorare, diventi solo un peso per il tuo sponsor (compagno/a, marito, moglie, ecc.) fai fatica a pagare le bollette, l’affitto o il mutuo, la macchina, ti fai solo un sacco di debiti e in più il tuo sponsor è responsabile del tuo mantenimento per altri due anni dopo che sei diventato residente permanente, il che significa che se fallisce o viene licenziato non può chiedere aiuti allo stato, sia per il lavoro, sia che per qualsiasi altra cosa. Alla faccia eh!
    E i costi? Scordatevi qualsiasi altra cosa, a meno che non abbiate un buon lavoro o un posto fisso da anni, lasciate stare ve lo dico io. Solo per il plico da scaricare sul sito del governo canadese ti fanno pagare attorno ai 1100$ come tassa, in più devi trovarti il notaio che ti firmi la carta per provare il common-law, un traduttore certificato che traduca tutti i tuoi documenti, devi richiedere il certificato di buona condotta dalla polizia in Italia, e devi farti tutte le tue belle visite mediche, e se hai un’assicurazione devi pagare una quota fissa ogni mese e se no ti arrangi e paghi un medico fior di quattrini visto che sei turista e la sanità è gratuita solo per i residenti.
    Tutto questo naturalmente a spese tue, non puoi chiedere aiuti e per l’Italia i tempi di elaborazione della richiesta sono di 18 mesi, quindi un altro anno e passa senza fare nulla.
    Da non tralasciare il fatto che puoi anche venire rifiutato, ebbene sì cari signori… perchè se all’intervista, l’ultimo step prima della decisione finale, decidono che secondo loro il vostro matrimonio non ha fondamento o la vostra relazione non è seria, dopo che magari avete speso degli anni assieme con prove annesse, possono dirti anche ciao, arrivederci e torna la prossima volta e cerca di essere più convincente = rimandare tutto e ricominciare da capo un’altra volta.
    Ecco, questo è quello a cui stiamo andando in contro io e il mio ragazzo, e tutto per cosa? Per vivere in un posto che manco ci piace… e allora, ne vale davvero la pena?
    In Italia, al limite, ho persone che possono starmi vicine, che mi hanno sempre dato una mano anche dopo che me ne sono andata, persone che mi vogliono bene, un bel clima, dei bei posti da visitare e buona cucina… e non ci sono motivazioni più grandi di queste a farti andare avanti anche quando vivi in un paese con dei forti problemi, ve lo assicuro.
    Quindi state attenti, riflettete bene prima di andare via e pensare di restare all’estero per sempre, perchè stare lontani dal vostro paese e dai vostri cari, anche solo per un po’ di mesi, può cambiare davvero il modo in cui vedete la vita in generale, ma anche come la pensate sul vostro paese di origine. Meglio perdere un mese o un anno a pensare se davvero il posto fa per voi e decidere di tornare eventualmente, che perdere una vita intera in un posto dove state solo perchè è più conveniente, ma siete pieni di malinconia e rimorsi. Tanti saluti.

  65. Ciao sono Viktor ho 42 anni è ho deciso di voler emigrare in Australia come posso riuscirci?Ho lavorato nel settore edile per 25 anni anche come libero proffesionista e so usare tutti i mezzi dopera dei cantieri come ruspe,scavatori e altri mezzi dopera. Me la cavo con tre lingue Italiano,Albanese e Greco.

  66. In Italia si sta benissimo, se vi piace pagare una marea di tasse per una sanità catastrofica, strade disastrate, mondezza onvunque, trasporto pubblico da paese del terzo mondo e compagnia bella, allora state bene dove state…io personalmente sono stufo, me ne vado nel 2016 e tanti saluti…avrò tempo per pentirmi…speriamo ci metta tanto…

  67. Dice vergogna agli esperti che dicono hai giovani di partire per l’estero?
    Ma, lei non è andata all’estero?Non si doveva vergognare pure lei.
    Mi hanno rotto i coglioni queste persone che prima vanno all’estero è poi hanno nostalgia?
    Ma, stai zitta è fatti la tua vita in Italia. Appena finisce per strada poi lo vediamo se si vive bene in Italia.

  68. Io avrei detto invece: Andate all’estero per fare esperienza è se diventate imprenditori tornate in Italia è aiutate chi non ha lavoro.Io ho intenzione di fare cosi. In oltre sono Italiano. Ma, senza lavoro come faccio a cambiare le cose?

    • Ciao Michele, scusa se rispondo solo adesso ma come da mio ultimo post questo ultimo anno è stato particolarmente intenso. Capisco il tuo sfogo, non ti devi scusare. Io vorrei che le cose cambiassero in Italia tanto quanto lo vuoi tu, ma se i giovani scappano e non tornano, chi ci pensa qui a cambiare le cose? I vecchi politici? Perché rimarranno solo loro alla fine….

  69. Io dico che per farcela “e pure bene” in Italia, non basta prendere atto della situazione e armarsi di coraggio e olio di gomito.
    Infatti l’elemento chiave in tutto ció non é nessuna di queste tanto decantate virtù.
    L’elemento chiave é la fortuna, si maga, proprio la fortuna, quella cosa silente che fa credere che ti sia andata bene solo perché sei una “persona virtuosa”. La verità é che tanta gente ci ha provato e riprovato, rimettendosi in gioco e con alle spalle le tue stesse “virtù”, per poi sbattere la faccia in un muro per l’ennesima volta; e sai perché? Perché nonostante l’impegno e la flessibilità, questa gente non ha avuto la stessa FORTUNA che hai avuto tu. Quindi sentirsi dire “io ce l’ho fatta perché ho voluto e mi sono messa in gioco più di voi” – questo é il succo di quello che dici te – un po’ fa girare le scatole, per usare un eufemismo. Oltre che far insorgere un certo senso di ingiustizia per non aver avuto la tua stessa FORTUNA. Adesso capisci maga, il perché di quei commenti tanto amareggiati?

    • Ciao Rhenius, rispondo adesso dopo un lungo letargo. Se leggi il mio ultimo post ne capisci il motivo 🙂
      Hai sicuramente ragione, sono stata molto fortunata, non poco. Però se mi guardo indietro ho come la sensazione che un po’ quella fortuna me la sia guadagnata, perché credimi non è stato tutto rose e fiori, sorrisi e abbracci. Ho avuto tanti momenti bui, tanti momenti di disperazione e di pianto, anche sola, laggiù in Australia o qui in Italia. Ma ho cercato alla fine di tirare fuori le cose positive ed essere positiva, perché ero stufa di lamentarmi e piangermi addosso. La fortuna aiuta Rhenius. Ma va anche aiutata. Sai com’è il detto no?

  70. LOL….ma col kaiser che torno in Italia….da anni vivo in Canada, e non vado in Italia nemmeno per le vacanze pedditte……e gli Italiani in Working Holiday VISA li evito come la peste…

  71. Cara Maga di Oz,
    scusa se mi affaccio in modo così invadente alla porta della tua vita, ma credimi: non lo farei se non fossi convita che questo post potrebbe aiutarmi.
    Non desidero rendere pubblica la mia situazione in questo modo, perciò vorrei gentilmente chiederti se te la sentissi di riscrivermi in privato.
    Il mio indirizzo email è mariaelenaros@outlook.com
    Mi farebbe davvero molto piacere.
    Grazie. 🙂

  72. Brava! MA sinceramente io mi preoccupo non tanto per coloro che sono all’ Estero, di cui, non me ne può fregar di meno di cosa dicono e della loro sorte, ma della gentaglia che non fa altro che criticare e sputare su tutto quello che è italiano e si TROVA QUI IN ITALIA.
    Il vero fenomeno da baraccone sono loro, il loro continuo lamentarsi, il loro continuo sputare su un paese che con difetti (che trovi ovunque), è comunque un paese INVIDIATO DA TUTTO IL MONDO.

    Il nostro guaio, cara la mia autrice, è che noi a differenza di altri siamo troppo chiusi. Viaggiamo poco, leggiamo poco, non parliamo inglese.
    Questi 3 difetti importantissimi, ti vietano di comunicare con altri, quindi l’italiano non ha una cognizione di come gli altri paese vedono l’ Italia. Ne di come sono gli altri paese rispetto all’ Italia.
    Tutto qui, diversamente capirebbero che la politica fa schifo anche in Inghilterra, che i ladri ci sono anche li, che le porcate LE FANNO ANCHE IN GERMANIA (basti vedere la truffa delle wolksvagen).
    Solo che a differenza di noi, loro capiscono il valore del “marketing” e di nascondere la polvere sotto il tappero.

    • SALVE, GRAZIE DI QUESTO SITO RICCO DI INFO E MI RIPROMETTO DI LEGGERE TUTTO IL SUO SITO CARA SIGNORA, E MI PERMETTO SOLO DI COMMENTARE LADDOVE TANTI ANCHE QUI COMMENTANO A SPROPOSITO CRITICANDO CHI CRITICA L’ITALIA: VOI TUTTI SBAGLIATE DI GROSSO. NON C’E’ NULLA DI PIU’ IMPORTANTE IN UN PAESE SANO E DEMOCRATICO CHE IL CONTRIBUTO DI GENTE CHE E’ INSODDISFATTA, INFELICE, INSOFFERENTE, STUFA, CAPACE DI AVERE LE ENERGIE PER METTERE IN LUCE, PORTARE ALL’ATTENZIONE DEGLI ALTRI LE COSE CHE NON VANNO BENE IN ITALIA. NON E’ VERO CHE TALI COSE LE SAPPIAMO TUTTI E CHE E’ INUTILE CONTINUARE A SPUTARE SULL’ITALIA, AL CONTRARIO E’ FONDAMENTALE CHE CI SIA LAMENTELA, INDIGNAZIONE, RIVOLTA. IL PROBLEMA NON E’ , CHE CE N’E’ TROPPA, AL CONTRARIO IL PROBLEMA E’ CHE CE N’E’ TROPPO POCA, E QUELLA POCA CHE C’E’ VIENE MESSA A TACERE DALLA GENTE CHE VUOLE INDEBOLIRE LA PROTESTA, ANZICHE’ AMPLIFICARLA. L’ITALIA E’ UN PAESE MESSO MALISSIMO E PROPRIO LA MANCANZA DI UNO ZOCCOLO DURO CAPACE DI INCIDERE SULLA POLITICA IMPEDISCE DI PORRE RIMEDIO AI PROBLEMI. QUANDO MOLTA GENTE SI LAMENTA CHE I DEPUTATI GUADAGNANO TROPPO E DOVREBBERO AVERE UNO STIPENDIO NORMALE DI MASSIMO 2500 EURO EL MESE, IL MOTIVO PER IL QUALE CIO’ NON VIENE FATTO E’ CHE NON CI SONO ABBASTANZA ITALIANI CON LE PALLE CAPACI DI FAR SENTIRE LA LORO VOCE, E QUEI POCHI CHE CI PROVANO SI TROVANO DI FRONTE UN SACCO DI GENTE CHE ANZICHE’ UNIRSI AL CORO E PIGLIARE A CALCI NEL SEDERE I DEPUTATI SCHIFOSAMENTE SOVRA-PAGATI DITE: BASTA LAMENTARSI, NON SERVE A NIENTE, STATE ZITTI, EMIGRATE E LASCIATE CHE L’ITALIANO MEDIO STIA SERENO. EBBENE IO PREGO OGNI NOTTE CHE QUEI POCHI ITALIANI CHE ANCORA HANNO UN PO’ DI ENERGIE PER RIBELLARSI NONOSTANTE SIANO OSTACOLATI DALLA GENTE IN ERRORE, IO PREGO OGNI NOTTE CHE TROVINO LE FORZE PER RACCOGLIERE PIU CONSENSI E ROMPERE LE SCATOLE ALL’ITALIANO MEDIO E NON FARVI PIU DORMIRE UNA SOLA NOTTE SERENI FINO A QUANDO NON SI COMINCIA A RIMETTERE ORDINE IN QUESTO PAESE ALLO SBANDO. PERCIO’ SE C’E’ UNA COSA VERAMENTE NAUSEANTE E DEGRADANTE IN QUESTO PAESE, NON SONO TUTTI QUEI SANT’UOMINI CHE SI LAMENTANO, BENSI’ TUTTI QUEI SOGGETTI, E ANCHE TRA I COMMENTI CHE QUI SI LEGGONO NE EMERGONO TANTI, CHE NON HANNO CAPITO NIENTE DELLA VITA, NON HANNO LA BENCHE’ MINIMA IDEA DI COSA VOGLIA DIRE FAR MARCIARE IN MODO DECENTE UNA SOCIETA’, SONO TUTTA GENTE CHE PENSA SOLO AI FATTI SUOI, CHE SE LE STRADE SONO PIENE DI BUCHE DICONO: VABBE’ DAI IO MI COMPRO IL SUV COSI’ LE BUCHE NON LE SENTO. E’ TUTTA QUESTA GENTE LA ROVINA DEL NOSTRO PAESE, GENTE CHE SOSTIENE CHE CHI CRITICA E’ UN DEBOLE CHE SA SOLO PROTESTARE QUANDO IN REALTA’ E’ VERO ESATTAMENTE IL CONTRARIO: TUTTA QUESTA GENTE NON E’ NEPPURE CAPACE DI INDIGNARSI, E USANO LA SCUSA DEL “INDIGNARSI NON SERVE A NIENTE” PER NON FARE UN BENEAMATO NULLA. QUESTI SONO I VERI FANNULLONI, NON CHI SI LAMENTA. PURTROPPO CHI SI LAMENTA CI PROVA A RIBELLARSI, A CAMBIARE LE COSE, MA INCONTRA QUESTI DEBOLI CHE GLI DICONO:” STAI ZITTO, NON TI LAMENTARE” E SI GIRANO DALL’ALTRA PARTE RENDENDO QUESTO PAESE LA DISCARICA CHE OGGI L’ITALIA E’ DIVENTATA. SE L’ITALIA E’ OGGI UNA DISCARICA QUINDI LA COLPA E’ TUTTA LORO E NON DI CHI SI LAMENTA. PER CUI SE C’E’ QUALCUNO CHE DEVE IMPARARE A STARE ZITTO PERCHE’ HA LA LINGUA TROPPO LUNGA, QUESTI SONO PROPRIO TUTTI QUELLI CHE CERCANO DI AZZITTIRE LE LAMENTELE E CHE RIVENDICANO IL DIRITTO DI VIVERE IN UN PAESE DOVE NESSUNO SI LAMENTA. QUESTO DIRITTO NON ESISTE, NON E’ UN DIRITTO, E’ SOLO UNA INGIUSTIZIA, E’ SBAGLIATO CONCETTUALMENTE E SOPRATTUTTO E’ LA VIA VERSO IL BARATRO. IN QUALUNQUE RISTORANTE ITALIANO OGGI, L’ITALIANO MEDIO VA A MANGIARE, IL CAMERIERE E’ MALEDUCATO, IN CUCINA PIGLIA A CALCI LA COTOLETTA CHE GLI E’ CADUTA DAL PIATTO, E NESSUNO DICE NIENTE, PERCHE’ “DAI BASTA LAMENTARSI, NON FACCIAMO CASINO, NON LITIGHIAMO CON TUTTI, PER QUIETO VIVERE, STAI BUONO DAI, VAI PER LA TUA STRADA….” … E COSI’ I RISTORANTI ITALIANI FANNO SEMPRE PIU’ SCHIFO, MENTRE IN GERMANIA, DOVE NEPPURE SANNO CUCINARE, SI MANGIA MEGLIO PERCHE’ NON APPENA IL CAMERIERE FA IL FURBO, ECCO CHE MOLTO SERIAMENTE IL CLIENTE A FINE CENA VA A PAGARE IL CONTO DAL TITOLARE E COSA FA SOTTO VOCE? SI LAMENTA! SI LAMENTA E FA PRESENTE CHE IL CAMERIERE ERA SCORTESE E CHE CIO’ E’ INACCETTABILE. IL TITOLARE CACCIA VIA A PEDATE IL CAMERIERE E VA AVANTI COSI’ FINCHE’ UN CAMERIERE DECENTE NON VIENE FINALMENTE ASSUNTO. E’ IL MODO DISTORTO, INGIUSTO, CATTIVO VERSO IL BENESSERE SOCIALE, DELL’ITALIANO MEDIO CHE DISTRUGGE IL NOSTRO PAESE. UN ITALIANO MEDIO CHE E’ CONVINTISSIMO DI SAPERE COSA E’ GIUSTO, E INVECE HA DELLE GRAVI CARENZE INTELLETTUALI PROPRIO RIGUARDO ALLE QUESTIONI ETICHE E MORALI. IN REALTA’ HA LA TESTA PIENA DI PRINCIPI SBAGLIATI, CHE DI GIUSTO NON HANNO NULLA. CREDE DI ESSERE PIU’ SENSIBILE, PIU’ UMANO, PIU’ BUONO, E IN REALTA’ CONTRIBUISCE CON OGNI SUA AZIONE A RENDERE LA SOCIETA’ IN CUI E’ IMMERSO UN INFERNO INGIUSTO, SCORRETTO, INEFFICIENTE ED INEFFICACE. ……CHI NON CE LA FA PIU’ ED EMIGRA VA MOLTO RISPETTATO PERCHE’ E’ UNA VITTIMA DI UN POPOLO INCAPACE, SI VEDE COSTRETTO PER SFINIMENTO A CERCARE UNA NUOVA PATRIA, CON TUTTE LE DIFFICOLTA’ PRATICHE DEL CASO. VA ALL’ESTERO DOVE GLI ITALIANI NON SONO AFFATTO BEN ACCOLTI COME LA PROPAGANDA ITALIOTA VUOL FAR CREDERE QUANDO TI DICONO CHE ALL’ESTERO TUTTI CI ADORANO PERCHE’ SIAMO LA FERRARI, IL PARMIGIANO, ARMANI E SIMPATICISSSIMI…. BALLE.. AVERE IL PASSAPORTO ITALIANO E’ UN PESANTE MARCHIO DI INFAMIA ALL’ESTERO, LA REPUTAZIONE DI CASINISTA, PRESSAPOCHISTA, POCO SERIO, NON PROFESSIONALE, INAFFIDABILE, ETICAMENTE DISCUTIBILE, E’ UNA DIFFIDENZA DURISSIMA DA ABBATTERE E ANCHE DI QUESTO VA INCOLPATO IL POPOLO ITALIOTA. PER CUI NON C’E’ PROPRIO NULLA DI CHE BACIARE IL PASSAPORTO TRICOLORE CARI MIEI APOLOGETI DEL BELPAESE. EMIGRARE COL PASSAPORTO ITALIOTA E’ TUTTO IN SALITA, PROPRIO COME RESTARE IN UNA ITALIA ALLO SFASCIO, E QUINDI E’ GIUSTO E SACROSANTO ESSERE ESACERBATI PER LA VITA COMPLICATA CHE IN ENTRAMBI I CASI CI ASPETTA. E’ CHIARO CHE CHI EMIGRA AVREBBE TUTTO L’INTERESSE E IL VANTAGGIO A RESTARE A CASUCCIA SUA, MA I CASINI GLIELI HANNO CREATI TUTTI QUELLI CHE C’HA INTORNO, I QUALI DOPO AVERGLI CREATO I CASINI CHE LO SPINGONO AD EMIGRARE, GLI ROMPONO PURE LE SCATOLE DICENDOGLI DI ANDARSENE SENZA LAMENTARSI. E LO CHIAMANO VIGLIACCO PERCHE’ DICONO CHE “LUI SCAPPA ANZICHE’ RESTARE IN ITALIA A LOTTARE CON LORO PER CAMBIARE LE COSE”. PECCATO CHE INVECE SIANO PROPRIO LORO LA CAUSA PER CUI LE COSE VANNO MALE, E SONO PROPRIO LORO LA CAUSA PER LA QUALE LE COSE NON SI CAMBIANO AFFATTO MA ANZI PEGGIORANO, TUTTI QUESTI APOLOGETI DELL’ITALIA SONO PROPRIO QUELLI CHE CREANO I PROBLEMI, E CHE DOPO AVERLI CREATI DI CERTO NON FANNO NIENTE PER PORVI RIMEDIO. SE TUTTI GLI ITALIANI CHE OGGI RISIEDONO ALL’ESTERO, PARE CHE SIANO 40 MILIONI CONSIDERANDO LA SECONDA GENERAZIONE, DOMANI INVADESSERO L’ITALIA E PIGLIASSERO A CALCIONI NEL SEDERE I 60 MILIONI CHE CI ABITANO, IO SONO ULTRA SICURO CHE NEL GIRO DI QUALCHE ANNO L’ITALIA CON 100 MILIONI DI ABITANTI SAREBBE UN POSTO NUOVO, DECENTE. IL PROBLEMA PERCIO’ IN CONCLUSIONE SONO QUELLI CHE RESTANO. UN ESEMPIO QUALUNQUE? VOI CHE RESTATE DOVETE PIANTARLA DI COMPRARE IL FUORISTRADA SOLO PER QUESTIONI DI STATUS, NON ANDATE MAI FUORI STRADA, MA PER DEFICIENTI RAGIONI DI STATUS VOI COMPRATE DEI CASSONI CHE INQUINANO E CONSUMANO COME UN CAMION, CHE HANNO SPAZI D’ARRESTO BEN PIU’ LUNGHI DELLE ALTRE AUTO, CHE SE INVESTITE QUALCUNO TUTTI I TEST HANNO DIMOSTRATO CHE LO AMMAZZATE MOLTO PIU FACILMENTE PERCHE IL FUORISTRADA HA IL FRONTALE MOLTO PIU ALTO CHE IMPEDISCE AL PEDONE DI RUZZOLARE SOPRA LA VETTURA, MA A VOI DI TUTTO QUESTO NON FREGA UN BENEAMATO NIENTE, PERCHE’ VI IMPORTA SOLO DI APPARIRE BENESTANTI: COSA C’E’ DI PIU’ STUPIDO DI UNA SIGNORA CINQUANTENNE CHE VA AL SUPERMERCATO A COMPRARE IL PANE CON UN FUORISTRADA? MA VERGOGNATEVI… A DISTRUGGERE UN PAESE E RENDERLO UN POSTACCIO NON CI VUOLE POI COSI’ TANTO SANTO CIELO…. VOI RINGRAZIATE IL CIELO CHE IN ITALIA NON ESISTE UNA LEGGE SUL DECORO URBANO, CHE ALTRIMENTI META’ DELLE VOSTRE CASE VE LE FAREBBERO RIFARE DA NUOVE UN PO’ PIU’ PRESENTABILI. NON SAPETE NEMMENO CHE I FUORISTRADA A CAUSA DELLE RUOTE PIU GROSSE E CON SCOLPITURA PIU PROFONDA, E A CAUSA DEL LORO PESO MOLTO MAGGIORE, SONO LA CAUSA E NON LA CURA PER LE STRADE DISSESTATE. NON VI FREGA NULLA DI DISTRUGGERE LE STRADE, NON VI INTERESSA INFORMARVI, VI INTERESSA SOLO APPARIRE BENESTATI. TUTTA QUESTA INCOSCIENZA, TUTTA QUESTA STUIPIDITA’ A LIVELLO SOCIALE SI PAGA , HA UN PREZZO SOCIALE ELEVATISSIMO. BUTTARE I SACCHI DI IMMONDIZIA NELLE PIAZZUOLE DI SOSTA DELLE SUPERSTRADE HA UN COSTO SOCIALE DI RACCOLTA ELEVATISSIMO (PERCHE IL CAMION DELLA SPAZZATURA DEVE FARSI TUTTO IL TRATTO EXTRAURBANO PER RACCOGLIERE I TUOI SACCHI) , COSTI CHE TI RITROVI NELLE TASSE CHE TU DEVI PAGARE, LO VUOI CAPIRE? NO. FARE IL BUONISTA CHE DICE CHE E’ GIUSTO ACCOGLIERE TUTTI I MIGRANTI DA TUTTO IL MONDO A BRACCIA APERTE COMPORTA CHE QUANDO QUESTA VOCE ARRIVA IN AFRICA, MILIONI DI PERSONE SI METTONO IN MARCIA E SUI BARCONI SCASSATI PER ARRIVARE IN ITALIA E POI AFFONDANO NELLE MAREGGIATE E TU CHE TI CREDI BUONO SEI LA CAUSA DELLA LORO MORTE TRA LE ONDE ALTE DI NOTTE. SE STAVI ZITTO, SE NON ANDAVI IN GIRO A GRIDARE VIVA L’ACCOGLIENZA, PER LA QUALE TRA L’ALTRO TU SAI BENE CHE LO STATO ITALIANO FALLITO INDEBITATO PIENO DI DISOCCUPATI NON HA LE RISORSE PER FAR FARE LA BELLA VITA DEL PROFUGO A MILIONI DI AFRICANI, E INVECE DI FARE LO SPLENDIDO CON SOLDI PUBBLICI CHE NON HAI STAVI ZITTO, LA GENTE DI LA’ DEL MARE NON SI FA CONVINCERE A SALTARE SU DELLE BAGNAROLE SCASSATE PER CREPARE TRA LE ONDE ALTE, TU BUONISTA DI SINISTRA LI HAI FATTI CREPARE. MENTRE CHI GLI DICE DI STARE A CASA O DI EMIGRARE NEI PAESI ARABI RICCHI A LORO VICINI GEOGRAFICAMENTE, CULTURALMENTE ED ETNICAMENTE GLI SALVA LA VITA, LO VUOI CAPIRE? TU ITALIANO INCAPACE DI RAGIONARE SECONDO PRINCIPI SANI , CHE SEI ASSOLUTAMENTE CONTRO LA TORTURA DEL TERRORISTA ABDESLAM DOPO CHE HA PARTECIPATO E ORGANIZZATO AGLI ATTENTATI DI PARIGI DOVE SONO MORTE 130 PERSONE E CENTINAIA DI MUTILATI, CHE PER LE TUE IDEE BUONISTE NON GLI VIENE TOCCATO UN CAPELLO MENTRE 4 GIORNI DOPO IL SUO ARRESTO I SUOI COMPLICI (DI CUI E’ PROVATO CHE LI CONOSCEVA BENISSIMO ESSENDOCI LE SUE IMPRONTE NELLA LORO CASA) COMODAMENTE CHIAMANO UN TAXI DA CASA LORO E VANNO ALL’AEROPORTO AD AMMAZZARE 30 PERSONE E MUTILARNE 200, VITE SPEZZATE CHE POTEVANO ESSERE SALVATE FACENDO PARLARE ABDESLAM NEI 4 GIORNI TRA IL 18 MARZO 2016 E IL 22 MARZO 2016. NON C’E’ NULLA DI GIUSTO PER PRINCIPIO NEL SALVAGUARDARE LA INCOLUMITA’ TOTALE DI UN TERRORISTA STRAGISTA A DISCAPITO DELLA VITA DI CENTINAIA DI PERSONE, BAMBINI , DONNE E POI TUTTI I LORO PARENTI DISTRUTTI PER SEMPRE, QUESTA NON E’ BONTA’, NON E’ GIUSTIZIA, NON E’ ESSERE MIGLIORI DEI BARBARI TERRORISTI, QUESTO E’ SOLO ESSERE PERSONE INCAPACI DI RAGIONARE SECONDO PRINCIPI ETICI CORRETTI. ABDESLAM SI E’ MESSO LUI NELLA SITUAZIONE DI RISCHIO DI VENIRE INTERROGATO CON LA FORZA, LO HA SCELTO LUI DI PAGARE CON LA SUA CARTA DI CREDITO L’AFFITTO DELLA AUTO E DELL’HOTEL USATI CON LE SUE ARMI PER GLI ATTACCHI DI PARIGI, NON LO HAI SPINTO TU!…. DOPO ESSERE CATTURATO , SE GLI SI DICEVA: SCEGLI TU, O CONFESSI SUBITO I NOMI DEI TUOI COMPLICI OPPURE SONO MAZZATE, CHI E’ CHE SCEGLIE DI ESSERE TORTURATO? GLIELO STAI FORSE IMPONENDO TU CON LA FORZA OPPURE E’ LUI CHE DECIDE LIBERISSIMAMENTE CHE PREFERISCE FARSI TORTURARE PIUTTOSTO CHE DIRTI I NOMI DEI SUOI AMICI PAZZI ASSASSINI CHE STANNO ANDANDO ALL’AEROPORTO CON LE VALIGE PIENE DI BOMBE E CHIODI? CHI E’ RESPONSABILE DELLA SUA TORTURA? TU NO CRIBBIO, LO VUOI CAPIRE OPPURE DEVO FARTI UN DISEGNO CARO ITALIOTA A CUI MANCANO I FONDAMENTALI DEL RAGIONAMENTO LOGICO ED ETICO? E’ UNA VERGOGNA VEDERE UNA EUROPA RAMMOLLITA CHE SI CREDE “BUONA” E INVECE DI BUONO E DI GIUSTO NON HA NIENTE! NON C’E’ NIENTE DI GIUSTO NEL MANDARE AL MACELLO CENTINAIA DI PERSONE BAMBINI RAGAZZI DONNE IN NOME DEL PRINCIPIO DELLA INTOCCABILITA’ FISICA DEL TERRORISTA, QUANDO COME HO CERCATO DI FARTI CAPIRE, E’ LUI CHE TI DICE: TORTURATEMI, TANTO IO QUELLO CHE SO NON VE LO DICO. E SI PUO’ CONTINUARE ALL’INFINITO A DESCRIVERE I TANTI ERRORI LOGICI CHE PORTANO L’ITALIANO MEDIO E ROVINARE IL SUO PAESE.

  73. Il fatto è che l’Italia non valorizza il lavoro e la volontá di lavarare del singolo individuo…a me il lavoro in italia non me l’ha ha mai dato nessuno in Inghilterra tutti…I vecchi in italia la fanno da padroni e pure i lavoratori anziani che almeno loro qualche tutela ce l’hanno…cmq io ho 23 anni e sono in UK da 5 e vivo una vita tranquilla senza troppe preoccupazioni….in Italia?? Probabilmente sarei stato mantenuto dai miei….é vero non sará l’italia ma almeno qualcosa mi é rimasto l’orgoglio e l’autostima che questo viaggio mi ha fatto accrescere dentro di me

  74. Sì hai ragione… Se uno non sta bene dove sta deve prendere le redini del proprio destino e andarsene… O tornare… L’importante e’ che bisogna “possedere le proprie scelte”, come dicono in inglese.

    Però petrei dirti una cosa? Una cosa che forse può aiutarti a capire da dove venga un certo residuo rancore di fondo di alcuni italiani all’estero, anche se realizzati? Almeno io mi sento di esserlo (realizzata all’estero). Io vivo in Australia da più di un decennio e qui ho trovato la realizzazione lavorativa e personale che non avrei potuto sognarmi in Italia. Mio marito è con me e anche mio fratello mi ha raggiunto qualche anno dopo e quindi sento di avere anche delle “radici” familiari qui….

    Però sono ancora “arrabbiata” con il mio paese, e il motivo è proprio dovuto al fatto che c’erano tante cose che amavo, e mi dispiace di aver dovuto scegliere… Scegliere fra il benessere culturale che si prova vivendo un paese che mi è familiare (e in cui c’è più arte e cultura che in Australia e in molti altri posti) e il benessere finanziario e lavorativo che l’Italia non può offrire… Scegliere fra sapere che posso dormire tranquilla e non dovermi preoccupare di finire sotto il ponte, e avere la possibilità di vedere i miei genitori regolarmente. Scegliere tra vivere in maniera miserevole in compagnia di gente che mi capisce fino in fondo, o invece vivere bene in compagnia di gente che mi sarà sempre estranea anche fra un’altra decade…

    Io sono ancora incazzata xche’ guardo gli australiani che sono qui e sono felici e realizzati ma sono anche nel LORO paese, a contatto con la loro famiglia e amici di infanzia, perche’ il loro paese di origine gli ha offerto di poter vivere così. Mentre il MIO paese mi ha costretto a scappare e a dover scegliere di essere una straniera, per sempre…

    Anche io come molti altri sento che dopo tutto questo tempo conosco le pecche e i pregi dei due paesi, e non esiste il posto perfetto in cui vivere. Ma non tornerei mai in Italia, perché nel mio caso lo stile di vita che ho trovato qui non lo portei mai avere li, e le “mancanze” dell’Australia non mi pesano come le mancanza dell’Italia.

    Ovviamente nessuno dovrebbe permettersi di criticati x la tua scelta di tornare. Soprattutto se hai scelto che le qualità del tour paese valevano la candela e la pena di sopportarne i difetti. Se hai avuto la fortuna di avere il supporto della tua famiglia sei anche stata fortunata. (Ad esempio,I miei genitori non avrebbero avuto i mezzi per sostenermi finanziariamente).

    Però tu non dovresti essere così critica di chi è in “volontario esilio” ed ancora incazzato, proprio perche tu sei tornata e non sai cosa vuol dire staccarsi del tutto e sapere che sarai per sempre un “outcast”, soprattutto sapendo che te ne sei andato perché non avevi un granché di alternative…

    È come il mal d’Africa… Coloro che sono nati la e adesso vivono in Europa o in Australia xche’ è l’unico modo che hanno per dare da mangiare ai figli ovviamnete restano in occidente, ma saranno sempre legati alla loro terra da questo cordone onmelicale reciso. E anche loro sono rancorosi verso il governo e la situazione sociale che avevano a casa e che li ha costretti a scappare… Tragedie di diversa scala ovviamente, ma è la stessa cosa…

  75. Ciao cara Maga di Oz,
    c’è un punto in cui dici che andare all’estero per tornare ad amare l’Italia sembra un paradosso… mi sento vicinissimo a questo concetto che hai espresso proprio con la parola migliore di tutte…SEMBRA un paradosso, ma non lo è. Sono italiano, sono musicista e blogger, sono orgoglioso di aver passato, negli ultimi tre anni, ben un anno e mezzo in Colombia, paese difficile e allo stesso tempo meraviglioso.
    La mia piccola esperienza mi insegna che per capire una qualsiasi realtà, la dobbiamo vedere dall’esterno. Chi sta dentro alla sola cultura italiana…in qualche modo (anche questo sembra paradossale) non la potrà mai conoscere fino in fondo…solo quando la guardi da fuori comprendi fino in fondo quali sono esattamente i contorni di quella cultura.
    In parole povere…anch’io sono tornato ad amare l’Italia grazie alla Colombia… per commentare la parte iniziale che condivido in pieno…credo che molti italiani all’estero (come i tanti che ho conosciuto qui) critichino il loro paese non tanto per vera convinzione negli argomenti che esprimono, quanto per continuare a giustificare la loro scelta di essersene andati, o il non trovare il coraggio per tornare. Se vuoi passare da “Spiragli di Luce” sei la benvenuta. Saluti!
    Elvio

  76. Carissima Angelica,
    sono felicissima di aver trovato e letto questo tuo post, perché pensavo di essere una sciocca fallita poiché vivendo all’estero ho capito quanto amo il mio Paese, la mia città e tutta la routine che ci gira attorno. Io vivo all’estero da 2 mesi… puhf… fa ridere lo so. Quando però decisi di partire, l’ho fatto perché mi sentivo soffocare, sentivo il bisogno di partire e cambiare aria. Insoddisfatta di tutto e tutti e ovviamente senza lavoro. Sono partita alla volta di Brighton (UK) per praticare l’inglese (altrimenti inutile aver preso una laurea in lingue straniere!) e per “fuggire” dall’Italia… e non solo. Qualche anno fa ho vissuto per un annetto in Francia, ma vivevo lì con il mio compagno, era diverso, almeno, per me è stato più semplice ed ero davvero felice.
    Ora, dopo due mesi qui (già solo due mesi), osservando il mio paese da un altro punto di vista, sto realizzando che “scappare” all’estero non sempre è la soluzione giusta. O comunque non lo è per tutti! C’è chi parte e non torna più. C’è chi parte e fa avanti e indietro cambiando paese ogni 1-2 anni. C’è chi lo fa per spirito d’avventura e chi per lavoro. C’è chi vive molti anni all’estero e poi torna e poi c’è chi ci mette pochissimo a realizzare che è in Italia che vuole costruire il proprio futuro.
    Che ognuno sia libero di prendere le proprie scelte, senza denigrare chi la vive o la pensa in modo differente…
    Un saluto a tutti e un abbraccio a te Angelica! 😀

    • Ho letto certi commenti abberranti e capisco perché l’Italia fa fatica a ripartire, perché si l’italiano medio è chiuso ottuso e non avendo mai vissuto da altre parti non ha molti argomenti a cui aggrapparsi. Ho 27 anni, ho studiato alla Bocconi (si i miei ancora potevano permetterselo, ora no per motivi che non sto a elencare), volevo fare un master all’estero ma erano troppo costosi. Laureata in economia e marketing alla triennale a 21 anni sono andata a Londra a lavorare, Londra l ho odiata sin dal primo giorno, per la frenesia, i costi altissimi degli affitti per stipendi che fondamentalmente se lavori in Banca non hai, il pensare solo al lavoro e unicamente a quello. Che anche con 2000 sterline tra affitto e tutto non riuscivo a godermi niente. Sono stata 1 anno in Africa a fare volontariato presso una riserva naturale di recupero di animali, sempre lontana da casa. In Africa stavo bene ma chiaramente sapevo che sarei tornata. Rientro e incontro il mio attuale ragazzo, ma qui non trovo lavoro, decido di cercare lavoro in Germania, vengo presa per una azienda di marketing e parto da sola; con il ragazzo a casa e una sua attività ben avviata. All’inizio sono stata bene, ma con il passare del tempo ho iniziato a sentire che non mi sentivo a casa, avevo amici ma che per i motivi più disparati poi cambiavano a rotazione città anche loro, un continuo arrivare e partire..e il mio ragazzo lontano, la mia famiglia. Ebbene, purtroppo la vita è anche e in gran parte destino, buono o brutto, malefico oppure anche positivo. Mia mamma si ammala, nello stesso periodo in cui i miei stavano per divorziare. Io via di casa, mi logoravo ogni giorno, a non poter essere vicina a lei, in un momento così difficile( e anche con il mio ragazzo stava diventando pesante). Mi guardo allo specchio un giorno e decido, se voler fare la scelta di provare a tentare una carriera, avere un futuro migliore (quale futuro? Il futuro non esiste, oggi possiamo essere vivi e domani no), oppure non pentirmi di non essere stata con i miei cari. Sono tornata, mi sto costruendo un lavoro mio perché non c è e di tutte le beghe che ci sono in Italia mi lamento ogni santo giorno (molti su Facebook mi hanno cancellato per quanto forse rompo le palle), ma andare via mi ha insegnato a capire che tutto nella vita può cambiare, che a volte non scegliamo noi, o dobbiamo scegliere di essere le persone che vogliamo…mi ha insegnato che il sorriso di mamma e l’abbraccio del mio fidanzato vale molto di più di tante cose, quando ero via non potevo permettermi questo lusso…mi ha insegnato che la felicità è anche nelle piccole cose, in un pranzo con la famiglia, un film sul divano, e non per forza la bella vita di lusso…il mio livello di benessere di vita si è abbassato,ho viaggiato tanto e sono 2 anni che non faccio un viaggio, ma mi sento bene con me stessa, perché cari miei, inutile stare tanto a programmare, purtroppo per tutti, la vita è imprevedibile…quello che certe persone spregevoli non hanno capito, è che il loro rancore se lo porteranno dietro ovunque, in qualsiasi posto del mondo e pure con lo stipendio migliore del mondo. Ma magari vostra moglie vi lascia per un altro e quindi vi ritrovate lontani e soli come dai cani…tanto per dire…che fare i saccenti non porta lontano? Poi fatemi capire, cosa vi spaventa dell’eventualità di tornare a vivere con poche cose come i nostri nonni? Io in Africa non avevo nulla eppure lo ricordo come l’anno più bello della mia vita!! A me non spaventa pensare di tornare a una condizione di povertà, anzi magari farebbe rinsavire certi soggetti dal capire quali sono le cose che contano davvero nella vita…valori che oramai tante persone hanno perso…per colpa del dio denaro!!!!
      Buona vita a tutti, ovunque voi siate, vi auguro sempre ogni bene ma sopratutto vi invito a non vedere la vita come qualcosa di certo, definitivo, dove qui è una merda e lontano da qui andrà tutto bene…si spera sempre, ma non tutto va come previsto…e imparate l’educazione prima di tutto!
      Saluti

      • Grazie, è quello che ho maturato stando tanti anni all’estero, ma non solo quello, ho fatto un percorso interiore molto difficile per arrivare a capire che ci affanniamo tanto a pensare al futuro quando non abbiamo LA MINIMA IDEA DI COSA POSSA SUCCEDERE, domani, o dopodomani magari, non vivendo così il presente e non godendo magari delle piccole cose come l’abbraccio di un figlio ecc…presi solo dai nostri rancori…e ribadisco che le cose qui devono cambiare, sono una attivista e mi impegno in quello, però giudicare scelte di vita, vita di altri, ecc…non porta da nessuna parte!!!
        Vi invito a leggere il Blog di Ciccio 5 motivi per cui lasciare il tuo lavoro, non tanto per il titolo, ma perché è un post che fa riflettere molto sulla vita!!

  77. Concordo in pieno con tutto quello che dici!!! Io vivo in UK da quasi 2 anni e fra 2 settimane finalmente torno a casa. Non sono mai partita con l’ intenzione di rimanere qui ma solo per fare un’esperienza. Non sopporto chi critica sempre a priori l’Italia, forse perché non è mai stato all’estero oppure non ci ha mai vissuto. La qualità della vita che c’è nel bel paese all’estero se la sognano. La bellezza dei paesaggi e monumenti, il clima, il cibo e per ultimo ma non meno importante gli affetti. Questa esperienza mi ha aiutato ad apprezzare di più il mio paese, perchè si sa che le cose le apprezzi solo quando non ce le hai più. Io torno con uno spirito diverso, più positivo e propositivo nei confronti del paese in cui sono nata e che amo profondamente. Spero che questo spirito positivo accompagni tutti i giovani come me.

  78. Ottimo intervento cara Angelica. Sputare sull’Italia (specie adesso che è in difficoltà) fa fine e non impegna. La razza maledetta dei Maramaldi non muore mai e detesta chi ama e difende la propria terra. Loro sono snob, apolidi, al massimo “europei” o “mitteleuropei” … e, tra l’altro, disprezzano anche i prodotti italiani … “comprare “italiano” è così provinciale!”, mormorano i piccoli J.R. al cellulare, tra un erre moscia e un piatto di sushi. Purtroppo questi soggetti ormai li trovi ovunque, anche nelle redazioni dei giornali italiani.

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